Marco Dentici
Angela Manganaro
Guido Oldani
Michele Cannao'
Togo
Giuseppe Migneco
Gianni Maffi
Un'anteprima delle opere che saranno raccolte per il Museo del Fango con dipinti, sculture, poesie, racconti. Un omaggio al senso civico e alla dignita' di tutti i cittadini in ogni parte del Paese.
a cura di Michele Cannaò
in collaborazione con il Museo della Permanente di Milano
il 5 ottobre 2009 gli artisti Cannaò, Sara Montani, Togo e il poeta Guido Oldani,
chiamano a raccolta i colleghi al Palazzo della Permanente di Milano
per un happening dedicato alla tragedia occorsa alla gente di Sicilia.
Da qui l’idea di Cannaò di creare in quella terra un Museo del Fango fatto di dipinti, sculture,
filmati, poesie, racconti e quanto dell’arte possa costituire argine culturale.
Una parte delle opere della collezione verranno esposte in
anteprima nel Palazzo Duchi di Santo Stefano di Taormina
(Fondazione Mazzullo).
Una sede di prestigio per un omaggio dovuto a ricordo di quanti
sono morti, seppelliti dalla montagna di Giampilieri, dal fango di
Scaletta Zanclea. Un omaggio al senso civico e alla dignità di
quanti, in ogni parte del Paese, vogliono vivere la loro terra da
cittadini e in sicurezza.
“La confusione, spacciata per crisi, diventa una cartella di rendita in mano ai confusionari” - co-
sì Eduardo spiegava i suoi tempi al Prefetto di turno in una commedia del 1964. E, come lui, noi
sosteniamo che mai, come nei nostri tempi, fare Arte “significa vivere sul serio quello che gli al-
tri nella vita recitano male”.
Viviamo tempi di confusione, di confusionari e di derive in cui anche una tragedia (annunciata,
come tutte le tragedie) si trasforma in dramma farsesco dove ciascuno gioca il proprio ruolo da
caratterista consumato.
Tempi in cui gli esseri umani e i luoghi non hanno più valore in sé ma solo se rappresentano
l’“unicità di un sito”, ignorando che “[ ] ogni faccia è un miracolo. È unica. Non potrai mai trovare
due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose re-
lative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto” (Tahar Ben Jelloun).
Pertanto, il paese di Giampilieri, che non avrebbe pregio sotto il profilo dell’unicità, secondo la
“moralità” dei nuovi soloni, potrebbe tranquillamente essere “rimosso” dopo il disastro prevedi-
bile, come fu dimenticato prima del disastro (anche questo prevedibile). Ignorato ieri quando,
dopo l’ottobre del 2007, gridava la paura di un altro smottamento a valle della montagna. Ina-
scoltato (e dileggiato) oggi, quando dice che non vuole lasciare una terra che ha alimentato le
sue radici per ottocento anni.
Tanto basta affinché alcuni artisti abbiano deciso di adottare Giampilieri a simbolo di valori im-
prescindibili a cui è impossibile rinunciare quale la vita e la cultura di una terra. Quegli artisti af-
fermano la loro appartenenza dichiarandosi residenti di Giampilieri attraverso la donazione di
un’opera al “loro paese” per la costituzione del “Museo del Fango”. Un sito di pregio, e unico,
che risiederà nel paese straziato e deserto virtualmente, fino a quando quel territorio non sarà
ricomposto nelle sue abitazioni civili e messo in sicurezza: allora anche il museo troverà la sua
sede definitiva.
La commissione dei garanti si occuperà di scegliere le opere che costituiranno il patrimonio del
museo in cui troveranno casa anche i racconti di scrittori, i versi di poeti, le note di musicisti, i
video di registi e operatori, donati alla popolazione di Giampilieri: opere d’arte, poesie, musiche,
racconti e video donati insieme ai diritti di diffusione e pubblicazione delle opere.
Michele Cannaò - 5 ottobre 2009.
Organizzazione; Art Promotion – 320 1773210
Conferenza Stampa Venerdì 29 gennaio 2009 - alle ore 11
c/o la Saletta Consiliare della Commissione Cultura
Palazzo dei Leoni di Messina
Inaugurazione sabato 30 gennaio ore 18,30
Concerto Jazz “Antonio Moncada Quartet”
Fondazione G. Mazzullo
Palazzo Duchi di Santo Stefano via De Spuches 3 - 98039 Taormina (ME)
orari; 9,30-12,30 / 15,30-18,30
Lunedì chiuso