Personale dell'artista che presenta un progetto suddivso in tre moduli: Drive, Frequent Fliers, Three of us. La mostra si sviluppa su tre luoghi che andranno intesi non in senso geografico ma topologico, icone di una cultura che e' da sempre votata alla metafora e al fantasma.
Si inaugura il giorno giovedì 21 alle ore18,00 la personale di Carlo Garzia “Tre stanze”. Le tre stanze sono quelle della galleria, organizzata su uno spazio superiore più ampio e da due cubicoli posti sotto il livello stradale, probabilmente vecchie neviere o cisterne della costruzione. Stanze e però anche un famoso volume di Giorgio Agamben in cui ci si interroga, sulla scia di Benjamin, sull’ubi consistam dell’oggetto, su quale sia il luogo proprio del “prodotto” umano, del secernere senso che lo caratterizza.
Questa prospettiva di conoscenza, più che di visione, meccanica o digitale che sia, si sviluppa su tre luoghi che andranno intesi non in senso geografico ma topologico, icone di una cultura che è da sempre votata alla metafora e al fantasma.
La mostra è organizzata perciò su tre moduli: DRIVE è un mobìle di viaggio, visioni su strada, paesaggi urbani e naturali caratterizzati dalla presenza solo apparentemente muta di vecchie automobili, in realtà icone e significanti di un mito, quello della velocità e della modernità a memoria futura di una squisita catastrofe.
In una delle due piccole stanze sotterranee le immagini di FREQUENT FLIERS, due immagini più grandi contrapposte frontalmente: un trittico di un bombardiere Stealth sotto il cui corpo nerastro al carbonio sollevano stupiti le braccia un gruppo di turisti, rassicurazione tattile e promessa di una distruzione insieme, everymen e supermacchine di morte. Simmetricamente un non-luogo aeroportuale con macchine che quasi accolgono una piccola figura persa nel grande spazio di cemento; sulla pareti laterali due piccole serie di uno stesso volto il cui sguardo è coperto da una di quelle piccole maschere graziosamente offerte ai trasvolatori per agevolarne il sonno, ma anche segno quasi fisionomico di occlusione, cecità, sonni ossigenati da alta quota.
L’ultimo spazio resta aperto a più possibilità in progress: THREE OF US, retro/azione nella memoria familiare come congedo dai genitori e dispositivo di resa quasi finale dei conti; PETIT TOUR, immagini da un breve viaggio in ordine di tempo sugli ultimi luoghi toccati dall’autore, COMPOSITE, un prolungamento della serie dei trismi visivi dedicati questa volta a Chardin, Buffon, Ledoux, Diderot sui cechi e Hirst.
Carlo Garzia. Nato a Bari nel 1944,si laurea in Lingua e Civiltà francesi.
Come autore, oltre a numerose mostre personali, ha partecipato ad alcuni dei momenti più significativi della nuova fotografia italiana, tra cui “I grandi esclusi” (Pinacoteca Prov. Bari,1978); “Viaggio in Italia”, (Pinacoteca Prov. Bari,1984); “L’insistenza dello sguardo”, (Palazzo Fortuny,Venezia 1989); “Archivi dello Spazio”, (Triennale, Milano 1987-1997); “Pagine di Fotografia Italiana 1900-1998”, (Fondazione Gottardo, Lugano, 1998, ed. Charta); “Luoghi come paesaggi”, (Galleria degli Uffizi, Firenze e Palazzo Reale, Napoli, 2000); “Lamelaghilagune” (Bari Fotografia, 2007), “Atlante 007” MAXXI Roma 2007, “Stilleben” Ennagon Gallery, New York 2009 .
Socio fondatore di “Spazio – Immagine” (1980-1996) e de “La Corte, fotografia e ricerca”, ha ideato e curato vari progetti, tra cui : “Le rêve du paysan”, Pinacoteca Prov., Bari, 1986 ; “Fotografia e Mezzogiorno”, Regione Puglia, Bari 1987; “Nel regno di Napoli”, Spazio Immagine, Bari 1988; “Fata Morgana”, Spazio Immagine, Bari 1989; “Viaggio in Provincia”, Provincia di Bari, ed. Biblos, Bari 1991; “Specie di spazi”, Spazio Immagine, Bari 1994; “Seguendo Saint-Non”, Spazio Immagine Bari, 1997; “Traslazioni”, Bari, 2001; “Punti di fuga”, Bari, 2006. “Sacer” Bari 2007. “Acqua in vista” , Bari 2007,
Sue immagini sono conservate in collezioni private e presso il Museo Nazionale Etnografico di Roma, il Museo di Fotografia Contemporanea di Villa Ghirlanda a Milano, la Biblioteca Provinciale De Gemmis di Bari, il Museo Pino Pascali di Polignano a mare, Il MAXXI di Roma. Autore di numerosi testi, dal 2007 fa parte del CRAV, centro Interdipartimentale per la ricerca sulle avanguardie dell’Università di Bari e del Collettivo Action 30.
Inaugurazione 21 gennaio 2010, ore 18,30
Museo Nuova Era
Strada dei Gesuiti, 13 – Bari
aperto dalle ore 17 ale 20, chiuso la domenica e giorni festivi
ingresso libero