L'Universo rivelato di Zaza si pone come percorso gnoseologico dell'essenziale e dell'esistenziale, volto alla ricerca e piena comprensione della propria identita' mediante un'introspezione realizzata per immagini. La proiezione di volti blu coperti da mani in movimento sono maschere, immagini che rinviano alla zona interiore ed enigmatica dell'essere.
Una lieve illuminazione schiude uno spazio trasognato, surreale,
un territorio limite tra apparizione e realtà, all'interno del quale
ci muoviamo tra processi consapevoli e inconsci e dalla quale
emergono come segni tangibili e concreti alcuni frammenti di pane.
L'Universo rivelato di Michele Zaza si pone come percorso
gnoseologico dell'essenziale e dell'esistenziale, volto alla ricerca
e piena comprensione della propria identità mediante
un'introspezione realizzata per immagini.
La proiezione di volti blu coperti da mani in movimento sono
maschere, immagini che rinviano alla zona interiore ed enigmatica
dell'essere, ombre rivolte alla ricerca di ciò che avviene al di là
dello spazio e del tempo, nella sfera del mito.
Una dimensione onirica volta a ricercare la condizione primordiale,
la reviviscenza di leggende che legano il corpo contemporaneo
dell'artista all'iconografia primitiva attraverso le simbologie
del cibo e del sonno, e dei relativi rituali.
Inaugurazione giovedì 4 febbraio 2009 ore 19
Roma, fondazione volume!
Via San Francesco di Sales 86 | 88
orari: dal martedì al sabato dalle 17 alle 20
ingresso libero