Quattro mesi di proiezioni per presentare l'intera e spesso inedita in Italia filmografia godardiana. La manifestazione unisce cinema e musica con la partecipazione di molti ospiti.
La prima assoluta di Alphaville Suite da parte del doppio quartetto di William Parker è l’evento inaugurale, giovedì 4 febbraio al Nuovo Cinema Nosadella, dell’integrale che la Cineteca di Bologna – affiancata da Angelica Festival Internazionale di Musica e Regione Emilia Romagna – dedica a Jean-Luc Godard nell’anno dell’ottantesimo compleanno del regista francese.
Quattro mesi di proiezioni al Cinema Lumière di Bologna, da febbraio a giugno 2010 con una piccola ma significativa appendice a luglio per Il Cinema Ritrovato – per presentare l’intera e spesso inedita in Italia filmografia godardiana.
Jean-Luc Godard: compositore di cinema è il titolo della manifestazione che unisce cinema e musica (altro concerto, John Zorn – Electric Masada Essential Cinema, prima italiana il 17 maggio all’Arena del Sole) con la partecipazione di molti ospiti a cominciare da Goffredo Fofi che introdurrà la proiezione proprio di Alphaville/Agente Lemmy Caution, missione Alphaville venerdì 5 gennaio alle ore 19.45. Pochi giorni dopo, martedì 9 febbraio, approderà a Bologna il curatore dell’intera retrospettiva, il critico Jean Douchet, tra i fondatori dei «Cahiers du Cinéma» mentre per marzo è attesa Anna Karina, mitica interprete di Le petit soldat e di Une femme est une femme.
La lunga e imponente retrospettiva al Cinema Lumière – che sarà replicata anche a Torino al Museo del Cinema e a Losanna – si articolerà in otto parti, ciascuna declinata sulla base di precise scelte tematiche:
parte prima La critica: Cinéma & Politique, scelta dei film recensiti ed amati da Godard, prima di esordire nella regia;
parte seconda I cortometraggi prima di “Fino all’ultimo respiro”
parte terza da “Fino all’ultimo respiro” fino alle porte del ’68
parte quarta I film de Combat, il ’68
parte quinta Recherche et video
parte sesta Retour au cinéma
parte settima Les histoire(s) du cinéma e dintorni
parte ottava Après les histoire(s)
Jean-Luc Godard: compositore di cinema: inaugurazione giovedì 4 febbraio 2010, ore 21.30, al Nuovo Cinema Nosadella – Sala Scalo (via Lodovico Berti, 2/7) con William Parker Double Quartet Alphaville Suite (prima assoluta; ospite Cristina Zavalloni). Musiche dal vivo sul film di Jean-Luc Godard Alphaville (1965).
Ad Alphaville poesia, arte e idea di amore sono illegali. Le persone sono condannate a morte se piangono.
La maggior parte dei progetti che coinvolgono la musica e il cinema riguardano i film muti e Alphaville aveva già una bellissima colonna sonora, composta da un grande compositore come Paul Misraki. La mia intenzione non era quella di scrivere una colonna sonora migliore, ma di lasciarmi andare all’ispirazione per crearne una alternativa, che potesse vivere sia senza, sia assieme al film. Ho scelto alcune sequenze, ripetendole in loop per esaltare gli aspetti visivi della città godardiana di Alphaville. Il film ora dovrebbe contare sul suo movimento e sul suo ritmo. La musica è una miscela di passaggi scritti e improvvisati. Otto musicisti che si fondono assieme come fossero uno solo, senza per questo rinunciare alla propria individualità.
È chiaro che le macchine hanno avuto il sopravvento e l’amore attende il nostro arrivo sotto forma di una Ford Galaxy.
William Parker
Programma di Febbraio
Giovedì 4 febbraio
ore 21.30
Nuovo Cinema Nosadella – Sala Scalo (via L. Berti, 2/7)
Ritorno ai classici. Jean-Luc Godard: compositore di cinema
In collaborazione con AngelicA Festival
Inaugurazione della rassegna
WILLIAM PARKER DOUBLE QUARTET – Alphaville Suite
Musiche dal vivo sulle immagini del film Alphaville di Jean-Luc Godard, 1965 - Ospite Cristina Zavalloni
Prima assoluta
“Ad Alphaville poesia, arte e idea di amore sono illegali. Le persone sono
condannate a morte se piangono.
La maggior parte dei progetti che coinvolgono la musica e il cinema
riguardano i film muti e Alphaville aveva già una bellissima colonna
sonora, composta da un grande compositore come Paul Misraki. La mia
intenzione non era quella di scrivere una colonna sonora migliore, ma di
lasciarmi andare all’ispirazione per crearne una alternativa, che potesse
vivere sia senza, sia assieme al film. Ho scelto alcune sequenze,
ripetendole in loop per esaltare gli aspetti visivi della città godardiana
di Alphaville. Il film ora dovrebbe contare sul suo movimento e sul suo
ritmo. La musica è una miscela di passaggi scritti e improvvisati. Otto
musicisti che si fondono assieme come fossero uno solo, senza per questo
rinunciare alla propria individualità.
È chiaro che le macchine hanno avuto il sopravvento e l’amore attende il
nostro arrivo sotto forma di una Ford Galaxy” (William Parker).
Prevendita: Cinema Lumière (orario apertura cassa). € 10
Venerdì 5 febbraio
ore 17.30
Ritorno ai classici. Jean-Luc Godard: compositore di cinema. I cortometraggi prima di “À bout de souffle”
OPÉRATION BÉTON (Svizzera/1954) di Jean-Luc Godard (20')
Il primo cortometraggio di Godard è “senza dubbio l'unico film di genere che abbia mai realizzato rispettandone le leggi. […] Godard sembra assai più affascinato dalle macchine e dal loro funzionamento che non dagli uomini che le servono” (Alain Bergala).
Versione originale sottotitoli italiani
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. La critica. Cinéma & Politique
FORTY GUNS (Quaranta pistole, USA/1957) di Samuel Fuller (79')
“Con La casa di bambù è il film migliore del suo autore. Ogni scena, ogni piano di questo brutale e selvaggio western girato in cinemascope bianco e nero in meno di dieci giorni, nonostante un intrigo incomprensibile, è di una grandissima ricchezza inventiva e abbonda di idee registiche la cui audacia fa pensare alle follie di Abel Gance o di Stroheim, quando non puramente e semplicemente a Murnau” (Jean-Luc Godard).
Versione originale, sottotitoli italiani
ore 19.45
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. Da “À bout de souffle” fino alle porte del’68
MONTPARNASSE-LEVALLOIS (episodio di Paris vu par.., Francia/1965) di Jean-Luc Godard (18')
Una ragazza ama un uomo a Montparnasse e un altro a Levallois e crede di avere scambiato gli indirizzi delle lettere a loro inviate. Da un racconto di Giraudoux, narrato da Belmondo in La donna è donna, poi ripreso da Rohmer in Racconto d'inverno, un aneddoto vivace e dai colori accesi.
Versione originale sottotitoli italiani
AGENTE LEMMY CAUTION, MISSIONE ALPHAVILLE (Alphaville, une étrange avventure de Lemmy Caution, Francia/1965) di Jean-Luc Godard (98’)
Godard evoca l'immagine del futuro – ossia l'Utopia in nero di Alphaville, metropoli alienata e disumana, dominata dal cervello elettronico Alpha 2000, che ha cancellato le facoltà di pensare e ricordare – negli spazi gelidi e asettici del presente (la Parigi del 1965). Il viaggio di Eddie Constantine negli inferi della tecnocrazia riecheggia i comics, il cinema di Lang e Murnau, la poesia di Éluard e soprattutto l'Orfeo di Cocteau.
Versione originale sottotitoli italiani
Introduce Goffredo Fofi
Sabato 6 febbraio
ore 18
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. Da “À bout de souffle” fino alle porte del ’68
FINO ALL'ULTIMO RESPIRO (À bout de souffle, Francia/1960) di Jean-Luc Godard (90')
“Mi dicevo, c'è già stato Bresson, adesso c'è Hiroshima mon amour, si chiude un certo genere di cinema, forse è finito, mettiamo la parola fine, facciamo vedere che tutto è permesso. Quello che desideravo fare, era partire da una storia convenzionale e rifare, ma in maniera diversa, tutto il cinema che era già stato fatto. Volevo anche dare l'impressione di scoprire o sentire i procedimenti del cinema per la prima volta” (Jean-Luc Godard).
Versione originale, sottotitoli italiani
Videolettera di Bernardo Bertolucci. Introduce Giuseppe Bertolucci
Domenica 7 febbraio
ore 18
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. Da “À bout de souffle” fino alle porte del ’68
FINO ALL'ULTIMO RESPIRO (À bout de souffle, Francia/1960) di Jean-Luc Godard (90')
“Mi dicevo, c'è già stato Bresson, adesso c'è Hiroshima mon amour, si chiude un certo genere di cinema, forse è finito, mettiamo la parola fine, facciamo vedere che tutto è permesso. Quello che desideravo fare, era partire da una storia convenzionale e rifare, ma in maniera diversa, tutto il cinema che era già stato fatto. Volevo anche dare l'impressione di scoprire o sentire i procedimenti del cinema per la prima volta” (Jean-Luc Godard).
Versione originale, sottotitoli italiani
Videolettera di Bernardo Bertolucci. Introduce Giuseppe Bertolucci
Martedì 9 febbraio
ore 20
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. Da “À bout de souffle” fino alle porte del ’68
LE PETIT SOLDAT (Francia/1963) di Jean-Luc Godard (88')
In piena guerra d'Algeria, un antieroe oscilla fra OAS e FLN, fra impegno e cinismo, ma si lascia coinvolgere dai sentimenti. Al suo secondo lungometraggio, Godard adotta la forma del flashback per raccontare un (falso) film di spionaggio intriso di disillusione esistenziale e nostalgia per gli ideali perduti. Il film fu proibito dalla censura francese fino al 1963.
Versione originale, sottotitoli italiani
Introduce Jean Douchet, critico e curatore della retrospettiva
22.15
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. I cortometraggi prima di “À bout de souffle”
UNE FEMME COQUETTE (Francia/1955) di Jean-Luc Godard (10')
“Ispirato ad una novella di Maupassant, questo breve racconto sull'infedeltà di una giovane donna concilia una solida struttura narrativa […] e il semplice desiderio di seguire le deambulazioni urbane di una graziosa ragazza. È anche la prima apparizione del tema fondamentale della prostituzione” (Patrice Blouin).
Versione originale, sottotitoli italiani
a seguire
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. La critica. Cinéma & Politique
I 400 COLPI (Les quatre cents coups, Francia/1959) di François Truffaut (99')
“Con I 400 colpi François Truffaut entra nel cinema francese moderno come nel collegio della nostra infanzia. Ragazzi umiliati di Bernanos. Ragazzi al potere di Vitrac. Ragazzi terribili di Melville-Cocteau. E ragazzi di Vigo, ragazzi di Rossellini, insomma ragazzi di Truffaut, espressione che passerà dopo l'uscita del film nel linguaggio comune. Si dirà presto i ragazzi di Truffaut come si dice i lancieri del Bengala, i guastafeste, i re della mafia, gli assi del volante, o anche per dirla in due parole i drogati del cinema” (Jean-Luc Godard)
Versione originale, sottotitoli italiani
Introduce Jean Douchet
Mercoledì 10 febbraio
ore 20
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. I cortometraggi prima di “À bout de souffle”
UNE HISTOIRE D'EAU (Francia/1961) di Jean-Luc Godard e François Truffaut (18')
Truffaut e Godard filmarono un itinerario improvvisato di Jean-Claude Brialy e Caroline Dim nel paesaggio inondato dell'Île-de-France. Poi, in moviola, Godard trasformò il girato in un vivace gioco di digressioni, giochi di parole e citazioni con un montaggio allegramente spregiudicato.
a seguire
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. La critica. Cinéma & Politique
RAPINA A MANO ARMATA (The Killing, USA/1956) di Stanley Kubrick (85')
“Produzione indipendente, Rapina a mano armata è stato girato rapidamente e con pochi mezzi. Se la sceneggiatura non è particolarmente originale […] e neanche il finale [...], bisogna di contro lodare l'ingegnosità dell'adattamento che, adottando sistematicamente la decronologia delle azioni, riesce ad interessarci ad un intrigo che non esce dai sentieri battuti” (Jean-Luc Godard)
Versione originale, sottotitoli italiani
ore 22.15
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. La critica. Cinéma & Politique
UN'ESTATE D'AMORE (Sommarlek, Svezia/1951) di Ingmar Bergman (97') *
“Ingmar Bergman è il cineasta dell'istante. Ognuno dei suoi film nasce da una riflessione dei protagonisti sul presente, approfondisce tale riflessione attraverso una sorta di frantumazione della durata. [...] Un film di Ingmar Bergman è, per così dire, un ventiquattresimo di secondo che si trasforma e si dilata per un'ora e mezzo. È il mondo fra due battiti di palpebre, la tristezza fra due battiti di cuore, la gioia di vivere fra due battiti di mani” (Jean-Luc Godard).
Giovedì 11 febbraio
ore 20
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. Da “À bout de souffle” fino alle porte del ’68
LA DONNA È DONNA (Une Femme est une femme, Francia-Italia/1961) di Jean-Luc Godard (85')
Primo film di Godard a colori e in cinemascope, “deriva da una frase di Chaplin: ‘La tragedia è la vita in primi piani; la commedia è la vita in campi totali’. Mi sono detto: farò una commedia in primi piani; così il film sarà tragicomico. […] Il film non è una commedia musicale. È l'idea della commedia musicale. Ho esitato molto prima di fare scene veramente musicali. Alla fine ho preferito suggerire l'idea che i personaggi cantino utilizzando la musica, ma continuando a farli parlare normalmente” (Jean-Luc Godard).
Versione originale, sottotitoli italiani
ore 21.45
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. I cortometraggi prima di “À bout de souffle”
CHARLOTTE ET VERONIQUE, OU TOUS LES GARÇONS S'APPELLENT PATRICK (Francia/1957) di Jean-Luc Godard (21')
Su una sceneggiatura di Rohmer, che Godard modificò ampiamente, un balletto di seduzioni mancate fra un bugiardo intraprendente (Jean-Claude Brialy) e due amiche, che corteggia contemporaneamente tra Saint-Germain-des-Prés, i giardini di Luxembourg e il quartiere latino.
a seguire
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. La critica. Cinéma & Politique
TEMPO DI VIVERE (A Time to Love and a Time to Die, USA/1958) di Douglas Sirk (132')
“Non ho mai creduto tanto alla Germania in guerra quanto vedendo questo film americano girato in tempo di pace. […] Sirk sa farci vedere le cose così da vicino che le tocchiamo, le respiriamo. Il volto di un morto congelato sotto la neve del fronte russo, le bottiglie di vino, un appartamento tutto nuovo in una città in rovina, ci crediamo come se fosse stata una Caméflex da cinegiornale a filmarli e non una grossa camera cinemascope maneggiata da chi bisogna proprio chiamare maestro” (Jean-Luc Godard).
Versione originale, sottotitoli italiani
Venerdì 12 febbraio
ore 17.45
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. I cortometraggi prima di “À bout de souffle”
CHARLOTTE ET SON JULES (Francia/1960) di Jean-Luc Godard (13')
Omaggio a Cocteau, è una divertita variante di Le Bel indifférent con i ruoli invertiti: è Belmondo (doppiato da Godard) a lanciarsi in un monologo per trattenere la bella Anne Colette, ritornata da lui soltanto per riprendersi lo spazzolino da denti.
a seguire
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. La critica. Cinéma & Politique
LETTERA DA UNA SCONOSCIUTA (Letter from an Unknown Woman,USA/1948) di Max Ophuls (86')
“L'arte di Ophuls consiste qui, secondo un'ottica molto femminile, nel mettere in evidenza il peso dell'istante, il desiderio della donna innamorata che assegna ad ogni minuto d'amore un'intensità appassionata. Sognatrice, tenera, perduta nella sua passione, Joan Fontaine non vive che secondo e per l'amore in questa Vienna imperiale dove tutto sembra scenografia” (Louis Marcorelles). Godard ha sempre amato particolarmente il cinema di Ophuls, ne ha inserito i titoli fra i suoi preferiti nelle scelte dei Cahiers e poi lo ha citato nelle Histoire(s) du cinéma.
Versione originale, sottotitoli italiani
ore 22.15
Da “À bout de souffle” fino alle porte del ’68
UNE HISTOIRE D'EAU (replica)
QUESTA È LA MIA VITA (Vivre sa vie, Francia/1962) di Jean-Luc Godard (80')
Dodici quadri come stazioni della tragedia di Nana che scivola nella prostituzione e poi trova una morte violenta e rubata. Sul volto di Anna Karina in lacrime mentre guarda La Passion di Jeanne d'Arc di Dreyer, si riflette la fragilità di un'eroina sperduta nella crudeltà e nell'indifferenza metropolitana. Indimenticabile il ballo solitario improvvisato da Nana intorno al biliardo. Presentato alla Mostra di Venezia del 1962, vinse il Premio speciale della giuria.
Versione originale, sottotitoli italiani
Giovedì 18 febbraio
ore 20.15
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. La critica. Cinéma & Politique
MONTPARNASSE (Montparnasse 19, Francia-Italia/1958) di Jacques Becker (108')
“Montparnasse 19 è un film vertiginoso. E, in definitiva, un'impresa, che non mancava di vigliaccheria in partenza, non manca all'arrivo di un certo coraggio. Montparnasse 19 è il film della paura. In questo senso lo si potrebbe sottolineare: il mistero del cineasta. Infatti incorporando suo malgrado il proprio smarrimento nello spirito sbandato di Modigliani, Jacques Becker ci fa entrare in maniera maldestra, certo, ma quanto commovente, nel segreto della creazione” (Jean-Luc Godard).
Versione originale, sottotitoli italiani
ore 22.15
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. Da “À bout de souffle” fino alle porte del’68
LA PARESSE (episodio di Les Sept Péchés Capitaux, Francia-Italia/1962) di Jean-Luc Godard (15')
Godard devitalizza Eddie Constantine, divo dei polizieschi francesi degli anni Cinquanta, spogliandolo della sua proverbiale energia e anticipando le figure segnate dalla fatica e dalla malinconia che ricorreranno nel suo cinema dagli anni Novanta in poi.
a seguire
IL NUOVO MONDO (episodio di Ro.Go.Pa.G, Italia-Francia/1963) di Jean-Luc Godard (20')
Quasi una prova generale di Alphaville, con i luoghi del presente filmati in un clima apocalittico e dominato dall'ansia dell'esplosione atomica, in cui si smarriscono i sentimenti. Per la prima volta, Godard ricorre, per la musica, a uno dei Quartetti di Beethoven.
a seguire
LES CARABINIERS (Francia-Italia/1963) di Jean-Luc Godard (75')
La guerra denudata di ogni alone romanzesco e spettacolare e ridotta a un nudo apologo tra Brecht e Jarry dove agiscono la viltà, la sopraffazione, la brutalità e l'inganno. Girato in uno scabro bianco e nero nel terrain vague della periferia parigina, allinea didascalie provenienti da un libro sugli archivi della Gestapo e da dispacci rivolti da Himmler ai suoi subordinati. Da antologia la sequenza delle cartoline che diventano atti di proprietà.
Versione originale, sottotitoli italiani
Venerdì 19 febbraio
ore 22.15
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. Da “À bout de souffle” fino alle porte del’68
LE GRAND ESCROC (Francia-Italia-Giappone/1963) di Jean-Luc Godard (25') - Episodio tagliato di Les plus belles escroqueries du monde
“È un episodio che mi piace molto anche se non è uscito. […] È la storia di una reporter di cinema verità che intervista un tale che è un truffatore, ma un truffatore originale perché dà dei soldi falsi ai poveri. In definitiva i due sono quasi identici perché sia lui che la cineasta sono dei ladri”. Inedito in Italia (Jean-Luc Godard).
Versione originale, sottotitoli italiani
a seguire
IL DISPREZZO (Le Mépris, Francia-Italia/1963) di Jean-Luc Godard (103')
Il romanzo di Moravia diviene il pretesto per uno dei film più lineari e narrativi di Godard, dove il paesaggio mediterraneo e marino offre un sontuoso contrasto alla volgarità del milieu cinematografico e all'amarezza della fine di una coppia. Accanto a Brigitte Bardot, Michel Piccoli e Jack Palance, Fritz Lang interpreta se stesso, un aristocratico regista che gira L'Odissea. Per l'edizione italiana, il produttore Carlo Ponti ne fece tagliare venti minuti.
Versione originale, sottotitoli italiani
Sabato 20 febbraio
ore 18
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. La critica. Cinéma & Politique
LA CASA SULLA PIAZZA TRUBNAJIA (Dom na Trubnoj, URSS/1928) di Boris Barnet (63')
Una casa sulla piazza Trubnaja è abitata da piccolo-borghesi arricchiti. Si assiste ai loro traffici e intrallazzi meschini. Il parrucchiere Golikov sceglie come cameriera una giovane paesana ingenua, che lui e sua moglie sfrutteranno senza ritegno. Finché accadrà un imprevisto. La sceneggiatura passò anche attraverso le mani di Viktor Šklovskij. Godard riteneva Barnet un cineasta di stile “inimitabile che morirà solo con il cinema”.
Versione originale, sottotitoli italiani
Accompagnamento al piano di Marco Dalpane
Domenica 21 febbraio
ore 18
Jean-Luc Godard: compositore di cinema. La critica: Cinéma & Politique
HOLLYWOOD O MORTE (Hollywood or Bust, USA/1956) di Frank Tashlin (95')
“Sul tema dell'itinerario, caro a Howard Hawks, Tashlin si abbandona a un'orgia di trovate poetiche dove il fascino e la strampaleria si alternano con una felicità d'espressione costante. [...] In sintesi. Frank Tashlin non ha rinnovato la commedia americana. Ha fatto di meglio. [...] Invece di rinnovare, Frank Tashlin ha creato” (Jean-Luc Godard).
Versione originale, sottotitoli italiani
Ufficio stampa: Patrizia Minghetti
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Cineteca di Bologna - Cinema Lumiere
via Azzo Gardino, 65, Bologna