Galleria Nicoletta Rusconi
Milano
corso Venezia, 22
02 784100 FAX 02 77809369
WEB
Claude Collins-Stracensky
dal 8/2/2010 al 27/3/2010
mart-sab 15-19

Segnalato da

Galleria Nicoletta Rusconi



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Claude Collins-Stracensky



 
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8/2/2010

Claude Collins-Stracensky

Galleria Nicoletta Rusconi, Milano

Il lavoro dell'artista prende a soggetto gli aspetti fondamentali del mondo naturale: la luce, l'energia e il tempo, assemblandoli in una pratica artistica che comprende diversi medium. Oggetti, sculture, interventi ambientali, generano nell'osservatore una nuova consapevolezza del mondo che ci circonda.


comunicato stampa

Presentiamo per la prima volta in Italia una personale dell’artista statunitense Claude Collins-Stracensky (Lakewood, Ohio, 1975; vive e lavora a Los Angeles).

Il lavoro di Collins-Stracensky prende a soggetto gli aspetti fondamentali del mondo naturale che ci circonda: la luce, l’energia e il tempo, assemblandoli in una pratica artistica che comprende diversi medium. Si tratta di oggetti, sculture, interventi ambientali, che vorrebbero generare nell’osservatore una nuova consapevolezza del mondo che ci circonda.

La sua concezione trae ispirazione e continua gli esperimenti degli artisti light-and-space americani degli anni Sessanta: Larry Bell, Robert Irwin, James Turrell, i quali rifiutarono l’insistenza tautologica minimalista per cui: “l’arte è ciò che è e niente più”, a favore di un’idea più empirica, che vede l’arte come una possibilità di allargamento delle nostre esperienze sensoriali e percettive.

La mostra di Claude Collins-Stracensky a Milano si configura come uno sviluppo del progetto presentato all’Hammer Museum di Los Angeles nel 2009. In questo progetto l’artista aveva aperto e “animato” l’architettura del museo realizzando un foro circolare in alcune pareti interne, ottenendo così un cono di visione prospettica capace di penetrare gli spazi chiusi dell’edificio che davano sulla strada. Il processo della visione unificava quindi la percezione delle sculture e dei lavori fotografici collocati dentro con il fuori che si rifletteva negli stessi (vedi le “sculture vetrine”), visibili attraverso le aperture. Allo stesso modo, l’esperienza dei passanti fuori era chiamata a interagire con i lavori esposti dentro, permettendo così all’interno di comunicare con l’esterno. Le finestre esterne del museo erano poi state schermate con una pellicola colorata che modificava la percezione dello spazio e della luce nel museo. L’operazione, in pratica, ha fatto diventare l’edificio museale una riproduzione su larga scala delle “sculture vetrine” di Collins-Stracensky.

Claude Collins-Stracensky realizzerà nella Galleria di Nicoletta Rusconi un intervento simile, che permetterà ai visitatori di vivere lo spazio in maniera differente, di sperimentare i lavori in esso contenuti come estensioni delle facoltà percettive di chi osserva. Una collezione di sculture in vetro, acciaio e flora - sono costituite da lastrine di vetro perforato e plexiglas colorato contenenti oggetti prelevati dal mondo naturale: conchiglie, foglie di alberi di palma, erba secca -, alcuni ‘disegni di luce’ (Light drawings) e una serie di documentazioni fotografiche scattate a partire dal 2001, che testimoniano i continui processi di negoziazione che intercorrono tra l’uomo e l’ambiente, verranno esposte a integrazione dell’intervento nello spazio.

Le opere di Collins-Stracensky intendono generare consapevolezza delle sovrastrutture e sottostrutture che ci circondano, esplorando il complesso mondo di relazioni che intercorrono tra la natura - intesa come campo dei fenomeni naturali - e la nostra percezione degli stessi mediata dai condizionamenti sociali, culturali e ambientali.

Immagine: Species of Spaces and Other Places, 2008, reclaimed plexiglas and steel, sea shell, wood, foam, painted palm frond, screenprint on reclaimed plexiglas cm 46x56x173

Inaugurazione martedì 9 febbraio, 2010, dalle 18.30

Galleria Nicoletta Rusconi
corso Venezia, 22 - Milano
orari: mart-sab 15-19
ingresso libero

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