Entrambi gli artisti lavorano con quello che hanno a disposizione, con i fenomeni visivi che il caso gli fa incontrare, operando una similitudine tra il linguaggio verbale e quello visivo.
"Inciampare nelle cose, talvolta, diventa l’occasione per imbattersi in oggetti che esprimono un forte senso di alterità, anche se sono sempre stati vicini a chi li guarda senza accorgersene; questo accade perché si è persa l’abitudine di considerarli o perchè non lo si è mai fatto. Esiste un esotico quotidiano, non determinato da una distanza geografica, ma da una distanza emotiva che può essere risolta o resa ancora più complessa. Per affrontarla si può cominciare con il ricercare l’etimologia delle immagini e degli oggetti, sì, esattamente come si fa con le parole; tra di esse si possono scoprire dei glifi comuni che giustificano le risonanze possibili. Questo accade agli artisti che non fanno gesti eclatanti ma che incontrano e giustappongono. Artisti che, in un certo senso, mettono a posto, ovvero organizzano le immagini facendo ricorso alla struttura delle frasi dei narratori o dei versi dei poeti; cioè operando una similitudine tra il linguaggio verbale e quello visivo, partendo già dal notare le tracce linguistiche che agiscono come connettori di immagini.
L’incontro tra Alessandra Spranzi (1962, vive e lavora a Milano) e Richard Wentworth (1947 vive e lavora a Londra) risulta possibile nel momento in cui i due artisti si riconoscono affini rispetto ad un’attitudine comune che si esprime nel ponderare la realtà di tutti i giorni e conseguentemente nell’assumere all’interno delle loro rispettive ricerche artistiche la fenomenologia del quotidiano. Entrambi lavorano con quello che hanno a disposizione, con i fenomeni visivi che il caso fa incontrare; pongono in stretto contatto dei segni apparentemente inconfrontabili.
Se oggetti o, in ultima analisi, immagini, provenienti da contesti molto diversi, si trovano a risuonare, vuol dire che si sta creando un linguaggio."
Marco Tagliafierro
I primi di giugno (data ancora da stabilire) sarà presentato un libro d'artista che raccoglie i lavori dei due artisti, a cura di Matteo Terzaghi e Marco Zuercher.
Inaugurazione Mercoledì 11 aprile 2012 dalle 19.00
Galleria Nicoletta Rusconi
corso Venezia, 22 Milano
da martedì a sabato, dalle 15.00 alle 19.00
Ingresso libero