Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci
Prato
viale della Repubblica, 277
0574 5317 FAX 0574 531900
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E tante storie nella valigia
dal 21/6/2000 al 25/6/2000
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Carmine Abate



 
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21/6/2000

E tante storie nella valigia

Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato

Carmine Abate: un viaggio verso la letteratura multiculturale.La multiculturalità è certamente un tratto saliente dell'esperienza di Carmine Abate: di origini arberesh - cioè di etnia albanese - ma anche italiano e per di più emigrante in Germania, nella sua vita, come nei suoi romanzi, le diverse culture con cui è venuto a contatto confluiscono ed entrano in gioco l'una con l'altra e lingue come arberesh, italiano, tedesco o tedesco italianizzato (che lui definisce Germanese) si intrecciano naturalmente.


comunicato stampa

Carmine Abate: un viaggio verso la letteratura multiculturale

Il seminario di Carmine Abate chiude la prima parte del progetto Forme del Narrare sul tema dell'identità, dell'altro e del superamento dei pregiudizi attraverso la convivenza e il dialogo.

La multiculturalità è certamente un tratto saliente dell'esperienza di Carmine Abate: di origini arberesh - cioè di etnia albanese - ma anche italiano e per di più emigrante in Germania, nella sua vita, come nei suoi romanzi, le diverse culture con cui è venuto a contatto confluiscono ed entrano in gioco l'una con l'altra e lingue come arberesh, italiano, tedesco o tedesco italianizzato (che lui definisce Germanese) si intrecciano naturalmente.
"ed il fattore lingua non va sottovalutato, la lingua non è solo un modo di comunicare. Ma è un modo di guardare il mondo, di organizzarlo nella propria mente".
Gli arberesh in Italia sono numerosi, disseminati in sette diverse regioni meridionali; l'Italia è la loro terra e con la loro antica patria mantengono solo un legame simbolico, attraverso i miti e la lingua. Tra ironia e rispetto non vittimista delle difficoltà vissute, Abate si misura soprattutto con il problema dell'incontro con l'altro. L'identità perciò non è occasione di rimpianto o sensazione di irrimediabile perdita di radici lontane ma assume un'accezione nuova e positiva di apertura e crescita nel confronto. In pratica i temi dell'Europa del domani probabilmente senza più confini o barriere ma con conflitti interni inevitabili che possono trovare soluzione solo nel rapporto fra identità multiculturali.

In coincidenza con il seminario tenuto a Prato verrà presentato la riedizione del suo libro Il ballo tondo (Fazi editore) venerdì 23 giugno 2000 H.21 presso la libreria SopraTuttolibri (via Mazzoni, Prato), interverranno.

È nato nel 1954 a Carfizzi, paese di lingua e cultura albanese arberesh in provincia di Crotone. Figlio di emigrati dal 1971 ha cominciato a fare la spola tra il paese d'origine e Amburgo, dove ha lavorato in fabbrica e nei cantieri. Dopo la laurea in lettere a partire dal '76 ha lavorato in Valtellina, in Trentino e in Germania (tra l'altro ad Amburgo, Bielefeld, Lubecca e, dal 1987 per sette anni, a Colonia) dove ha insegnato italiano ai figli degli emigranti.
E' stato tra i fondatori della "PoliKunst", associazione polinazionale di scrittori stranieri in Germania.

"Transfuga linguistico" (fino a sei anni ha parlato solo arberesh) ha esordito come narratore in Germania con Den Koffer und weg! (1984), una raccolta di racconti incentrati sul tema dell'emigrazione. Questo tema e quello del rapporto fra lingue e culture diverse è alla base dei suoi studi socio-antropologici condotti assieme alla sociologa tedesca Meike Behrmann poi pubblicati in Germania (Die Germanesi, con prefazione di Norbert Elias) e Italia (I Germanesi. Storia e vita di una comunità calabrese e dei suoi emigranti).

Dirige inoltre la "Biblioteca dell'Emigrazione" per la quale ha curato un'antologia di testi letterari di emigrati italiani, In questa terra e altrove (con prefazione di Tullio De Mauro). Nella narrativa ha esordito nel '91 con Il ballo tondo (Marietti), cui sono seguiti due volumi di poesie e le raccolte di racconti Il muro dei muri e Terre di andata (1995). Nel '99 è uscito da Fazi La moto di Scanderbeg, che è stato giudicato dalla critica il migliore romanzo dell'anno.

In giugno uscirà, sempre per Fazi, una nuova versione de Il ballo tondo (il libro sarà presentato anche a Prato in occasione della presenza di Abate). Abate, le cui opere sono tradotte anche in Germania e Albania, attualmente vive in Trentino.

Seminario di scrittura: 23 - 25 giugno 2000 Palazzo Novellucci, Prato
Conferenza (ingresso libero) giovedì 22 giugno 2000 H. 21
c/Centro per l’arte Contemporanea L.Pecci, v.le della Repubblica, Prato

conferenza giovedì 22.06.00 ore 21.00 Centro. L. Pecci, Prato
seminario venerdì 23.06.00 ore 15.00-20.00 Palazzo Novellucci, Prato
sabato 24.06.00 ore 10.00-13.00 Palazzo Novellucci, Prato
domenica 25.06.00 ore 10.00-13.00 Palazzo Novellucci, Prato

ass.cult. Grafio via frà bartolomeo int.39 59100 Prato
t.0574 28173
uff.stampa t/f 0574 584630

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