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Mitologie femminili contemporanee
dal 5/3/2010 al 23/3/2010
lun-ven 11-19, sab 16-19,30

Segnalato da

Primo Piano LivinGallery




 
calendario eventi  :: 




5/3/2010

Mitologie femminili contemporanee

Primo Piano LivinGallery, Lecce

Un gruppo di artiste presentano opere che dal passato si incamminano verso la contemporaneita' alla ricerca del mistero del femminile. Lavori di Louise Bourgeois, Enza Santoro, Helen Tranckle, Danielle Julien, e molte altre ancora.


comunicato stampa

a cura di Dores Sacquegna

Si inaugura sabato 07 MARZO ore 19,00 la mostra di arte contemporanea “Mitologie femminili contemporanee” a cura di Dores Sacquegna con un calendario propositivo chiamato “Voci d’Artista”, in cui alcune artiste in mostra sono invitate a raccontarsi attraverso le modalità che esprimono nella loro arte. Di Louise Bourgeois, una nenia come inno alla madre terra nella canzone sussurrata “Il mormorio dell’acqua che canta”, mentre Pam Longobardi, parlerà della sua ultima ricerca sull’ambiente e del suo libro “Drifters” edito recentemente da Charta Edizioni (con testi di Dores Sacquegna, Carl Safina, Ron Broglio). L’artista americana in residenza a Lecce per una settimana realizzerà il simbolico specchio di Saffo con i materiali raccolti sulle spiagge di Hawaii e Costa Rica, accompagnati da una serie di installazioni. Luisa Spagna, leccese, porterà in scena una sua performance come omaggio alla dea induista Devi con “Energie femminili in metamorfosi”. Teatro, Arti Visive, Seminari, fanno di Primo Piano LivinGallery, un contenitore aperto e duttile alle esperienze e alle eccellenze artistiche provenienti da tutto il mondo.

2010 è l’anno della 10° edizione dell’evento al femminile, coniato ” Itinerario Rosa”, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce e che si propone l’obiettivo di valorizzare l’operato delle donne nei vari campi: dalle arti alla cultura, con seminari letterari, performances, arti visive, in un confronto sempre più diretto con il territorio e le figure professionali che emergono in questo tableaux diversificato e sempre più impegnato nel sociale.

Ebbene, una manifestazione eterogenea di per sé, che porta dalla fine di febbraio sino ad aprile (quindi non più legata alla sola Giornata della Donna dell’8 marzo) una varietà di forme artistiche, linguaggi e modalità esecutive con un’ottica tutta al femminile.
D’altronde il XXI secolo è l’epoca in cui la figura della donna è protagonista nei vari campi dell’arte, del sociale, della politica, etc.
La Primo Piano LivinGallery, propone per la sua 6° edizione, un viaggio nel tempo e nel mito, quello della Dea Madre o Grande Madre. Colei che rappresenta entrambi gli aspetti del mondo: il positivo e il negativo, il giorno e la notte, la terra e il mare, la creazione e la distruzione, la morte e la rinascita. Donna o dea, rappresentante la magica autorità del femminile, della saggezza, dell’elevatezza spirituale, dalla duplice natura di madre amorosa, protettiva e tollerante o quella terribile e vendicativa.

Dall’Europa all’America, un nutrito gruppo di artiste, presentano opere originali che dal passato e dal mito, si incamminano verso la contemporaneità, alla ricerca del mistero del femminile, del Berkana o Anima Mundi. In sottofondo la voce di una delle artiste più importanti del XXI secolo: Louise Bourgeois, francese, presente con “ Il mormorio dell’acqua che canta” una nenia cantata dall’artista come inno alla madre terra. Molte artiste contemporanee re-inventano nel loro lavoro immagini di dee che riflettono il potere femminile in forme capaci di parlare alle donne di oggi circa i loro legami con la terra e con l'eterno, sottolineando e facendo emergere il senso della forza femminile, una forza che non evoca la virilità, l'invasione o la conquista, ma che esalta quei valori 'femminili' del concepimento e della creazione.

Quando è morto il culto della dea madre i suoi simboli si sono riversati negli archetipi dei nostri sogni e hanno fornito motivi di grande suggestione all’arte di tutti i tempi, e nello specifico di questa mostra il mito viene rievocato nelle sculture di Fidelma Massey dove appaiono numerosi simboli quali l'uovo, la spirale, il labirinto, il corno, il cerchio, la luna, il serpente e tutta la simbologia animale. Figure misteriose che svelano un ambigua identità dalla doppia natura tra essere umano e animale nelle opere fotografiche di Silvia De Gennaro (vedi copertina). Usano la simbologia alchemica e l'archetipo della dea, in modo particolare Roberta Basile, con l’Arpa formata con il n.8 simbolo dell’infinito e con l’opera “Dieci Mondi” che ricorda le immagini dell’iconografia popolare orientale. Mentre la francese Beatrice Burel, sprigiona sangue e vento nelle sue splendide opere pulsanti. Più analitica e matematica la ricerca dell’austriaca Irma Hinghofer-Szalkay dove lo specchio rotto simboleggia metaforicamente la rottura con il passato. Più contemporanea la ricerca della spagnola Lydia Hoffnungsthal che si riversa nel mito anni’ 70 e ‘80 di personaggi-icone del glamour e dello spettacolo, le “divine” dei nostri tempi con tutta l'energia e il colore della forza femminile.
Dagli anni '70 in poi il simbolismo legato al culto matriarcale si è depositato nell'immaginario delle artiste che hanno continuato ad indagare il perpetuarsi della forza primordiale della natura femminile pronta a riscattarsi con coraggio come nei video di “Inside Out” e “I wait for” di Federica Barcellona, in un viaggio interiore e senza meta di una donna pronta a superare le barriere, con la tempra coraggiosa di una guerriera, temeraria a sfidare l’ignoto, in una sorta di fiaba senza tempo, sospesa tra il qui e il dove.

Eva o Lilith nell’immaginario della canadese Danielle Julien, nelle cui opere traspare un senso di abbandono, la luce e alcuni simboli astratti rompono l’equilibrio tra cosciente e incosciente. Il suo lavoro parte dalla complessità e dall’animalità dell’essere umano, raccontandone le tracce e la sua storia. Esistenzialità ed emozione nelle opere dell’inglese Helen Tranckle, mentre più narrativa la tedesca Tatjiana Mihailova. Sui ricami e le frivolezze femminili la coreana Joo Yeon Judy Jang, americana di adozione.

Donna, angelo o Dea nelle opera “Divinity” della croata Jasnica Matic. La storia di una giovane donna nelle splendide sculture della francese Muriel Dumoulin. Il mito e la simbologia sono racchiusi dentro ognuno di noi, gli archetipi sono immagini che ci appartengono dice Marilena Vita che incarna la maschera che la rappresenta come una dea e nello specchio riflette il potere femminile capace di parlare alle donne contemporanee sottolineando colei che rappresenta il bene e il male. Dea, Madre, Terra, Venere nell’installazione di Enza Santoro, che ci invita a riflettere, a conoscersi, e forse ad amarsi. Donna sensibile alle dinamiche dell’ambiente Pam Longobardi, che rappresenta un magico specchio di Saffo fatto di rifiuti che il mare porta con sé nelle sue vertiginose maree. Il suo ultimo lavoro, edito sul catalogo di Charta Edizioni dal titolo “Driftres”, parte dal Pacific Trash Vortex, la famosa discarica galleggiante che se ne va in giro per gli oceani. L’artista, con pazienza certosina, ha recuperato materiali vari (ruote,scarpe, buste, giocattoli, relitti, oggetti del passato, etc) e li ha assemblati, uno accanto all’altro, simulando una nuova sorta di spazio architettonico, in grado di promuovere un’armonia nuova tra l’uomo e la natura. Tra richiami ambientalisti e studio delle scienze naturali, Pam, ci invita a riflettere e considerare quanto la civiltà contemporanea dei consumi, delle mode, delle new economy, della globalizzazione sia diventata la mitografia del futuro, quanto i nostri miti siano svuotati dal senso spirituale che un tempo gli uomini davano alle cose. Un tempo remoto dove le civiltà interrogavano le stelle per comprendere l’alternarsi delle stagioni o il buon esito del raccolto, la casa e la guerra, la vita e la morte. Civiltà legate al culto della Grande Madre; finito il tempo mitico degli dei e degli eroi, il mondo contemporaneo ha assunto i suoi miti materiali con la venerazione del bello, del funzionale, del comodo, del facile, del veloce, del perfetto.

Artiste in mostra: FEDERICA BARCELLONA, ROBERTA BASILE, LOUISE BOURGEOIS, BEATRICE BUREL, SILVIA DE GENNARO, MURIEL DUMOULIN, IRMA HINGHOFER-SZALKAY, LYDIA HOFFNUNGSTHAL, DANIELLE JULIEN, PAM LONGOBARDI, FIDELMA MASSEY, JASNICA MATIC, TATJANA MIHAILOVA, ENZA SANTORO, LUISA SPAGNA, HELEN TRANCKLE, MARILENA VITA, JOO YEON JUDY JANG

Cenni sulle autrici del programma “Voci d’artista”.

Pam Longobardi – E’ nata nel 1959 a Glen Ridge, NJ. Trasferita ad Atlanta, Giorgia nel 1970. Artista visuale, opera con pittura, fotografia e installazioni. La sua ultima ricerca (da cui il libro) è sulla discarica galleggiante “Pacific Trash Vortex”. Le sue opere sono in prestigiose collezioni pubbliche tar cui: Maier Museum of Art, Lynchburg, VA; Blue Ocean Institute, Cold Spring Harbor, NY; Knoxville Museum of Art, Knoxville, TN; Arizona State University Art Museum, Tempe, AZ; Tweed Art Museum, Duluth, MN; Kennedy Art Museum, Athens, OH; Hunter Museum of Art, Chattanooga, TN; Instituto de Estudios Norteamericanos, Barcelona, Spain; Miami Metropolitan Museum Art Center, Coral Gables, FL; Pratt Institute, New York, NY; Tennessee State Museum, Nashville, TN; City of Atlanta, Art in Public Places, Atlanta, GA. Tra le ultime mostre, la presenza alla 53 Biennale di Venezia, con una installzione site specific sulla laguna, progetto promosso da ArtLife Gallery di Venezia.
Luisa Spagna - Membro del Consiglio Internazionale della Danza C.I.D. Unesco. Gli studi sulla danza in Italia e i soggiorni-studio in India  (borsa di studio I.C.C.R. India) tra la danza e la ricerca sulle figure femminili,  fanno nascere nel 2004 Racconti del Corpo un  laboratorio di ricerca e consapevolezza femminile  che unisce agli elementi della danza classica indiana, alla danza creativa, allo yoga, lo studio dei miti, simboli e archetipi del femminino. Di Racconti del Corpo fanno parte le brevi composizioni, di cui è coreografa e danzatrice, su musiche di Paolo Pacciolla,  Shakti (2004), Lune (2006), Matrika (2007) quest’ultima diventata ciclo di composizioni in video, Shakti, Matrika, Shekara, e parte della mostra itinerante “Donne” di E. Scarciglia. Ha scritto diversi saggi sulla danza e una monografia insieme a Paolo Pacciolla La gioia e il potere. Musica e danza in India ed. Besa.

Louise Bourgeois - Nata a Parigi nel 1911, è una delle artiste più importanti della fine del XX Secolo ed ha attraversato svariati movimenti artistici, dal surrealismo, all`espressionismo astratto, al minimalismo, sviluppando un linguaggio del tutto personale, tra figurativismo e astrazione, che ha avuto grande influenza nel mondo dell`arte internazionale. E’ presente nelle maggiori collezioni museali del mondo. Recentemente il Centre Pompidou e la Tate Modern hanno organizzato insieme una grande retrospettiva.

Inaugurazione 6 marzo ore 19

Primo Piano LivinGallery
Viale Guglielmo Marconi 4, Lecce
Giorni e Orari Visite: dal lunedì al venerdì : 11 – 19, sabato: 16 – 19,30
ingresso libero

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