Getulio Alviani
Enrico Castellani
Piero Manzoni
Enzo Mari
Bruno Munari
Alberto Biasi
Ennio Chiggio
Toni Costa
Edoardo Landi
Manfredo Massironi
Giovanni Anceschi
Davide Boriani
Gianni Colombo
Gabriele De Vecchi
Grazia Varisco
Enrico Baleri
Gli anni sessanta sono stati, in Italia e non solo, un periodo frenetico segnato dal boom economico e dalla rivoluzione culturale, un momento in cui idee e cambiamenti si susseguirono velocemente, dal mondo della ricerca al mondo dell'arte, attraverso le nuove tecnologie fino a coinvolgere tutti gli aspetti della vita quotidiana. La mostra presenta il lavoro degli artisti che hanno iniziato quel movimento definito in Italia Arte cinetica e programmata: Getulio Alviani, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Enzo Mari, Bruno Munari, il Gruppo N di Padova e il Gruppo T di Milano.
a cura di Enrico Baleri
Dal 6 marzo al 6 maggio 2010 a Bergamo la Galleria del Tasso ospita
“L’avanguardia gestaltica degli anni sessanta” a cura di Enrico Baleri
prodotta ed organizzata dal suo Centro Ricerche in stretta collaborazione con la Galleria stessa.
La mostra presenta il lavoro degli artisti che hanno iniziato
quel movimento definito in Italia Arte cinetica e programmata:
Getulio Alviani, Enrico Castellani, Piero Manzoni, Enzo Mari, Bruno Munari,
il Gruppo N di Padova (Alberto Biasi, Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi,
Manfredo Massironi), il Gruppo T di Milano (Giovanni Anceschi, Davide Boriani,
Gianni Colombo, Gabriele De Vecchi, Grazia Varisco).
Gli anni sessanta sono stati, in Italia e non solo, un periodo frenetico segnato dal boom economico
e dalla rivoluzione culturale, un momento in cui idee e cambiamenti
si susseguirono velocemente, dal mondo della ricerca al mondo dell’arte,
attraverso le nuove tecnologie fino a coinvolgere tutti gli aspetti della vita quotidiana.
In questo momento di vivacità culturale e di curiosità intellettuale, molti artisti
si trovarono concordi sulla necessità di definire un ruolo nuovo e diverso alle espressioni artistiche.
L’Arte programmata si confronta quindi con i nuovi materiali e con le nuove tecnologie
che si stanno diffondendo e soprattutto modifica il rapporto tra opera e spettatore.
Lo spettatore assume un ruolo di rilievo nella definizione dell’opera stessa,
ne viene coinvolto, ne diventa parte integrante, cessa di essere unicamente passivo.
Inoltre l’opera d’arte fino a quel momento unica e irripetibile
perde queste sue caratteristiche per diventare riproducibile all’infinito.
La curiosità di confrontare la vivacità culturale e lo spirito di ricerca della generazione degli anni sessanta con il clima culturale dei primi anni novanta è stata all’origine della mostra organizzata da Enrico Baleri nel 1993 a Milano nello showroom Baleri Italia.
Per l’occasione è stata realizzata un’edizione in tiratura limitata di 100 esemplari firmati e numerati. Ciascuna si compone di 13 opere, una di Gianni Colombo in legno, acciaio e vetro
e dodici lavori degli altri artisti presenti in mostra realizzati su carta con tecniche miste:
serigrafia, litografia, incisione e collage.
Oggi la mostra alla Galleria del Tasso, con i 13 multipli esposti accanto alle opere originali,
una per ogni artista in mostra, attualizza questo confronto invitando a riflettere
sul contributo delle nuove generazioni alla società contemporanea e sull’importanza
della ricerca dell’avanguardia gestaltica, ancora perfettamente attuale, cinquant’anni dopo.
Inaugurazione Sabato 6 marzo ore 18.30
Galleria del Tasso
Via San Tomaso, 72 - Bergamo
Martedi - Venerdi: 10-12.30, 15-19
Sabato su appuntamento - Domenica chiuso
ingresso libero