Caterina Arcuri
Cristina Bari
Paola De Gregorio
Elda dell'erba
Elena Diaco
Orietta Fineo
Caterina Gerardi
Gianna Maggiulli
Maria Teresa Padula
Rosanna Pucciarelli
Nuccia Pulpo
Rosemarie Sansonetti
Paola Scialpi
Anna Maria Suppa
Claudia Venuto
Mina Tarantino
Antonietta Lestingi
La manifestazione e' un'occasione per ripercorrere le tappe di una storia artistica in cui il ruolo della donna ha subito forti trasformazioni.
A cura di Mina Tarantino
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, la Galleria SPAZIOSEI di Monopoli (Bari), con il patrocinio della Regione Puglia e della Città di Monopoli, propone dal 6 marzo al 3 aprile 2010, negli spazi espositivi di via Sant’Anna n°6, la mostra d’arte contemporanea:
Arte e Donna: un connubio ispiratore per tutti coloro che nei secoli hanno individuato nella figura femminile una musa ispiratrice per la loro opera. E sono anche tante le donne che hanno potuto e saputo esprimere, in prima persona, il proprio talento artistico, superando pregiudizi ed ostacoli sociali.
Sono questi gli spunti che, per il terzo anno consecutivo, inducono la galleria SPAZIOSEI a celebrare la Festa della Donna, non solo per rendere omaggio alle donne, ma vuole essere anche un’occasione per ripercorrere le tappe di una storia artistica in cui il ruolo della donna ha subito forti trasformazioni.
Quindi, un percorso tutto al femminile nel corso del quale si potranno ammirare le opere di quindici artiste: CATERINA ARCURI, CRISTINA BARI, ELDA DELL’ERBA, PAOLA DE GREGORIO, ELENA DIACO MAYER, ORIETTA FINEO, CATERINA GERARDI, GIANNA MAGGIULLI, MARIA TERESA PADULA, ROSANNA PUCCIARELLI, NUCCIA PULPO, ROSEMARIE SANSONETTI, PAOLA SCIALPI, ANNA MARIA SUPPA, CLAUDIA VENUTO, provenienti da ogni parte d’Italia, unite dalla medesima sensibilità che ci raccontano, con linguaggi differenti, cosa sia l'Arte al femminile.
In catalogo la poeta Antonietta LESTINGI scrive: «Che cosa fa di un’opera d’arte la possibilità di un viaggio straordinario alla scoperta di un mondo nuovo, dal paesaggio unico? Non il luogo di partenza, né la meta. Il viaggiatore, le braccia abbronzate sui remi, le dita che scorrono sui muri quando peregrina tra le case, le scarpe leggere mentre si avvia verso il sole ove i profumi hanno colore dei papaveri e delle spighe e delle alghe gocciolanti prima che il cuore le rituffi nell’acqua di mare, nella brezza che racconta di terre lontane, cerca un varco tra le attese e la rassegnazione, per tracciare una strada, un’altra, per andare. Oppure pausando su pacati sedili, perché anche la sosta è diario di cammino se la si sceglie, o lasciando arrampicare l’anima fino in cima ad assaporare il cielo e ad ubriacarsene persino e forse cadere di sotto e perdersi nell’ombra, o abbandonandosi alla mano che conduce a immergere il viso alla sorgente per incontrarsi sott’acqua senza peso, senza pesi, il viaggiatore cammina sui cordoli in equilibrio sulla pienezza di vivere.
Con le sue Opere, l’artista traccia strade che per primo percorre, tanto più agevoli per il fruitore e compiute per l’autore, quanto più questi ha saputo superarne le asperità, così che ognuno possa penetrare in un paesaggio magico, più reale della realtà, per mezzo di un veicolo indispensabile: lo sguardo.
Lo sguardo, mediatore della nostra percezione fisiologica del mondo in base a parametri come la distanza, la capacità di messa a fuoco e di distinzione dei colori, amplificata dall’uso di strumenti quali gli occhiali o il microscopio o il telescopio, si avvale di un elemento discriminatorio di importanza fondamentale: il punto di vista. L’angolo visuale, infatti, attinge all’immagine percepita dagli occhi, ma si intinge dell’immagine concepita dalla mente per tingere di forma e colore la personale visione.
La dimensione artistica è la dimensione di un rapporto privilegiato dell’uomo, o della donna, con il mondo; e il rapporto, che matematicamente si esprime con l’operazione della divisione, diventa, nell’espressione artistica, condivisione. ARTEDONNA offre all’espressione artistica di genere uno spazio, quello di SPAZIOSEI, semanticamente riconducibile, con quel SEI, oltre che ad una collocazione civica urbana, anche al riconoscimento “indicato” dal presente del verbo essere, di condivisione di una prospettiva, quella femminile, che porta catene di secoli come trecce intorno al capo.
E’ raro incontrare nomi di artiste nei libri di Storia dell’Arte: le donne, da sempre relegate in ruoli che tradizionalmente non lasciano tracce, da poco hanno recuperato visibilità come soggetto, e non più oggetto, delle arti figurative. Le eccezioni, confermano.
Le artiste aprono stanze in cui hanno messo a nudo le loro gemme, come vuole la Primavera che avanza incurante degli argini, dal prudente Inverno garantiti; aggiungono angoli visuali che inquadrano silenzi su un campo di papaveri umiliati dalla pioggia, cicatrici che hanno storie da raccontare, fianchi su cui svolazza l’estate, orizzonti portati a riva per compattare manciate di sabbia e costruire castelli per bambini che andranno, a sera, lievi incontro al sonno. Angoli visuali di cui non si sentiva la mancanza, perché non può mancare ciò che non si conosce. Eppure, nulla può pagare il valore di un mondo che si disvela, attraverso chiari sentieri nelle sere dolci di passi o strade disseminate di chiodi e cubi d’alabastro tagliati a spigoli dolorosi.
Le Artiste ci donano, con le loro Opere, altrettante possibilità di viaggio, spingendo…ogni mattina/di gelsomino oltre il cancello/tutti rami che possono/abbigliati per il giorno….di stelline pulite pulite/che s’accendono a sera al tocco/della luna capaci di sfinirsi/profumando la notte.
A noi, le braccia abbronzate, le dita che leggono superfici, le scarpe leggere, il profumo dei colori, è dato ascoltare il racconto di terre lontane, le terre di Caterina Arcuri, Cristina Bari, Paola De Gregorio, Elda Dell’Erba, Elena Diaco Mayer, Orietta Fineo, Caterina Gerardi, Gianna Maggiulli, Maria Teresa Padula, Rosanna Pucciarelli, Nuccia Pulpo, Rosemarie Sansonetti, Paola Scialpi, Anna Maria Suppa, Claudia Venuto».
L’inaugurazione è per sabato 6 marzo 2010 alle ore 19.00.
Galleria SpazioSei
via S. Anna, 6 - Monopoli (BA)
Orario: tutti i giorni ore 17.30 - 20.30 (lunedì chiuso)
Ingresso libero