Diane Arbus
Hiroshi Sugimoto
Larry Clark
Jan Vercruysse
Rodney Graham
Jean Marc Bustamante
Thomas Ruff
Willie Doherty
Rineke Dijkstra
Annica Karlsson Rixon
Mette Tronvoll
Walter Niedermayr
Sakiko Nomura
Andrea Abati
Giovanni Ozzola
Marcello Simeone
Jitka Hanzlova
Wim Wauman
Timothy Stappaerts
Sislej Xhafa
Pier Luigi Tazzi
Evento espositivo organizzato da Dryphoto e curato da Pier Luigi Tazzi. Il progetto, che si articola in una serie di installazioni di opere fotografiche in aziende tessili ed esercizi commerciali, riflette sul rapporto arte-economia e mira a rendere l'arte contemporanea veicolo privilegiato di promozione ed elemento qualificante dell'immagine di aziende e citta'. Sono stati invitati 20 artisti internazionali
Spread in Prato è il prossimo evento espositivo organizzato da Dryphoto arte
contemporanea, curato da Pier Luigi Tazzi e supportato dalla Camera di
Commercio, Provincia di Prato, Comune di Prato, Agenzia per il Turismo di
Prato, Archivio Fotografico Toscano, Gruppo Giovani Imprenditori e sponsor
privati.
Il progetto, che si articola in una serie di installazioni di opere
fotografiche in aziende tessili ed esercizi commerciali della città ,
riflette sul rapporto arte-economia e mira a rendere l'arte contemporanea
veicolo privilegiato di promozione ed elemento qualificante dell'immagine
delle aziende e della città .
L'azienda e l'esercizio commerciale diventano museo/luogo d'arte, ove le
opere saranno fruite dai lavoratori delle aziende, dagli acquirenti delle
attività commerciali e da tutti coloro che, per i più diversi motivi, vi si
recheranno. Gli spazi coinvolti sono dislocati sull'intero distretto
tessile, in modo da creare un percorso che si snoda da nord a sud, da est ad
ovest, dalle Valle del fiume Bisenzio, (lungo le rive fiume dove sono nati i
primi insediamenti industriali che utilizzavano come unica fonte idrica le
sue acque) fino alla moderna zona industriale, il Macrolotto, costruita
negli anni Novanta. Per quanto concerne la tipologia dei luoghi, sono state
scelte aziende che rappresentano l'intera filiera, dall'impannatore allo
showroom, passando attraverso le varie lavorazioni (tintoria, rifinizione
ecc.).
Un'attenzione particolare è stata rivolta altresì alle caratteristiche
architettoniche delle aziende, poiché sono state coinvolte sia la vecchia
tintoria settecentesca sul fiume Bisenzio, che la fabbrica risalente agli
anni Trenta o al dopoguerra, come anche strutture tipiche degli anni Ottanta
e i nuovi insediamenti prefabbricati del Macrolotto.
Come punto di partenza del percorso espositivo, è stata scelta un'azienda di
arredamento sia per mostrare una diversificazione in atto da tempo
nell'economia pratese sia perché l'azienda è collocata in una posizione
strategica ai fini dello sviluppo del progetto, ovvero ai confini fra i
comuni di Campi e Prato, in una posizione dalla quale si colgono elementi
caratteristici della città : colline, archeologia industriale, industrie
storiche alle spalle del più grande centro commerciale della piana di
Firenze, Prato, Pistoia.
La scelta degli esercizi commerciali comprende anche in questo caso varie
tipologie, come ad esempio il negozio raffinato, il supermercato e la
piccola agenzia immobiliare del centro storico.
Particolare attenzione è stata posta non solo alla dislocazione sul
territorio degli spazi espositivi, ma anche alla presenza di esercizi di
proprietà di cittadini stranieri, come ad esempio la macelleria islamica e
il ristorante cinese. Prato è una città di circa duecentomila abitanti che
negli ultimi anni ha visto un incremento della popolazione dovuto ad un alto tasso di residenti di provenienza straniera (circa il 10%); la maggior parte è di origine
cinese ma vi risiedono anche comunità albanesi, pakistane e africane. In
Spread in Prato, la città è analizzata come luogo di produzione e come luogo
di consumo, ponendo in evidenza una dicotomia che esiste anche
nell'individuo. Essa si esprime spesso in modo schizofrenico quando la
esperiamo come produttori e consumatori, identificandoci in modo diverso e
distinto in ciascuno di questi ruoli.
Il legante di questa dicotomia è l'arte in genere, e in particolare la
fotografia quale mezzo più diffuso e riconosciuto, dal mondo dell'arte a
quello della pubblicità : in una fotografia in effetti tutti si identificano,
sia chi la cita per ragioni di consumo e sia chi se ne serve per ragioni di
produzione. Gli artisti scelti fanno parte del panorama internazionale
dell'arte contemporanea, autori famosi e giovani emergenti, che saranno
presenti con una o più opere in diversi spazi espositivi.
Mentre le opere saranno dislocate/diffuse sull'intero territorio del
distretto industriale pratese, presso Dryphoto arte contemporanea saranno
esposti i libri degli autori selezionati e altri che supporteranno il
fondamento teorico del progetto.
L'abbinamento opera/luogo espositivo è stato scelto dal curatore in modo da
creare di volta in volta uno stridore, un contrasto che costringe il
visitatore a soffermarsi sia sull'opera che sul luogo, senza nessuna
possibilità di identificazione; in alcuni casi, gli artisti hanno scelto
direttamente il luogo, come è successo con il belga Jan Vercruysse che
installerà personalmente le proprie opere nella macelleria Gino in piazza
del Duomo.
Wim Wauman porrà le sue inquietanti immagini tonde, confezionate in modo
super raffinato, negli uffici della Rifinizione Santo Stefano, mentre una
terza sua opera dal carattere tranquillizzante e di sogno dal titolo
"Turisti in Mallorca", prodotta appositamente per Spread in Prato su tela
plastificata, sarà esposta all'esterno della ditta Tessilform-Patrizia Pepe
in stile pannello pubblicitario.
Giovanni Ozzola sarà visibile nel reparto tintoria del Lanificio Cangioli
con il suo autoritratto dal titolo "Piazza rossa". Le immagini di Diane
Arbus sono fra quelle più famose e significative realizzate dall'artista e
troveranno collocazione in spazi diversi.
Nel percorso espositivo si può anche individuare un filone storico, che
parte da Diane Arbus e arriva a Wim Wauman.
La prima parte (Diane Arbus, Hiroshi Sugimoto) è composta da artisti che
hanno cambiato il modo di intendere la fotografia attraverso l'uso che ne
hanno fatto.
Negli anni Ottanta, questo cambiamento ha portato alcuni artisti che
utilizzano la fotografia all'interno del proprio lavoro come mezzo
privilegiato. (Jan Vercruysse, Günther Förg, Rodney Graham, Jean Marc
Bustamante, Thomas Ruff), a farne un uso "non corretto".
Naturale conseguenza di questo processo è stato l'utilizzo della fotografia
al pari di ogni altra forma espressiva, al di là di ogni sua intrinseca
caratteristica; questo è il caso, ad esempio, di Willie Doherty che utilizza
immagini tratte da fatti di cronaca.
Interessante da esplorare è anche la possibilità di utilizzare la fotografia
come strumento per avvicinarsi e allontanarsi, per avvicinare e allontanare:
Rineke Dijkstra, Sharon Lockhart, Annica Karlsson Rixon, Sakiko Nomura
creano visioni intime o ravvicinate, contrapposte a quelle di Andrea Abati
e Walter Niedermayr che compiono un'operazione di allontanamento.
Per la giornata d'inaugurazione sarà disponibile un autobus navetta che
porterà il pubblico alle diverse locations.
Per l'occasione, un catalogo sarà edito dall'Archivio Fotografico Toscano e
conterrà testi critici e immagini delle opere in mostra in due versioni,
ovvero sia come immagine in sé che contestualizzate nelle aziende e negli
esercizi commerciali.
Immagine: Willie Doherty, Discarded Number, Plate 1996
Inaugurazione: Sabato 29 giugno 2002 ore 10.30
Autobus navetta V.le Piave c/o Pineider
Fino al 29 luglio 2002
Organizzazione a cura di: Dryphoto arte contemporanea Via Pugliesi 23
59100 Prato tel. 0574 604939 fax 0574 444508
solo visite guidate per gruppi dall'1 al 29 luglio 2002
LUOGHI ESPOSITIVI
Ugolini Arredamenti, Tessilform-Patrizia Pepe, Warm Motors, Lanificio
Vallombrosa, Giotex tessuti, Rifinizione Santo Stefano, M&M Project servizi
immobiliari, Macelleria Gino, Kepos-Pineider, Milior, Ristorante Yun Tian
Lou, Macelleria Abou Allal Islamic, SQ supermercati, Lanificio Cangioli
1859, La tana del polpo, Gruppo Tintoriale, Dryphoto arte contemporanea.
ARTISTI
Diane Arbus, Hiroshi Sugimoto, Larry Clark, Jan Vercruysse, Rodney Graham,
Jean Marc Bustamante, Thomas Ruff, Willie Doherty, Rineke Dijkstra, Annica
Karlsson Rixon, Mette Tronvoll, Walter Niedermayr, Sakiko Nomura, Andrea
Abati, Giovanni Ozzola, Marcello Simeone, Jitka Hanzlova, Wim Wauman, Timothy Stappaerts, Sislej Xhafa