CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea
Cremona
via XI Febbraio, 80
0372 34190 FAX 0372 34190
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Come una barca in un prato
dal 12/3/2010 al 12/4/2010
lun-ven 10-16; sab 10-13, festivi chiuso

Segnalato da

CRAC



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Dino Ferruzzi



 
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12/3/2010

Come una barca in un prato

CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea, Cremona

Nella mostra e' raccolta la documentazione di una serie di opere, curate da a.titolo nell'ambito di due distinti programmi: Nuovi committenti e Laboratorio Artistico Permanente (LAP). Accomunati da un approccio context-specific, sono stati entrambi applicati in Piemonte e hanno coinvolto, tra gli altri, gli artisti Claudia Losi, Lucy Orta, Enzo Umbaca. 'Come una barca in un prato' e' un modo di dire che sintetizza non senza ironia alcune delle caratteristiche di un processo d'arte pubblica.


comunicato stampa

a cura di a.titolo

Come una barca in un prato è il titolo della mostra di documentazione che raccoglie alcuni degli esiti dell’attività di a.titolo, un collettivo di curatrici nato a Torino nel 1997, particolarmente impegnato nell’ambito dell’arte per lo spazio pubblico. Tratto dal titolo dell’omonimo video del 2006 dedicato ai temi e alle pratiche della mediazione culturale, visibile in mostra, Come una barca in un prato è un modo di dire che sintetizza non senza ironia alcune delle caratteristiche di un processo d’arte pubblica: una situazione fuori dall’ordinario, la meraviglia e lo spaesamento nel trovarsi di fronte a un oggetto inatteso e, così pure, una difficoltà come quella di remare in un prato.

I progetti realizzati da a.titolo nelle piazze, nelle strade, nei giardini pubblici, nei luoghi di lavoro di grandi città o di piccoli centri sono il risultato di processi di partecipazione condivisa con gli abitanti e gli amministratori dei territori cui le opere sono destinate. Sono progetti a costruzione lenta, fondati su percorsi di ascolto, consultazione e ideazione che pongono in relazione stretta artisti, curatori e destinatari, sollevando criticamente questioni inerenti la funzione dell’arte all’interno delle comunità.

Nella mostra Come una barca in un prato è raccolta la documentazione di una serie di opere, curate da a.titolo nell’ambito di due distinti programmi: Nuovi committenti e Laboratorio Artistico Permanente (LAP). Accomunati da un approccio context-specific, sono stati entrambi applicati in Piemonte e hanno coinvolto, tra gli altri, gli artisti Claudia Losi, Lucy Orta, Enzo Umbaca. Nel presentare opere, fotografie, video e audio, la mostra intende registrare la specificità, la temporalità e i risultati delle diverse esperienze e, d’altra parte, proporre in un ambiente didattico - un liceo artistico - una riflessione sulla presenza e gli effetti dell’arte nella sfera pubblica.

Il video di a.titolo Come una barca in un prato, le fotografie di Totipotent Architecture di Lucy Orta negli scatti dell’artista-fotografa Giulia Caira, i disegni su lenzuola della serie Affacci e le fotografie di Aiuola Transatlantico di Claudia Losi, registrano alcuni dei progetti di Nuovi Committenti, un programma di produzione di opere d’arte per lo spazio pubblico commissionate direttamente dai cittadini per i loro luoghi di vita o di lavoro. Ideato nel 1991 dall’artista François Hers con il nome Nouveaux Commanditaires, promosso in Italia dalla Fondazione Adriano Olivetti di Roma e applicato a Torino nel quartiere Mirafiori Nord nell’ambito del progetto comunitario Urban 2, il programma ha come finalità quella di attivare o recepire una domanda d’arte, di qualità della vita, di integrazione sociale o di recupero urbano. Basato sulla relazione tra cittadini, mediatori culturali e artisti, il modello sviluppa una forma di produzione culturale orizzontale, assegnando a gruppi e a singoli individui la responsabilità di un’opera d’arte. A Mirafiori Nord, tra il 2001 e il 2008, a.titolo ha curato la mediazione culturale di quattro opere permanenti. Tra queste Totipotent Architecture, una scultura abitabile realizzata da Lucy Orta nel Parco lineare di corso Tazzoli, commissionata da un gruppo di studenti di due licei torinesi, l’artistico Renato Cottini e lo scientifico Ettore Majorana. Ė un “atollo”, una specie di porto franco, secondo le loro stesse parole. Un luogo dove potersi incontrare, accomodare, leggere, parlare ed è nato da una riflessione sulle questioni della praticabilità e della sicurezza di un parco pubblico.

Affacci e Aiuola Transatlantico, sono le due fasi dell’intervento di Claudia Losi nel cortile di un complesso di edilizia residenziale pubblica vicino allo stabilimento FIAT Mirafiori. Il primo segna l’ingresso dell’artista e delle mediatrici in un’area comune, soggetta al degrado del verde e a una situazione problematica di micro-conflittualità di vicinato. Il coinvolgimento degli abitanti, chiamati a mostrare ciò che “si vede fuori” dalle finestre dei loro appartamenti, ha dato forma a un “corredo” di scatti fotografici, di vedute trasferite dall’artista su lenzuola e poi stese ai balconi in occasione dell’omonimo evento, documentato in mostra dal video di Daniele Signaroldi. Da questa prima azione di start-up è nata la committenza di un gruppo di abitanti, in prevalenza donne e madri, per la realizzazione, proprio in quello stesso sito, di un’aiuola attrezzata dall’artista con tavoli, sedute, fioriere e speciali colline d’erba, dal titolo Aiuola Transatlantico.

Per la mostra al CRAC le lenzuola ritorneranno a sventolare dalle finestre dell’edificio, occupando per intero la facciata del Liceo.
Metallurgic Sounds di Enzo Umbaca - concerto ascoltabile e visibile in mostra - è uno dei progetti realizzati nell’ambito del LAP, un programma curato da a.titolo e Rebecca De Marchi, finalizzato alla realizzazione di progetti di arte pubblica con il coinvolgimento diretto delle amministrazioni comunali. Promosso dalla Provincia di Torino nell’ambito dell’iniziativa Eco e Narciso, nata nel 2003 per innescare il confronto tra cultura materiale e discipline artistiche, il LAP è stato proposto in quattro Comuni della Provincia di Torino come un campo aperto di sperimentazione e di relazione tra arte contemporanea e territorio, facendo leva su una progettualità autonoma delle stesse amministrazioni, che ha trovato ulteriore valorizzazione nella forma della co-produzione come messa in campo di economie, risorse e conoscenze diverse.

Il progetto di Enzo Umbaca è stato ideato a Forno Canavese, un piccolo comune soprannominato “la piccola Ruhr” per la sua tradizione storica legata all’attività siderurgica. A partire da una condizione di inquinamento acustico lamentata dai cittadini, l’artista ha deciso di tradurre quella che definisce l’identità o “anima sonora” del paese in una melodia, una sorta di “inno” condiviso che dalle dissonanze potesse configurare un’armonia collettiva. Con il coinvolgimento degli abitanti l’artista ha registrato questi e altri rumori nel territorio, affidando poi a due musicisti, Cesare Malfatti e Igor Sciavolino, la loro trascrizione in partitura musicale e alla banda del paese la sua esecuzione in un evento live svoltosi all’interno di una fabbrica.

Inaugurazione 13 marzo ore 18

CRAC
Via XI Febbraio, 80 - Cremona
orari: da lun a ven ore 10-16. sab ore 10-13 e su app.
festivi chiuso

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Stefano Boccalini
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