Luca Bidoli
Arianna Canossa
Johan Friso
Tamara Repetto
Roberto Vacis
Dafne Boggeri
Rita Casdia
Sabina Grasso
Luca Christian Mander
Christian Rainer
Elisa Strinna
Carolina Lio
Francesca di Nardo
La stagione si apre con 5 mostre personali e 6 opere di videoarte. Luca Bidoli propone una riflessione sull'antropocentrismo dell'uomo, Arianna Canossa realizza un itinerario di installazioni site specific multi media, le sculture in dimensioni reali di Johan Friso tracciano una riflessione sul tema dello sfruttamento e della schiavitu', installazioni di Tamara Repetto interagiscono con il pubblico tramite sensori, valori antichi e contemporanei nelle fotografie di Roberto Vacis. Durante la serata 'To find a video', proiezione dei lavori di 6 artisti selezionati dall'archivio di Art Hub, osservatorio permanente sulla scena creativa contemporanea.
Il Castello di Rivara Centro d'Arte Contemporanea apre la stagione espositiva 2010
con una serie di personali a cura di Carolina Lio che si svolgeranno in maniera
autonoma all'interno delle varie parti del castello.
Le mostre personali che saranno inaugurate e che resteranno visitabili fino al 18
Aprile, sono:
LUCA BIDOLI – EVERYONE WILL BE EATEN: Una riflessione sull'antropocentrismo
dell'uomo che spesse volte dimentica di essere una parte biologica e vulnerabile
della natura e si pone arbitrariamente e illusoriamente al di sopra delle sue
leggi. In Everyone will be eaten, però, una ritrovata consapevolezza forzata lo
spinge a cadere giù dal suo empireo e a precipitare nel vuoto, riprendendo il suo
posto all'interno della catena alimentare e abbandonando delle solo transitorie
posizioni di superiorità.
ARIANNA CAROSSA – SOUND OF MY SOUL: Un itinerario di installazioni site specific e
multi media che si apre con una composizione video di sedute psicanalitiche della
stessa artista, la cui traccia audio accompagna un itineraio di diversi oggetti
presi dalla vita quotidiana sono riprodotti in tre versioni (l'oggetto fotografato,
l'oggetto reale e un simulacro), ponendo un quesito sull'autenticità. La soluzione
trovata è un'ultima opera dal sapore mistico: un gioco di specchi e di luce che dà
una percezione dell'infinito.
JOHAN FRISO – I HOPE SO: Sculture in dimensioni reali tracciano una riflessione sul
tema dello sfruttamento e della schiavitù dei giorni d'oggi, da quella di origine
lavorativa ai fenomeni legati agli integralismi religiosi, cercando una nuova presa
di consapevolezza che derivi soprattutto dall'informazione e dall'importanza della
comunicazione globale. La narratività della mostra riprende miti storici e bibblici,
dall'allegoria sulle vacche grasse, alla storia di Mosè e della liberazione del
popolo ebreo schiavo in Egitto.
TAMARA REPETTO – SOAP OPERA: Le installazioni in mostra entrano direttamente in
interazione con il pubblico tramite dei sensori. Ricreano il meccanismo
dell'inconscio e dell'onirico attraverso il simbolo del letto e a seconda del numero
e della posizione dei visitatori cambiano tipo e intensità di impulsi audio e
luminosi, ricreando i meccanismi di interazione tra la sfera intima e quella
sociale. Meccanismi non sempre controllabili, come nel video in cui l'artista
distrugge gli oggetti attorno a sè riducendoli in frammenti.
ROBERTO VACIS - BLACK PERCEPTION: Nelle sue due ultime serie fotografiche, Deux
Shibari e Fetish Ikebana, Oriente e Occidente, valori antichi e contemporanei, si
mescolano alla ricerca di nuovi equilibri e orizzonti. La crocifissione e il bondage
vengono paragonati in una dinamica che accomuna sofferenza e desiderio, estasi
religiosa e piacere sessuale. Mentre l'arte giapponese di disporre i fiori e
l'abbigliamento fetish vengono visti sulla linea di continuità dell'evoluzione della
bellezza e della filosofia del benessere.
Si ringraziano per la collaborazione, nell'ordine: YvonneArtecontemporanea,
ArsPrima, AngelArt Gallery, Cavana Arte Contemporanea, Provincia Autonoma di Trento,
freeUnDO.
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TO FIND A VIDEO
selezione di video arte dal progetto Art Hub
a cura di Francesca di Nardo e Carolina Lio
Giovedì 18 Marzo dalle ore 18.30 il Castello di Rivara Centro d'Arte Contemporanea apre la stagione espositiva 2010 con una serie di personali che si svolgeranno in maniera autonoma all'interno delle varie parti del Castello e con una serata di videoarte a cura di Francesca di Nardo e Carolina Lio, To find a video: Selezione di video arte dal progetto Art Hub. Durante la serata saranno proiettati in loop all'ingresso del Castello di Rivara, sei video di altrettanti arstisti attivi a livello internazionale: Dafne Boggeri, Rita Casdia, Sabina Grasso, Luca Christian Mander, Christian Rainer ed Elisa Strinna.
Sottile filo conduttore che unisce il lavoro di tutti è quello del cercare come azione fine a se stessa. Così Dafne Boggeri si autoperquisisce alla ricerca di qualcosa che non ci spiega e che non ritrova, mentre un attore chiamato a interpretare un critico/gallerista filmato da Sabina Grasso ci urla in modo teatrale l'importanza della ricerca di un senso nell'arte contemporanea. Rita Casdia identifica nel sesso uno strumento illusorio di massa verso la ricerca della felicità. Christian Rainer costruisce scenari fantastici ed enigmatici, costruiti come un rebus in cui la soluzione è proprio il senso del mistero e dell'irrisolto, in un senso di sospensione che Elisa Strinna esaspera: spicca un salto come per allargare il proprio orizzonte visivo, guardare un po' più in là, cercare oltre con lo sguardo, ma invece di tornare a terra, si blocca a mezz'aria. Luca Christian Mander, infine, sfrutta nel buio un normale fornello da cucina per ricreare il simbolo dell'eclissi, scavando nella realtà quotidiana per trovare nuovi sensi di meraviglia.
Tutti i video sono scelti dall'archivio di Art Hub (http://arthub.it) osservatorio permanente sulla scena creativa italiana, realizzato da freeUnDo con la collaborazione di Eccom e con il contributo di Fondazione Cariplo.
Immagine: Elisa Strinna, Sospensione, 2006
INAUGURAZIONE: Giovedì 18 Marzo dalle ore 18.30
Castello di Rivara Centro d'Arte Contemporanea
piazza Sillano 2, 10080 Rivara (TO).
Orari: da Venerdì a Domenica dalle ore 09.30 alle 18.30 e su appuntamento.
Ingresso gratuito