Entrando, il microfono accompagna la stupendamente rumorosa porta del PAC mentre chiude, ma già prima dell'ultimo lamento delle cerniere
ci troviamo immersi in un mondo di suoni e di colori che sembra un enorme seduttivo spot.
Il prodotto reclamato? Il coniglio viola,
naturalmente. Qui ideologia e impegno sono un morbo che affligge gli altri, un fastidioso fardello dal quale sbarazzarsi in fretta. Al
diavolo lo sguardo critico, sguazziamo allegramente nello sterminato mare dei segni mediatici, anche quelli più "trash". Tutto è
tecnicamente perfetto, prodotto e installato con grande precisione e grande dispiego di mezzi. Ottime casse trasmettono ritornelli
strafamiliari.
Con buona pace di Deleuze, il ritornello è la parte della canzone che ti si appiccica in testa senza nessuna pietà. E
quando esci, continua a ronzarti nei neurotrasmettitori. Coniglio, coniglio, coniglio...
Info sulla mostra
ConiglioViola. Sono un pirata / Sono un signore