29/11/2010
Il sonno della ragione genera suoni?
Steve Piccolo e Gak Sato. Tratto dalla "Club21 Sound Art Collection", Londra, ottobre 2010
The Turchin Tapes
scarica: mp3
registrato il 14/10/2010 durata 01'23''
Un museo d'arte mod/contemp, un'amena cittadina universitaria negli Stati Uniti. Durante una mostra sull'arte che tenta di raffigurare il suono, una piccola stanza appartata, una bella tenda di velluto sulla porta, sul tavolo due registratori portatili
a cassetta, roba da modernariato, muniti di cassette nuove.
Un foglio appeso invita i visitatori a scegliere tra due atteggiamenti, "ordine e disordine", e a registrarsi liberamente. Magari lasciando commenti, consigli, espressioni vocali o verbali di reazioni emotive o intellettive alla mostra.
Ogni sera per una settimana gli artisti hanno archiviato le registrazioni raccolte durante il giorno. Erano sempre incredibilmente chiassose, infantili, rumorose, a volte volgari, quasi pornografiche.
Eppure i visitatori del museo sembravano persone a modo, più che decorose, meditabonde e concentrate nella quieta fruizione dei prodotti estetici esposti. Invece, lontano da guardie, telecamere e altre persone, un inferno di versi, quasi come i graffiti nel bagno di un locale notturno, una colonna sonora alla Paul McCarthy.
La data di registrazione è quella del montaggio fatto a Londra, non delle cassette originali
Un foglio appeso invita i visitatori a scegliere tra due atteggiamenti, "ordine e disordine", e a registrarsi liberamente. Magari lasciando commenti, consigli, espressioni vocali o verbali di reazioni emotive o intellettive alla mostra.
Ogni sera per una settimana gli artisti hanno archiviato le registrazioni raccolte durante il giorno. Erano sempre incredibilmente chiassose, infantili, rumorose, a volte volgari, quasi pornografiche.
Eppure i visitatori del museo sembravano persone a modo, più che decorose, meditabonde e concentrate nella quieta fruizione dei prodotti estetici esposti. Invece, lontano da guardie, telecamere e altre persone, un inferno di versi, quasi come i graffiti nel bagno di un locale notturno, una colonna sonora alla Paul McCarthy.
La data di registrazione è quella del montaggio fatto a Londra, non delle cassette originali
