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Next Mag (2008-2009) Anno 1 Numero 4 settembre-ottobre 2008



David Field

Francesca Casalino

Intervista



for Creative People


NextMag4settembre -ottobre 2008
Il sommario di questo numero è dedicato a Gary Taxali, uno degli artisti scelti nelnumero sei di FEFÈ visual magazine, dal titolo: “Se non giochi non te ne vai”. 25 artisti e un bambino interpretano una frase del film “Confessioni di una mente pericolosa”di George Clooney.

x6 – L’artista di copertina è David Field di Francesca Casalino

x16 - Save the date

x20 - Economia Mutante

x22 - La serendipity dell’economia di Paolo Alessandrini

x28 - When a brand found the art di Oriana Rizzuto

x29 - Costruttori di aura di Sara Puliani

x32 - Reverse product placement di Massimiliano Caldarini

x34 - Guest - Può la creatività salvare la (la piccola e media impresa?)

x37 - Essere artista è una lavoro di Switch

x38 - Operazione flagship

x43 - Temporary living, temporary shopping di Serena Salvucci

x46 - Nubas: nu barbarians & nu buisnass
di Paulo Lucas Von Vacano

x48 – Creatività mutante

x50 – Guest - Relazioni pericolose

x54 – Guest - Professione project manager di Alberto Serafin

x56 – The rabbit strategy di Barbara Oizmud e Sofia Gusman

x66 – I creativi si muovono in branco di Simona Morucci

x68 – Quando il creativo serve all’azienda
di Grazia Convertino

x70 – Italy made Asian di Arianna Pasquale

x72 – La sostenibile leggerezza dell’essere
di Ivana Mottola

x73 – Huntingtrip di Dixi Romano e Vittorio Visciano

x76 – Le charme indiscrete di Vittorio Visciano

x86 – Young blood

x87 – Tarocchi d’artista

x90 – And the visual plays

x91 – Modart creative action creation active
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Oggi fotografo di professione e per passione, ha scoperto la sua strada fin da piccolo.
“Ho iniziato a creare immagini dal momento in cui ho impugnato la matita per la prima volta…A scuola ero mediocre, ma l’unica cosa che mi ha sempre fatto distinguere dagli altri era la mia creatività”.

Nonostante abbia scelto l’indirizzo illustrazione alla scuola d’arte, fin da subito capisce che la fotografia è la sua vocazione:
"come illustratore cercavo sempre di rappresentare concetti astratti attraverso un foto-realismo, è stato semplice capire che dovevo sostituire il pennello con la macchina fotografica”,

così dopo la scuola…

Ci puoi raccontare come hai iniziato a fotografare e come svolgi la tua attività di fotografo?
Dopo la scuola, pensavo, nella mia ingenuità, di poter immediatamente vivere di fotografia, ma mi sono immediatamente disilluso appena mi sono trasferito a New York. Ho iniziato a lavorare per altri fotografi, ma non ho mai smesso di continuare a scattare per conto mio. Ogni lavoro che ho fatto è stata un’esperienza per il mio lavoro personale. Per mesi ho risparmiato soldi fin quando ho potuto realizzare uno scatto tutto mio. Ogni scatto mi è costato fino all’ultimo penny risparmiato, ma nel giro di pochi mesi, ne sono stato ripagato. Ho iniziato a partecipare a concorsi e, con mia meraviglia, a vincere ogni volta. Sono così riuscito pian piano a farmi un nome. Nel giro di due anni,sono riuscito a stringere un accordo con uno dei migliori agenti fotografici del Paese. Lei mi ha aiutato molto nelle strategie di business e nel promuovere le mie fotografie. Ho quindi finalmente iniziato a guadagnarci qualcosa, e oggi scatto per campagne internazionali e per alcune delle più grandi compagnie nel mondo.

Come definiresti tu il tuo stile?
Misterioso. Sinistro. Meraviglioso. Romantico. Insolito.

“Misterioso.Sinistro.Meraviglioso.Romantico.Insolito” Cinque aggettivi con cui il giovanefotografo di New York definisce il suo stile. Odia il mondo della moda e vince premi internazionali: ecco un’altra promessa della fotografia d’autore, ancora poco conosciuta in Italia, da scoprire nelle nostre pagine.


Il titolo di questa serie è“Ritratti di incertezza”. Ogni personaggio proviene da una vita diversa, ma tutti sono accomunati da uno stesso stato di ansia.7 Da cosa trai ispirazione?

Molta della mia ispirazione deriva dalla musica. Credo che la musica sia la più pura ed espressiva delle forme d’arti. Oltrepassa qualsiasi cosa sia visuale e permette a chi la ascolta di aprire molte porte nel suo inconscio. Quando progetto dei nuovi lavori, ascolto alcuni brani per farmi venire le idee. Ho l’abitudine di ascoltare le colonne sonore di film che ancora non ho visto. Questo mi porta a fare dei viaggi mentali, in cui mi immagino una storia e visualizzo la musica in immagini. Alcune delle mie colonne sonore preferite sono Il labirinto del fauno, The Exorcism of Emily Rose, L’albero della vita e, recentemente, Il cavaliere oscuro. Durante uno scatto, se voglio che la modella interpreti un certo sentimento, ho scoperto che è meglio trovare una colonna sonora adatta e poi giocarci su. Le parole possono fare qualcosa, ma la musica ha il potere di trasportare qualsiasi persona in qualsiasi posto ed in qualsiasi tempo.

Quali sono i fotografi che stimi?
Uno dei miei fotografi preferiti è il fotografo spagnolo Eugenio Recuenco. Oltre ad avere un vero occhio da pittore, ha un’incredibile mente creativa. Altri fotografi a cui mi sono ispirato sono Erwin Olaf, Gregory Crewdson e Gottfried Helnwein. Ognuno di loro incarna il talento del pittore, ma lo
applica nella vita reale, cosa secondo me di maggiore effetto.8

Cosa pensi della fotografia d’autore?
L’arte è dove tu la vedi. Nel momento in cui tu decidi interpretare un’idea in un tuo modo personale, tu hai fatto arte. Marcel Duchamp lo ha dimostrato mettendo un orinatoio in una galleria.

…della fotografia di moda?
Personalmente, disprezzo il mondo della moda. Soprattutto per le persone che ci sono coinvolte. Ironicamente, molte persone mi considerano un fotografo di moda. Mi piace il gioco di squadra della fotografia di moda: può essere molto divertente, ma è coinvolta troppa politica, quindi può diventare molto difficile.

Da dove bisogna partire quando si crea una foto d’autore?
Il mio approccio alla fotografia si basa tutto sulla nozione “creare un’immagine VS scattare un’immagine”. Al contrario del metodo di Cartier-Bresson di catturare un “momento decisivo”, le mie fotografie sono di solito per l’80% pensate prima che prenda in mano la macchina fotografica. Come un pittore, ogni idea inizia da uno schizzo. Quando stai progettando una grande produzione con dei costi che vanno oltre diecimila dollari, devi per forza avere un’idea solida prima di iniziare a scattare.

Le tue fotografie sembrano confondere realtà e finzione.
Come riesci a raggiungere questo risultato?

L’immaginazione umana non ha limiti rispetto a cosa sia fisicamente possibile nella realtà. Quindi, quando creo una 9 fotografia, stacco dal mondo reale e mi focalizzo sulle idee nelle mia testa.

L’utilizzo delle luci fredde è per raccontare un istante senza tempo?
Ogni artista preferisce un certo tipo di colori. A volte utilizzo colori freddi per favorire una certa atmosfera nella foto.
Qualsiasi colore usi, sono sempre molto cauto, preferisco i colori in piccole dosi. I miei colori preferiti sono i quelli neutri come il marrone ed il grigio. Sono affascinato da tutte le loro possibili variazioni e gradazioni. Non sopporto la fotografia con i colori troppo accesi.

Alcune fotografie comunicano un’atmosfera apocalittica.
Qual è la tua visione del mondo?

Forse sono i giornali e la tv americana che hanno influenzato la mia visione del mondo.
Le tre fotografie con gli uomini in cravatta sembrano rappresentare tre persone che svolgono differenti lavori nella loro vita.

Qual è il loro significato?
Il titolo di questa serie è “Ritratti di incertezza”. Ogni personaggio
proviene da una vita diversa, ma tutti sono accomunati da uno stesso stato di ansia. Si trovano ad un grande incrocio nella loro vita, dove il domani potrebbe essere estremamente positivo o estremamente negativo. Le nuvole nel cielo rappresentano questo sentimento, il non sapere. Il tempo è in un momento di cambiamento…può diventare molto bello o molto brutto.
È l’osservatore a decidere se le nuvole si trasformeranno in temporale o si disperderanno in una giornata di sole. Credo che queste immagini riassumano il conflitto interiore con cui gli americani hanno a che fare oggi.

In una delle tue serie, il colore sembra plasmare la persona. Cosa rappresenta?
La serie a cui ti riferisci si chiama “Piacere della carne”. Questa
serie è carica di energia sessuale e di una libidinosa brama di vita. Rappresenta una forma celebrale di sensualità. Queste immagini personificano il mistero,la lussuria, l’amore e l’euforia.
Senza queste emozioni noi non siamo niente…semplicemente residui di esseri umani.
Nella storia, molte religioni hanno associato “la carne” al corpo umano e ai suoi desideri fisici, in contrasto con la mente e lo spirito.
Il perseguire la materia piuttosto che lo spirito era considerato peccaminoso.
“Piacere della carne” contraddice questo, trasponendo i valori materiali della bellezza su un piano spirituale. La mia intenzione non è definire la bellezza, quanto rappresentare i sentimenti che ne derivano dalla sua esperienza. Le essenziali forme del mannequin sono senza vita e statiche,ma si animano attraverso una forza organica che si “versa” sopra di loro.

Progetti futuri?
Ci sono un paio di progetti su cui sto attualmente lavorando, ma devono rimanere un segreto per ora…

Come definiresti tu il tuo stile?
Misterioso. Sinistro. Meraviglioso.Romantico. Insolito.
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