Galleria Rubin
Milano
via Bonvesin de la Riva, 5
02 36561080 FAX 02 36561075
WEB
Luca Scacchetti e Paolo Picozza
dal 17/3/2010 al 23/4/2010
mar-sab 14.30-19.30, e su appuntamento

Segnalato da

Studio di Architettura Luca Scacchetti




 
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17/3/2010

Luca Scacchetti e Paolo Picozza

Galleria Rubin, Milano

'Carte' e' una selezione di opere con soggetti architettonici realizzati da Paolo Picozza. Nella Project Room, 20 opere di Luca Scacchetti che mescolano lo studio architettonico con la liberta' espressiva dell'acquerello.


comunicato stampa

Acquerelli - Luca Scacchetti

Luca Scacchetti è un architetto milanese che lavora sul progetto fissando le proprie idee attraverso una strada oggi inusuale e in qualche modo antica: quella del disegno manuale. Nella Project Room di Galleria Rubin saranno esposte una ventina di opere che mescolano lo studio architettonico con la libertà espressiva della macchia di acqua e colore. La mostra mette in evidenza come per Scacchetti il disegno sia luogo ove si depositano e maturano i caratteri stessi di progetti e realizzazioni future. < Il disegno, questo tipo di disegno, diviene la diretta traduzione di un pensiero, di una architettura generale, immaginata, pro-gettata. E spesso il pensiero è aiutato, sottolineato, reso magico da un incidente, da un imprecisione, da una macchia, da una sbavatura, dalla non prevedibilità totale del segno.>. (L. Scacchetti)

Luca Scacchetti Nato a Milano nel 1952, città in cui vive e lavora. Nel 1975 si laurea alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Nel 1978 fonda lo Studio di Architettura Luca Scacchetti che si avvale della collaborazione di architetti, urbanisti, storici, strutturisti e designer. Dopo la laurea svolge attività didattica in sedi istituzionali milanesi quali il Politecnico, lo IED - Istituto Europeo di Design e l'Accademia delle Belle Arti di Brera. Dal 1990 al 1995 è direttore del Dipartimento di Architettura dello IED -. Scrive saggi e articoli riguardanti la storia dell'architettura, la metodologia della progettazione architettonica e i rapporti tra questa e il design industriale. Ha partecipato a numerosi convegni e conferenze in Italia, Europa, Medio Oriente, Est Asiatico e Stati Uniti. Progetta e realizza opere in Italia e in altri paesi, come Giappone, Spagna, Grecia, Cina, Kazakistan, Russia, variando i propri temi dalla scala urbana, agli edifici pubblici e privati, agli alberghi, alle ristrutturazioni di edifici e di interni. Si occupa inoltre di design, collaborando con importanti aziende italiane ed europee nel campo del mobile, dell’illuminazione e dell’oggettistica.

Oltre a riviste nazionali ed estere, cinque monografie documentano il suo lavoro:
Francesco Moschini, Luca Scacchetti – forme oggetti architetture 1975/1985, ed. Kappa, Roma 1986; Vanni Pasca, Walking in different ways, ed. Tecno, Roma 1990; AA.VV., Luca Scacchetti – architetture, con saggi a cura di E. Ambasz, R. Bofill, A. Cantafora, G. Motta, F. Moschini e P. Portoghesi, ed. Idea Books, Milano 1991; Luca Scacchetti – disegni 1983/2002 con saggi di P. Portoghesi e M. Brusatin, ed. Federico Motta, Milano, 2002; Alfabeto. 82 progetti di design di Luca Scacchetti con saggi di F. Burkardt, M. Byars, A. Colonnetti e V. Pasca, Editrice Compositori, Bologna, 2006; Vive e lavora a Milano.

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Carte - Paolo Picozza

Per la prima volta una mostra dedicata interamente ai lavori su carta di Paolo Picozza. Una selezione di opere di piccole e medie dimensioni con soggetti architettonici. Clou della mostra è il dipinto di 2,30 x 4,10 metri composto da un patchwork di carte di manifesti stradali dipinto a smalto, bitume e tempera. Paolo Picozza impiega spesso il bitume nelle sue tele, è un tratto distintivo della sua pittura. Un inchiostro anonimo nel paesaggio urbano che ormai nessuno nota più e che accomuna le città del mondo. La pittura di Picozza elabora e rilegge il paesaggio cittadino come un infinito collage di luoghi abbandonati, residui di una passata economia industriale: aree fabbricabili in abbandono, terre di nessuno e periferie vuote che Goffredo Fofi ha definito come <[...] lo scenario della nostra assenza e della nostra incapacità di intervenire a ripristinare il bello e l’umano [...]>.

In mostra carte di piccole dimensioni, disposte in sequenza, come una pellicola che si sbobina. Lavori ad olio realizzati con pennellate di colore nero nette ed essenziali, che richiamano la gestualità dell'espressionismo astratto di Franz Kline o le xilografie anni Ottanta di Anselm Kiefer.
. A. Bonito Oliva

Le architetture disegnate con tratti decisi si delineano anche nelle carte di medio formato eseguite con olio, bitume, acrilico e interventi di biacca. . M. Tonelli

Le carte hanno il pregio di rivelare aspetti meno noti/conosciuti della ricerca pittorica di un artista. La pittura su carta offre una prospettiva ulteriore sull’aspetto progettuale che sta alla base dell’elaborazione pittorica. Il dipinto su carta ha l’immediatezza di uno studio ed è l’idea
in fase embrionale.

Inaugurazione: giovedì 18 marzo 2010, ore 19.00

Galleria Rubin
via Bonvesin de la Riva 5, Milano
mart-sab 14.30 - 19.30 e su appuntamento
Ingresso libero

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