Scriptorium. Libri preziosi, Parole nascoste. Gli artisti interpretano in chiave contemporanea la parola scritta, tramandata nei secoli su rotoli e poi sui libri. Una mostra inedita che intende proporre il piacere della lettura e l'importanza della parola scritta.
a cura di Raimonda Z. Bongiovanni
Due giovani talenti a confronto: Dino Buffagni e Antonio Marino che propongono opere dalla forte teatralità, in un susseguirsi incalzante di colori, immagini e citazioni contrastanti: colori freddi e corpi eterei, colori caldi e vibrante fisicità dal sapore classico; e ancora drappi rossi su fondi dorati o neri a contrasto con azzurri plumbei e grigi nivei.
Buffagni e Marino interpretano in chiave contemporanea la parola, quella scritta, tramandata nei secoli su rotoli – gli antichi volumina – e poi sui libri. Scriptorium è una mostra inedita, con opere realizzate appositamente, che intende proporre attraverso modalità originali il piacere della lettura e l’importanza della parola scritta, il libro come caposaldo della cultura, delle nostri origini, del nostro vivere contemporaneo, del nostro futuro.
Lo Scriptorium è fonte di ispirazione per i due artisti, il luogo di lavoro e studio che fu degli amanuensi, dove avvenivano le fasi di creazione del libro dalla preparazione della pergamena, la sua preparazione alla scrittura, la copia dei testi fino alla parte pittorica che prevedeva la decorazione del manoscritto. Massima era la dedizione al lavoro e grande la tensione verso la spiritualità, l'abbellimento delle lettere che costruivano le parole scritte divenivano un valore assoluto in quanto la parola era il Verbo di Cristo e dunque rispettata.
Per secoli i dipinti contenuti negli antichi codici rivestirono un ruolo importantissimo negli ambienti artistici. Lo Scriptorium svolse un’azione culturale fondamentale per il nostro sapere sia per l'azione di salvaguardia sull'antica cultura latina sia perché si costituirono ambiti di pensiero nuovo e lo sviluppo di nuova cultura.
Con questa mostra Raimonda Z.Bongiovanni, la giovane curatrice, raccoglie questa preziosa tradizione culturale e trasforma la sua galleria in uno Scriptorium.
Le opere di Dino Buffagni, sono veri e propri libri-scultura, sulle cui pagine si svolgono storie oniriche che colpiscono lo spettatore in un forte rapporto empatico, si instaura un vero e proprio dialogo tra le pagine dei suoi libri e personaggi che si librano in piccoli cieli di case silenziose e serene, in luoghi immoti e remoti, storie che infondono grande tranquillità.
D’altro canto nei quadri di Antonio Marino si coglie un profondo dialogo tra la ricchezza iconografica della storia dell’arte e alcuni caratteri della società moderna. Soggetti raffigurati come veri e propri attori che richiama l’attenzione del loro pubblico. Un copione interpretato non solo da gesti, posture, mimiche facciali e dalla composizione strutturale del lavoro nel suo complesso: le parole sono sovente rintracciabili tra le pieghe dei panneggi, lungo i volumi dell’anatomia o sugli sfondi.
E infine, proprio Marino ci propone un’opera tutta da toccare, per scoprirla veramente e intimamente. Sul fondo dorato sono incinse in braille le parole di una malinconica e romantica poesia, parole tattili che non si vedono se non attraverso una luce di scorcio, la scrittura braille emerge dalle trame della tela come una texture.
Pittura e letteratura si contaminano così reciprocamente divertendosi ad avvalorare o sovvertire significati apparentemente scontati.
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Inaugurazione Sabato 20 Marzo 18.00
Bongiovanni Gallerie
Via Rizzoli 36, Bologna
tutti i giorni 10.00 -13.00 / 16.30 - 19.30; domenica/lunedì mattina chiuso
Ingresso libero