100.000 filters, e' un'installazione fotografica che pone l'accento sul fenomeno della progressiva perdita di una visione incontaminata del cielo da parte dell'uomo. Questi temi sono sviluppati attraverso una serie di fotografie di grande formato sospese come un grande tetto sulla testa degli spettatori. A cura di Silvia Ferrari.
a cura di Silvia Ferrari
100.000 filters di Giovanni Lami è un'installazione fotografica che pone l'accento sul fenomeno della
progressiva perdita di una visione incontaminata del cielo da parte
dell'uomo: l'immagine pura e primitiva della volta celeste si sta
riducendo e offuscando a causa dell'inquinamento luminoso delle nostre
città e insieme ad essa anche la relazione profonda dell'uomo con l'idea
di assoluto, quella tensione verso l'infinito che è parte della nostra
stessa identità e ne mette in dubbio la centralità dell'universo.
Questi temi sono sviluppati attraverso una serie di fotografie di grande
formato sospese come un grande tetto sulla testa degli spettatori, con
l'immagine visibile soltanto dal lato opposto al loro passaggio; la
visione delle fotografie è infatti consentita soltanto dalla balconata
superiore rispetto al tetto, un espediente che dovrebbe indurre alla
presa di coscienza di come la percezione del cielo notturno sia ormai un
fenomeno distante dall'uomo e necessiti di un artificio per ritrovarne
la purezza.
Visioni del cielo notturno contaminato dalle luci artificiali, immagini
di cieli osservati da planetari, la presenza umana che funge da anonimo
osservatore, paesaggi urbani illuminati da lampioni, come contrappunto
al cielo stellato: nelle fotografie del giovane autore romagnolo, in cui
è chiara la matrice paesaggistica del suo lavoro, la relazione tra
natura e artificio si esprime in un progetto di grande intensità
poetica, capace di far trasparire una presa di posizione anche critica.
Il progetto è accompagnato da una brochure di mostra con testo critico
di Silvia Ferrari e immagini a colori.
Giovanni Lami (Ravenna, 1978) consegue la laurea in Scienze e
Tecnologie Alimentari all'ateneo di Bologna, frequenta il corso di
fotografia di Guido Guidi all'Accademia di Belle Arti di Ravenna e il
corso di fotografia presso l'istituto Europeo di Design (IED) di Roma.
Come fotografo si ispira ai primi grandi paesaggisti e ritrattisti
americani, riletti in chiave contemporanea, con uno spiccato interesse
per il rapporto tra le persone e il loro contesto. Dal 2003 utilizza
esclusivamente fotocamere di grande formato ottenendo immagini di
particolare intensità introspettiva.
Fra le principali mostre personali si ricordano /I/O/ (Installazione
fotografica, Ravenna 2003), /Il Sonno dei Nuclei/ (Ravenna, 2004), e
/Sources/ (FotoGrafia Festival, Roma 2007); tra le collettive
/NoBorder4/ (Ravenna 2004), /f:8/ (Matino 2005), /RAM VI/ (Ravenna 2007).
Vincitore del premio /RAM 2006/ nella sezione fotografia, nel 2007
presenta /Ravenna: Phisiology/ e nel 2008 /La Macchina Del Porto/.
Sempre nel 2008 conclude su commissione /The Skyes Of Lalibela/,
documentazione video-fotografica dei lavori di rinnovamento di un antico
sito etiope.
Nel 2008 vince il premio Arteleku (San Sebastian, Spagna) per il miglior
work in progress; è selezionato come unico artista italiano per
partecipare al V° Festival Internazionale di Fotografia Chobi Mela a
Dacca (Bangladesh). Nello stesso anno inizia la collaborazione con il
marchio Dead Meat per la realizzazione delle campagne fotografiche. Nel
2009 è selezionato per una residenza artistica a Kristiansand
(Norvegia), dove sviluppa un progetto specifico e tiene una lezione
sulla fotografia di grande formato. Sempre nel 2009 inizia la
collaborazione con l'agenzia fotografica OnOff di Roma.
E' inoltre disponibile presso il bookshop di Palazzo Santa Margherita
il catalogo Area Progetto 2005/2008. Giovani Artisti alla Galleria
Civica di Modena che presenta il lavoro dei diciotto giovani artisti
modenesi protagonisti, fra il 2005 e il 2008, dell'iniziativa.
Invitati a presentare progetti pensati appositamente per la zona di
accesso di Palazzo Santa Margherita, gli artisti si sono misurati con lo
spazio architettonico, sperimentando linguaggi, tecniche e
orchestrazioni spaziali diverse. In catalogo circa 160 pagine a colori,
testi critici sui singoli artisti e ampie sezioni dedicate con le
immagini relative ai progetti.
Il volume è in vendita a € 10,00.
Giovani d'arte
Settore Cultura, Comune di Modena
via Galaverna 8, Modena
tel. 059.2032604
http://www.comune.modena.it/gioarte
Inaugurazione sabato 20 marzo 2010, ore 18,30
Galleria Civica di Modena Palazzo Santa Margherita
corso Canalgrande 103, Modena
fino al 4 maggio 2010: dal martedì al venerdì 10.30-13.00 e 15.00-18.00. Sabato, domenica e festivi 10.30-18.00
a partire dal 5 maggio 2010: mercoledì-venerdì 10.30-13.00 e 16,00-19.30 Sabato domenica e festivi 10.30-19.30
Ingresso gratuito