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22/3/2010

Bernhard Mayr

Galleria Foto-Forum (vecchia sede), Bolzano

Le foto del ciclo Fleeting sono state scattate a Sydney (Australia), una città che difficilmente si riesce a contemplare con sguardo spontaneo e non prevenuto. Questa metropoli, infatti, sembra voler ricordare costantemente all’osservatore la propria identità, subissandolo di tutte quegli scorci di cui straripano i cataloghi turistici di tutto il mondo. È un po’ come se Sydney volesse imporre un monopolio sul modo di contemplarla assunto dai suoi visitatori, e la fama che la precede, in effetti, preclude quasi sempre lo sguardo ai suoi lati più nascosti e meno sbandierati.

Con questi scatti, invece, l’autore ha cercato di non riproporre in modo più o meno pedissequo il volto noto e ritrito di questa città, ma semmai di soffermarsi sulle attività che si consumano al suo interno, ripensandole e misurandole sui loro effetti quotidiani. Lasciando da parte il guscio architettonico accattivante del grande agglomerato, il fotografo ha preferito quindi far risaltare il tipo di metropoli che fa gravitare i propri abitanti intorno all’eco di tutti i suoi stimoli e segnali, costringendo ciascuno a trovare una propria collocazione in quel rincorrersi di acciaio e cemento.

Ecco quindi riemergere una serie di immagini nascoste che l’occhio naturale quasi mai riuscirebbe a cogliere, immagini che esprimono quelle gioie segrete ed effimere della quotidianità e che si possono afferrare solo a piccoli passi, con la dovuta ma inconsueta lentezza.

Osservando queste opere, ci sovviene il protagonista di Moon Palace di Paul Auster, costretto a descrivere tutti i particolari della metropoli americana all’amico Effing, cieco e inchiodato in una sedia a rotelle. Parlando dei propri sforzi nel rendere fedelmente ed efficacemente le cose che vedeva, racconta al lettore l’eterna difficoltà di riconquistare nelle nostre osservazioni una prospettiva spontanea e scevra di ogni pregiudizio.

Probabilmente, l’unico modo di riuscirci è di usare una macchina fotografica, assai più capace del nostro occhio di riportare su un unico piano le varie profondità di ciò che gli oggetti ci raccontano, fondendo quindi fra loro il primo piano, lo sfondo e quel febbrile rincorrersi d’azioni che occupa il piano intermedio. È uno stratagemma efficace per bonificare questa palude fatta di movimenti incontrollabili, di luci e di dintorni fugaci, consentendoci in questo modo di osservare un momento febbrile ed inquieto in un’immagine ferma e tranquilla.

La mostra è accompagnata dalla pubblicazione fliehend fleeting 29,5 x 24 cm, 138 pp, stampata su arctic the volume, 68 immagini in b/n, Paul Auster, Hugo Hamilton und Edmond Jabés. isbn 3-200-00537-8, eur 44,-

Bernhard Mayr, classe 1976, vive e lavora a Graz (A). Dopo la laurea in lingue e una borsa di studio alla Maquarie University di Sydney, ha pubblicato in autoedizione le opere fliehend/fleeting, strandgut e manincor. Ha ottenuto premi al concorso artistico della RLB di Innsbruck nel 2006, al Fotobuchpreis in Germania, al concorso die Macht der Sprache del Goethe Institut di Dresda, al consorso Schönstes Buch Österreichs, nella categoria best international photography books al concorso Photo España di Madrid. Ha al suo attivo mostre individuali e collettive ospitate da gallerie internazioni come la Akademie der Künste di Berlino, la Kunstbrücke di Innsbruck e la galleria RBK di Wörgl. Ha anche partecipato alla mostra regionale dell’Austria superiore nella collegiata di Schierbach. È docente alla Schule für künstlerische Photographie di Vienna.

Inaugurazione della mostra: martedì 23 marzo 2010 alle ore 19.
Sarà presente il fotografo Bernhard Mayr.

Galleria Foto-Forum
via Weggenstein, 2/1 Bolzano
Orari:
da martedì a venerdì ore 10.00-12.00 e 15-19
sabato 10-12.30
Ingresso libero

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