Centro d'Arte e Cultura Assioma
Le immagini del pensiero. La pittura e' lo strumento di Savino, un crittogramma da decifrare in mille modi e tutti e mille azzeccati.
"Le immagini del pensiero"
Mostra di Pittura e Disegno
".....Limitarsi a conoscere questa sola realtà è un fio troppo esoso da pagare per Valerio Savino, che si divincola
caparbiamente fino a scrollarsi di dosso l'alone appiccicoso dello stereotipato "normale".
Entrando in un'opera di
Savino -questa la puntualizzazione più calzante- è come pervenire d'istante da un perdurato stato catalettico e
svegliarsi di colpo, improvvisamente, destandosi d'impatto in paesaggi e mondi irreali dove la logica fin'ora tenuta cara
e accettata per assunto del nostro sopravvivere quotidiano sembra soqquadrare e inficiarsi. La pittura è lo strumento
di Savino, un crittogramma da decifrare in mille modi e tutti e mille azzeccati.
Il dipingere è il mezzo comunicativo di
Valerio, uomo sui generis che, allocabile nello sciame ramoso dei surrealisti, risulta a suo modo un traghettatore che
non sopporta zavorra, né batte rotte obbligate. Non c'è una scelta precondizionata, uno schema da seguire, ma solo il
rimescolìo della fenomenologia reale -un viluppo statico, ossidato e calcificato- che viene poi riproposta "per assurdo"
in una sua logica nuova ma pur possibile. Con giocosi intrecci simbolici, commissionati e smazzati assieme a soggetti
usuali -alberi, poliedri, uccelli- Savino non vanifica o martorizza la realtà che noi riteniamo tale, ma s'interroga sulla
possibile esistenza complementare d'innumerevoli altri mondi.
E' questo a cui il pittore pratese aspira: stimolare
l'osservatore a una più accurata valutazione dell'esistenza, nella sua tentacolare dipanazione , evitando di piombarsi la
mente con preconcetti o verità inscardinabili al fine di lasciar sgombri spiragli e canali d'accesso.
Savino non vaticina
catastrofiche profezie; non punisce questa nostra realtà ; non soggioga l'uomo alla morale bigotta; non assolve né
condanna. Valerio, di per sé, vuole credere a qualcosa di diverso e attua questa fiducia in ogni suo quadro o "murales".
La libertà di poterlo fare, questo ameno anarchismo, silente, pacato, vuole essere incentivante e nient'altro; un
surrogato di curiosità e sensibilità .
La vita di ognuno è forse quella più opportuna e giusta, tanto da essere l'unica che
rispetta quella altrui, senza offendere con violenza, soprusi, coercizioni.
L'unico antidoto senza controindicazioni per
far dileguare gli odi e dare spazio alla vera coesistenza........"
Fabiano Falconi
Direttore Artistico Claudio Zini
La mostra sarà corredata da Catalogo CDrom
Inaugurazione della mostra
Venerdì 28 giugno 2002 alle ore 21,30
in collaborazione con
ASSIOMA
Centro D'Arte e Cultura
Via dell'Accademia, 33 - 59100 Prato Tel./fax 057435182
assioma@po-net.prato.it
STARHOTEL VESPUCCI
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