Alfonso Artiaco
Napoli
piazza dei Martiri, 58-I
081 4976072 FAX 081 19360164
WEB
Albert Oehlen
dal 26/3/2010 al 29/4/2010
lun-sab 10-13.30 e 16-20

Segnalato da

Alfonso Artiaco



approfondimenti

Albert Oehlen



 
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26/3/2010

Albert Oehlen

Alfonso Artiaco, Napoli

La mostra evidenzia un'ulteriore tappa della ventennale ricerca di Oehlen nel mondo della pittura. Alla rielaborazione astratta tradizionale si aggiunge, nei recenti lavori, anche un particolare utilizzo dei colori, che spesso finiscono per coprire la struttura grafica sottostante.


comunicato stampa

La galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l'inaugurazione della mostra personale di Albert Oehlen sabato 27 marzo 2010 alle ore 19,30, in presenza dell’artista.

La nuova mostra di Albert Oehlen alla galleria Alfonso Artiaco (le precedenti nel 2002, 2003 e nel 2009 al Museo di Capodimonte, Napoli) evidenzia una ulteriore tappa della ventennale ricerca di Albert Oehlen nel mondo della pittura, osservato ed analizzato dall’artista attraverso un continuo interrogarsi sul metodo e sul significato stesso della pittura. Questa costante sperimentazione porta Oehlen al raggiungimento di esecuzioni dove l’autonomia della creazione, svincolata da rimandi semantici ed intesa come gesto combinatorio di più elementi, viene rivendicata.

Alla rielaborazione continua della pittura astratta tradizionale si aggiunge, nei recenti lavori, anche un particolare utilizzo dei colori, che spesso finiscono per coprire la struttura grafica sottostante. Il tentativo non è quello di rievocare meccanismi più inclini all’Action Painting, dalla quale Oehlen si discosta, ma di impiegare l’ “azione” come elemento tra gli elementi. A questo scopo anche le immagini, inserite nei lavori presenti in mostra, non sono citazioni bensì agenti formali della composizione, composizione anch’essa non intesa come organizzazione premeditata dello spazio.

L’atteggiamento di Albert Oehlen nei confronti delle sue opere rimane quello di scoperta continua durante l’atto della creazione e questo materiale aggiunto, spesso frutto di riproduzioni di immagini trovate su quotidiani, riviste ed altro ed ingrandite a seconda dell’esigenza, diviene punto di partenza tecnico e non simbolico del lavoro. La soddisfazione viene raggiunta da Oehlen solo se risultato di una lotta tra elementi formali. L’assenza di uno specifico orientamento da imprimere al lavoro è alla base anche di opere quali “FM 27” o “223” dove le immagini appaiono più polemiche o evocative, nella prima è presente, difatti, la bandiera tedesca e nella seconda un seno di donna.

Nonostante l’evoluzione che il linguaggio di Albert Oehlen ha subito negli anni, i colori ad olio, rimangono i soli ad “avere l’ultima parola”. La gamma scelta, la misura del pennello o l’uso delle mani è il tema, se così si vuole definire, che accomuna di volta in volta i suoi lavori, l’ “elemento evocativo”, anche se non ricercato. Nei lavori esposti in quest’occasione "la brutalità è solo in apparenza. Dipinti con le sue dita, l’effetto finale è quello di colori asciugati con negligenza sulla tela; la varietà cromatica sorprende rilevando le tinte le più preziose vicine a quelle della terra; le tracce rabbiose delle dita si mescolano al tratto esitante del pennello. Ma tutto sembra coesistere allo stesso livello."(Fabrice Hergott)

Inaugurazione sabato 27 marzo 2010 alle 19,30

Alfonso Artiaco
P.za dei Martiri 58, Napoli
Orari di apertura: lunedì-sabato 10-13,30/16-20
ingresso libero

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