Un surrealista militante. La poetica dell'artista e' contigua al Surrealismo ma non e' illogica, anzi si fa militante perche' si propone come ribellione alle stereotipate convenzioni culturali e sociali.
L’arte di JOSÉ RAMÓN TARAZONA GÉLVEZ è portatrice di un messaggio antico e nello stesso tempo moderno. Antico in quanto la sua pittura si nutre di richiami che rimandano al mondo magico degli antichi popoli che hanno segnato la storia dell’umanità. E moderno perchè l’artista è convinto che i valori di quella che fu l’era dell’oro in cui l’uomo era al centro dell’universo, non sono divenuti obsoleti ma sono stati semplicemente dimenticati. Nell’attuale società la distrazione propagata scientemente a dosi massicce stordisce e evita di far pensare o meglio ancora di far comprendere ciò che sta veramente accadendo, facendo perdere così il sentimento profondo della fierezza, della concretezza e del rispetto.
Nella pittura di Tarazona Gélvez svolge un ruolo fondamentale il sogno che, liberato da uno sterile sentimento di malinconia, prefigura una realtà altra concepita come una trasformazione totale della vita, attraverso la libertà, la poesia e l'amore. Realtà questa antagonista, come il maestro ritiene, di quella attuale pervasa di bieca razionalità e vitalità distruttiva. Nel sogno coesistono al suo interno ciò che effettivamente si sogna e un contenuto latente, inconscio. L’artista è tutto impegnato a trasformare la parte latente del sogno in un messaggio manifesto e lo rappresenta.
In questo senso la poetica dell’artista è contigua al surrealismo ma non è illogica, anzi si fa militante perchè si propone come ribellione alle stereotipate convenzioni culturali e sociali caratterizzate dall’indifferenza nei confronti di qualsiasi gerarchia di valori che conduce irrimediabilmente verso una vita fatta di inerzia e condotta a rimorchio.
Il lavoro dell’artista è guidato da una sincera e profonda religiosità che lo porta ad operare in completa libertà espressiva e ci presenta con senso cristiano le manifestazioni più dolorose e scostanti della vicenda umana, senza la minima concessione al crudo espressionismo. A volte propone temi allegorici e personaggi dolci ed evanescenti che si fondono con uno sfondo dorato. Procedimenti che affondano comunque le loro radici nel solco dall'arte classica. La fantasia è una naturale attività umana e certamente non distrugge e neppure reca offesa alla ragione, né smussa l’appetito per la verità scientifica, di cui non né oscura la percezione. Al contrario, più acuta e chiara è la ragione e migliori fantasie produrrà. Questa consapevolezza è presente e manifesta in tutta l’opera di Tarazona .
Tiziana Todi
Inaugurazione 29 marzo ore 18
Galleria Vittoria
via Margutta, 103 - Roma
Orario di apertura -Dal lunedì al venerdì ore 15.00 - 19.00 (oppure su appuntamento)
Ingresso libero