MK spazio cultura
Cagliari
via Santa Croce, 9
070 830539

Giuseppe Bosich
dal 31/3/2010 al 14/4/2010
mer-dom 17- 20

Segnalato da

Giuseppe Bosich




 
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31/3/2010

Giuseppe Bosich

MK spazio cultura, Cagliari

Le opere di Giuseppe Bosich sono fortemente ispirate da un linguaggio legato al segno, alla cifra o al simbolo, come allegorie piu' o meno velate, che si uniscono ai riferimenti provenienti dall'alchimia, dalla filosofia, dalla spiritualita' e dallo studio del pensiero esoterico.


comunicato stampa

Le opere di Giuseppe Bosich, artista poliedrico originario di Tempio Pausania, sono fortemente ispirate da un linguaggio simbolico dalle antichissime origini e che ha attraversato il mondo della storia dell'arte facendo capolino qua e là tra gli artisti di varie epoche e discipline, dal tardo medioevo, alla secessione viennese, fino alla metafisica e ai nostri giorni. Il linguaggio al quale mi riferisco non è solo legato al segno, alla cifra o al simbolo, visti nella loro accezione rinascimentale o preraffaellita per esempio, e cioè come allegorie più o meno velate ma pur sempre decorative, ma sembra riallacciarsi piuttosto ad un discorso più profondo, ispirato dall'alchimia, dalla filosofia, dalla spiritualità e dallo studio del pensiero esoterico.Da tutto questo bagaglio culturale difficile da gestire, e certamente da riassumere, deriva il leit motive, il fil rouge che attraversa le opere in mostra da MK, allacciando tra loro le creazioni e restituendo a chi guarda delle composizioni fortemente ispirate.

Tema principale dell'esposizione è l'allegoria dei quattro elementi portanti della natura: Aria, Acqua, Terra e Fuoco, i quattro elementi magici che costituiscono lo stesso soffio vitale. Il tema è affrontato sui tre livelli tradizionali fisico, animico e sprituale e si addentra nell'alchimia. Il simbolo diviene elemento narrante, le figure estrapolate da contesti immediatamente riconoscibili, come nella pittura surrealista e metafisica, si raccontano attraverso la rappresentazione di sè divenendo il centro nevralgico della composizione: le stesse forme si piegano alla forza narrativa celebrando il concetto più che la ricerca estetica. Stile astratto e stile figurativo si compenetrano divenendo obsoleti e riduttivi nei loro significati, troppo stretti per poter imbrigliare il soffio vitale che anima le dodici tele esposte.

Elementi vegetali, oggetti, creature umane, divine e chimere si muovono in una sorta di amniotico sfondo/ambiente in cui le normali e conosciute coordinate spazio tempo sono prive di senso. La concreta delicatezza dei soggetti realizzati da Bosich regala una visione onirica a chi guarda e la sensazione che qualcosa non sia stato detto, che rimanga indecifrabile nei segni tracciati sulla tela, come una porta dimensionale aperta verso segreti mondi non immediatamente comprensibili. Geometria, volumi, colore, storia e simboli si amalgamano tra loro per conferire un'unica e riconoscibile impronta ispirata, quella di un artista che è anche uno studioso, con un occhio rivolto ad indagare i più profondi recessi dell'anima umana.
Giacomo Pisano

GIUSEPPE BOSICH (Tempio P. 1945). Pittore, incisore, scultore, autodidatta. Lavora a Ghilarza. Nel '67 Ròiss cura la sua prima di oltre 500 mostre. Nel '65 studia calcografia (Piacesi, Leoni), nel '70 a Milano pittura con Dalla Vigna; conosce Waldberg e Henry surrealisti e il cubista Kodra. Negli anni '80 per Agriesti illustra Il volo della Far/falla e Poesie Nere, collabora per Humor Graphic, esce il Catalogo della grafica e delle sculture (Modesti); illustra Libellule Scarlatte e Il galoppo delle Stagioni di Pau; di Agriesti Micromitologie e Il Corvo (Poe). Per S'Alvure, Naitza cura Sculture; tra '90 e '00 cura le cartelle Vizi e Virtù, Lo Zodiaco, Tarocchi e Grillincubi; Margonari firma Pitture; scrive e illustra Il buco in gola. Per Bua Il Bestiario di Sandaliotis, Il Riso dell'Ornitorinco ecc.; illustra Poesie di Pau. Il 17.12.'01 l'atelier di Ghilarza BRUCIA. Nel '03 esce Bosich (Fanari e Sirena). Docente di tecniche calcografiche e pittoriche.

Inaugurazione giovedì 1 Aprile 2010, ore 18

MK spazio cultura
via Santa Croce 9, Cagliari
orari: da mercoledì a domenica 17 - 20
Ingresso libero

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