L'arte e' per questo artista luogo di trasformazione che si avvale di materiali effimeri e precari. La mostra e' densa di innesti e sorprese: tavoli con oggetti sollevati dall'acqua e quadri monocromi d'oro, di bianco e di nero; treno elettrico con pentola di minestra che bolle e fogli macchiati dal nero fumo delle candele; installazione esterna con vestito che danza all'aria sostenuto da un grappolo di palloncini.
Pier Paolo Calzolari allo Studio la CittÃ
Il lavoro di Calzolari è quanto di meno ripetitivo e scontato si possa riscontrare nel panorama artistico degli ultimi cinquant?anni; infatti l? arte è per questo artista luogo di trasformazione che si avvale di materiali effimeri e precari.
Se fino al 1972 egli ha privilegiato l?uso di sali, ghiacci, animali,
vegetali, nel decennio successivo la sua attenzione si è venuta focalizzando
su 'azioni' che utilizzavano elementi dell?architettura, della danza, del
teatro, del cinema, con soluzioni e innesti dalla letteratura e dalla
musica.
Al termine di questa fase, nel 1979, era la pittura ad avere il sopravvento
e a modificare il quadro di riferimento. La fase successiva, culminante in
una serie di grandi dipinti ad olio, pone in essere, con strumenti
differenti, le medesime esigenze di ricerca attorno al sublime che resta
ancor oggi il punto centrale della sua ricerca. Nella fase più recente del
lavoro di Calzolari il dialogo con la storia si è fatto più serrato, quasi a
sviluppare quell?attitudine 'a determinare incontri' dichiarati già nel 1969
nel suo testo La casa ideale.
La mostra allo Studio la Città è densa di innesti e sorprese: tavoli con
oggetti sollevati dall?acqua e quadri monocromi d?oro, di bianco e di nero;
treno elettrico con pentola di minestra che bolle e fogli macchiati dal nero
fumo delle candele; installazione esterna con vestito che danza all?aria
sostenuto da un grappolo di palloncini. La modulazione in quanto modo
serenamente variabile: la danza, la pittura, la scultura e la performance
sono condotte a nuove sintesi.
Pier Paolo Calzolari nasce a Bologna nel 1943. Vive e lavora a Fossombrone.
SABATO 6 LUGLIO ORE 11.30 · FINO AL 30 SETTEMBRE · CATALOGO CON TESTO DI MARIO BERTONI
STUDIO LA CITTÀ · VIA DIETRO FILIPPINI 2 · 37121 VERONA
TEL. 045 597549 - 045 8003708 FAX 045 597028