Come per le precedenti edizioni, la Biennale Fotografica Postumia si prefigge di indagare gli aspetti piu' rilevanti del dibattito artistico contemporaneo, cercando autori che maggiormente si sono distinti per l'attenzione posta alla decodificazione della realta'. Fra gli artisti che si sono interessati a queste problematiche, si evidenzia Luigi Di Sarro di cui il Museo propone uno spaccato storico significativo.
a cura di Antonella Gandini
Luigi Di Sarro nasce nel 1941 a Lamezia Terme. Nel ‘42 la famiglia si
trasferisce a Roma dove Luigi è vissuto ed ha lavorato.
Una precoce spiccata inclinazione artistica lo porta a frequentare dal ’56
lo studio di Carlo Alberto Petrucci e la Calcografia. Dopo gli studi
classici coltiva sia gli interessi artistici che quelli scientifici. Si
laurea in Medicina all’Università di Roma nel ’67.
Nel ‘68 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma dove segue i corsi di
Emilio Greco (scultura), Franco Gentilini (pittura), Lino Bianchi Barriviera
e Mino Maccari (incisione), Antonio Del Guercio e Enrico Crispolti (storia
dell’arte), diplomandosi nel ‘72.
Nel ‘73 si iscrive al 3° anno della Facoltà di Matematica e Fisica
all’Università di Roma, frequentando tra i vari corsi quello di Algebra
astratta tenuto da Lucio Lombardo Radice.
Consegue l’Abilitazione all’insegnamento di Anatomia Artistica e di
Discipline Pittoriche. Dopo aver insegnato al 2° Liceo Artistico di Roma,
ottiene la cattedra di Anatomia Artistica all’Accademia di Belle Arti di
Macerata e nel ’78 all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Dal ’60 viaggia molto in Europa; nel ‘71 a New York frequenta l’Art Students
League di Manhattan, perfezionandosi nella tecnica litografica; nel ’75
durante un soggiorno di studio a Tokyo realizza alcune serigrafie con la
collaborazione tecnica di Shigheo Yamaguchi.
Nel ‘76 per il Corso d’aggiornamento di disegno, istituito dal Ministero
P.I., tiene un seminario sul tema “Rapporti fra arte e scienza e problemi
didattici”.
E’ invitato a intervenire sulla Fenomenologia dell’Arte e della Scienza
nella puntata “Cogliere la vita” del programma televisivo “Occhi mani e
fantasia”, RAI 1976.
Nel ’77 partecipa al Gruppo-laboratorio della Calcografia Nazionale diretta
da Carlo Bertelli.
Nel ’78 apre al pubblico il suo studio d’arte di Roma che denomina:
“MICRON/Studio d’Arte Sperimentale/Foto-Sign-Movement-Sound”.
Muore improvvisamente a Roma il 24 febbraio 1979, ucciso per un fatale
equivoco nel clima teso degli anni di piombo e dell’entrata in vigore della
Legge Reale.
Hanno scritto di lui:
M. Bandini, M. Bentivoglio, C. Bertelli, A. Biancofiore, E. Bonessio di
Terzet, A. Capasso, E. Crispolti, M. de Candia, F. Di Castro, G. Di Genova,
E. Ercoli, P. Ferri, L.P. Finizio, G. Frazzetto, G. Gatt, G. Gigliotti, A.
Ginesi, F. Gualdoni, D. Guzzi, L. Mango, L. Marziano, A. Masi, F. Menna, M.
Miraglia, G. Nonveiller, E. Pontiggia, A. Ponzio, A. Rorro, T. Sicoli, R.
Siena, G. Simongini, C. Strano, B. Tosi, F. Vincitorio, I. Zannier, F.
Zoccoli …
Le opere di Luigi Di Sarro sono presenti nelle collezion di:
Centre Pompidou, Parigi; Istituto Italiano di Cultura, Tokyo; Musée 2000,
Lussemburgo;
Calcografia Nazionale, Roma; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma;
Galleria Comunale, Roma; MIFAV, Roma; Museo Palazzo Braschi, Roma;
Buttafavarte, Cassano Magnago-VA; Centro L. Pecci, Prato; Civica Raccolta
del Disegno, Salò; Galleria Civica, Montedoro; Galleria Civica, Termoli;
MAGa, Gallarate; MAGI ‘900, Pieve di Cento-BO; MAON, Rende-CS; Pinacoteca,
Macerata; Pinacoteca, Trapani; collezioni private.
Presentazione in catalogo di Renzo Margonari.
Inaugurazione 10 aprile 2010 ore 17
Museo d’arte moderna e contemporanea
Via Marconi 126, Gazoldo degli Ippoliti (MN)
Orario di apertura: martedì – domenica 10-12.30, 15.30-18
lunedì chiuso