Shi Yu, Lui Shang Ying e Bai Xiao Gang. In mostra, 24 opere pittoriche realizzate da tre Maestri dell'Accademia Centrale di Belle Arti di Pechino, raccontano i paesaggi sperduti della Cina.
a cura di Adriano Chiusuri e Remo Panacchia e Elvino Echeoni
In esposizione al civico 55 della celebre strada, ventiquattro opere pittoriche realizzate da tre Maestri dell’Accademia Centrale di Belle Arti di Pechino raccontano i paesaggi sperduti della Cina e portano a Roma un’interessante testimonianza della storia e delle tradizioni di questa terra
Roma, 9 aprile 2010 – Dal 9 al 15 aprile, la Galleria “Il Mondo dell’Arte” ospita nella sua prestigiosa sede di Palazzo Margutta (Via Margutta, 55) una testimonianza significativa di pittura contemporanea cinese. A prendere parte all’esposizione (ingresso gratuito) tre Maestri dell’Accademia Centrale di Belle Arti di Pechino per la prima volta in mostra nel nostro paese: Shi YU, Lui SHANG YING e Bai XIAO GANG. Questi artisti - “unici per l’affabilità e l’entusiasmo che mettono nel loro lavoro”, come ha spiegato il Maestro Sandro Trotti, che li segue da tempo e che ha dato un importante contribuito al loro arrivo in Italia – si servono di una pittura che, allo stesso tempo delicata ma concreta, racconta la quotidianità della terra in cui sono nati, i paesaggi sperduti che la caratterizzano, gli uomini e le donne che la abitano. E’ per dare vita a tutto ciò che Shi YU, Lui SHANG YING e Bai XIAO GANG si dilettano a esprimersi attraverso un gioco, spesso complesso, di forme e colori (tra i quali spiccano il rosa e l’azzurro) che sembra tendere, a volte, verso l’infinito e che - a ben vedere – risulta essere, invece, l’altro protagonista presente sulla tela.
In mostra in tutto 24 lavori – olii su tela di dimensioni decisamente consistenti – realizzati con una tecnica pittorica dinamica, giovane e immediata ma che, tuttavia, non risulta estranea alla secolare cultura cinese ed è, anzi, proprio figlia di quel realismo socialista tuttora vivo nella società di questo paese e per il quale la rappresentazione della realtà risulta essere anche denuncia sociale. L’arte che da quella prende vita, allora, racchiude in sé un contenuto ideologico forte ed è caratterizzata da uno stile documentario, vero e inoppugnabile, che punta a rappresentare, oltre al paesaggio, la vera condizione sociale delle classi povere ed emarginate. Rappresentata sulla tela di Shi YU, Lui SHANG YING e Bai XIAO GANG c’è, dunque, la realtà nuda e cruda, mediata solo dall’energia e dall’entusiasmo vitale dei tre autori. Discorso a parte, tra loro, merita Liu Shang Ying: in lui una sensibilità intimistica e simbolica, quasi estranea al realismo, aleggia decisa sopra le montagne che sembrano irrompere dai suoi paesaggi. L’atmosfera dei panorami raffigurati ha una luce intensa, il colore, pulito e puro, risulta steso con decisione e sicurezza, senza alcuna meditazione intellettuale. In lui, non c’è alcun dubbio, la proverbiale disciplina e compostezza cinese, che a volte tende a limitare l’estro a vantaggio della rappresentazione, lascia il posto alla totale libertà espressiva, che non ha nessun altro limite se non lo spazio e il tempo.
A curare l’esposizione e l’allestimento della mostra, patrocinata dall’Accademia di Belle Arti di Roma, i galleristi Adriano Chiusuri e Remo Panacchia e il Maestro Elvino Echeoni, Presidente dell’Associazione Margutta Arte e direttore artistico de “Il Mondo dell’Arte, che - da anni – propone nella sede espositiva di Via Margutta scambi culturali con artisti provenienti da tutto il mondo.
Vernissage cocktail venerdì 9 aprile 2010, ore 18.00 - 21.30.
Galleria Il Mondo dell’Arte “Palazzo Margutta”
Via Margutta, 55 Roma
Dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 (chiuso domenica e lunedì mattina).
Ingresso libero