Galleria Maria Cilena
Milano
via Carlo Farini, 6 (cortile)
02 89071612 FAX 02 62027292
WEB
Mara Scanavino
dal 14/4/2010 al 14/5/2010
Mart-Ven 15.30-19. In altri orari su appuntamento

Segnalato da

Galleria Maria Cilena



approfondimenti

Mara Scanavino



 
calendario eventi  :: 




14/4/2010

Mara Scanavino

Galleria Maria Cilena, Milano

Pause. In mostra cento polaroid: cento scatti ripresi da uno schermo casalingo e da dvd di film di ogni genere. 'Pause' e' la parola che compare ogni volta che l'artista blocca l'immagine sullo schermo.


comunicato stampa

"Noi sappiamo che sotto l’immagine rivelata ce n’è un’altra più fedele alla realtà e sotto quest’altra un’altra ancora e di nuovo un’altra sotto quest’ultima fino alla vera immagine di quella realtà assoluta, misteriosa che nessuno vedrà mai." Michelangelo Antonioni, Al di là delle nuvole (1995)

Quotidiane ossessioni di Angela Madesani

Cento polaroid. Cento scatti ripresi da uno schermo casalingo. Cento frame da dvd di film di ogni genere. Autrice del lavoro è una neofita delle mostre, ma non della fotografia e dell’immagine, Mara Scanavino. Il titolo del lavoro è Pause. È la parola che compare ogni volta che blocca l’immagine sullo schermo. Una parola seducente che ha senso sia in inglese che in italiano e che può divenire la ragione stessa dell’operazione.

Da qualche anno Scanavino, che nella vita professionale è una stimata grafica, dà vita a lavori fotografici, che in realtà sono una ritualità esistenziale. Ho appena parlato di vita professionale, ma sono, tuttavia, convinta che nel suo caso non ci siano barriere tra professione e ricerca artistica: la sua tensione all’essenza è esistenziale.

Ci troviamo di fronte a una sorta di ritualità zen, che nasce da un rigore estetico certo, ma prima di tutto etico: una quotidiana ossessione, che diviene stile di vita. Tutte le immagini di questa serie sono state realizzate con la dovuta lentezza, in due anni e mezzo circa, con gli stessi crismi, con la stessa luce, dallo stesso punto di vista. Non è attratta dalla tecnologia, non le interessa la postproduzione.

Un’operazione la sua che mi riporta alla mente i paesaggi dalla finestra di Tom Phillips - un’operazione che dura da alcuni decenni - ma anche gli oggetti di Franco Vimercati. Microcosmi, nei quali il vero protagonista è la ritualità stessa, appunto, che va a toccare le corde più profonde dell’esistenza e del suo oscuro senso. Pause, infatti, non è un’operazione per catturare la filosofia del film, anzi lei stessa ammette di non essere una cinefila accanita. E solo da poco tempo le fotografie sono accompagnate dal titolo, per una ragione pratica, più che per bisogno di etichettare: tutti le chiedevano da che film provenisse il frame e sembrava di essere in un quiz.

La scelta delle singole immagini da bloccare è intuitiva, inconscia, c’è un’attrazione di matrice pittorica, che ancora una volta si collega con la sua impostazione grafica, di ricerca spaziale di un certo tipo. Se proprio volessimo operare una forzatura, potremmo scorgere una comune malinconia che attraversa le immagini e i film, al di là delle loro trame, che si tratti dei francesi, i suoi prediletti o di Verdone. E quindi il contrasto, ma solo apparente, tra la durata della proiezione e l’istantaneità dello scatto. Mara Scanavino è affascinata dalla dimensione minuta e le polaroid fotoamatoriali sono, in tal senso, perfette.

Inaugurazione giovedi' 15 Aprile, 18,30-21

Galleria Maria Cilena - Studio per l’arte contemporanea
via Carlo Farini, 6 Milano
Orario: Martedì - Venerdì h. 15.30-19
In altri orari su appuntamento
ingresso libero

IN ARCHIVIO [100]
Clara Brasca e Antonio Trotta
dal 8/12/2015 al 19/1/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede