Cristina Iotti
Ernesto Achilli
Nicola Biondani
Vincenzo Calli
Marco Manzella
Elio De Gregorio
Andrea Gnocchi
Elena Mutinelli
Dino Sambiasi
Giuseppe Tirelli
Salvatore Santoddi'
Il titolo della collettiva e' un ossimoro, ma che ben identifica il compito dell'artista, quello di osservare il mondo attorno a se', di coglierne l'essenza e le sue peculiarita'. Pittori, scultori e una disegnatrice insieme: tutti all'insegna della nuova figurazione contemporanea.
La mostra nasce dall’idea di alcune conversazioni e riflessioni fatte da Giuliana Mazzola con gli artisti, sul concetto di viaggio artistico, inteso come metafora del viaggio interiore, che porta poi l’artista a materializzare e realizzare un’opera. Un viaggio quindi che tenta di unire gli artisti di Entroterra in un unico filone poetico, in cui la differenza di itinerario, la scelta di mezzi di trasporto, le partenze e gli arrivi portano tutti ad un unico approdo: la contemporaneità figurativa e le sue mille sfaccettature.
Così il viaggiatore diventa “sedentario”, un ossimoro, ma che ben identifica il compito dell’artista, quello di osservare il mondo attorno a sé, di coglierne l’essenza e le sue peculiarità, per poi isolarsi nel suo mondo e realizzare col suo medium una interpretazione e una sintesi del vivere quotidiano. Da una parte il viaggio diventa un movimento interiormente, in cui il l’artista si mette in cammino su rotte meno battute e comode, con la libertà di programmi e di percorsi per scoprire e capire la civiltà in cui ci troviamo.
Dall’altra parte il viaggio è sedentario, la riflessione prende forma, e il l’artista - viandante si sofferma per riplasmare la realtà attraverso la sua immaginazione, attraverso la composizione o riplasmandola per noi spettatori che ci prendiamo il tempo di soffermarci a guardare una mostra e a confrontarci con i quadri e le sculture a noi contemporanei. La mostra prevede la presenza sia di pittori (la coloratissima tempera di Manzella, l’interpretazione mistica e vitale di Santoddì, il ritorno all’ordine di De Gregorio contrapposto all’acrilico in continuo movimento di Sambiasi, le sovrapposizioni iconiche di Gnocchi, la natura riposante di Achilli e le potenti figure di Calli) che scultori (terrecotte ironiche quelle di Tirelli, più umanamente dolorose quelle di Biondani, mani forti e contratte per la Mutinelli) ed anche una bravissima disegnatrice (la Iotti, vincitrice del premio Faber Castel per l’uso straordinario delle matite colorate): tutti all’insegna della nuova figurazione contemporanea.
“C’è solo un viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro mondo interiore. Non credo che si possa viaggiare di più nel nostro pianeta. Così come non credo che si viaggi per tornare. L’uomo non può più tornare nello stesso punto da cui è partito,perché, nel frattempo, lui stesso è cambiato. Da se stessi non si può fuggire. Tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima,come fa una tartaruga con la sua corazza. In verità il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l’uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l’uomo deve poter viaggiare”
(Andreij Tarkovskij, Racconti cinematografici, Milano, Garzanti, 1994.)
Partner: Azienda Agricola Le Gaine. Da quattro generazioni la famiglia Cottini produce alcuni dei migliori vini del territorio bresciano. In occasione della mostra verranno offerti al pubblico il Rismo, riesling dal profumo floreale e minerale, arricchito dalla nota aromatica di buona intensità e il Chiaretto appena uscito dalle cantine dal profumo di mela golden e rosa e dal sapore gradevole ed equilibrato.
Note Biografiche
Ernesto Achilli, Dopo gli studi giovanili presso il Liceo artistico a Milano, ha continuato lavorando soprattutto come incisore e frequentando la Scuola degli Artefici presso l'Accademia di Brera. Da anni lavora nella tranquillità delle campagna lombarda alla ricerca di materiali ed oggetti dimenticati da ritrarre sulle sue tele.
Marco Manzella, nato a Livorno nel 1962, vive e lavora ora tra Brescia e Viareggio. Diplomatosi in restauro, ha lavorato molti anni in questo settore specializzandosi in antiche tecniche pittoriche. Dal 1993 si dedica solo alla pittura. Ha iniziato la sua attività espositiva nel 1985. Lavora con gallerie italiane e straniere. L' interesse per la pittura figurativa anglosassone lo ha portato ad alcuni soggiorni in Inghilterra e negli Stati Uniti, da dove nascono alcuni dei disegni e dei quadri più recenti. Alcuni suoi quadri sono stati scelti per l’ultimo live televisivo degli attori Ale & Franz.
Andrea Gnocchi, nato nel 1975 si è diplomato all'Accademia di Brera in decorazione. In concomitanza con la carriera artistica ha realizzato/allestito stand fieristici nelle manifestazioni “Milano moda” e “Moda in”,ha collaborato come scenografo realizzatore nella creazione di spot pubblicitari con l'agenzia BRW&PARTNERS di Milano. Le sue opere sono state esposte in diverse gallerie italiane ed in occasione di importanti eventi fieristici.
Dino Sambiasi Dino Sambiasi nasce a Brindisi nel 1968 dove vive e lavora. Il suo percorso artistico comincia nei primi anni Novanta. Vincitore di numerosi premi viene subito invitato a partecipare a importati mostre, rassegne e fiere nazionali ed internazionali. Numerose sono le opere che fanno parte di collezione pubbliche e private. La sua particolare tecnica pittorica rientra nella ricerca del materiale di utilizzo quotidiano, quali carta, giornali, sacchetti di juta, etc. riutilizzati e miscelati con sapienza per creare un caleidoscopio di soggetti e contesti urbani, di sagome umane e di paesaggi metropolitani.
Cristina Iotti nasce a Sassuolo (MO) nel 1965. Si diploma nel 1987 in illustrazione allo IED di Milano e in seguito si dedica al design ceramico. Dal 2002 lavora esclusivamente come pittrice esponendo in Italia e all'estero. Realizza personalissimi disegni dal taglio fotografico e dalla tecnica raffinatissima. Usando le matite colorate con cura minuziosa e attenzione al dettaglio descrive la contemporaneità e la quotidianità. Nel 2007 è stata la vincitrice del Premio Arte per la grafica e del Premio speciale Faber-Castell e, per la prima volta nella storia del premio, si è aggiudicata la Targa oro anche nel 2008.
Elena Mutinelli è nata a Milano nel 1967.Dopo aver conseguito il diploma di scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, nel ‘90 con i docenti Cavaliere, Cascella, Lidia Silvestri, si è trasferita a Pietrasanta per apprendere la tecnica della scultura del marmo. A Milano le sue opere sono state esposte in diversi spazi tra cui la Compagnia del Disegno, la galleria Marieschi, Entroterra (dove ha presentato una serie di potenti disegni sull’erotismo) e a Miart, scelta da Marina Mojana nella sezione Con-Tatto.
Nicola Biondani nasce a Mantova il 14 novembre del 1976. Diplomatosi nel 1998 all’istituto d’Arte di Guidizzolo (MN), prosegue gli studi artistici iscrivendosi alla scuola di scultura dell’Accademia Cignaroli di Verona dove inizia a partecipare regolarmente a concorsi d’arte ed esposizioni; diplomatosi con una tesi su Adolfo Wildt e Francesco Messina entra come assistente nello studio dello scultore modenese Frabrizio Loschi e lo stesso anno entra nei laboratori dell’ente lirico di Verona come scultore scenografo. Nell’ottobre 2004 ha la sua prima personale alla galleria “Aregoladarte” nel centro storico di Mantova; contemporaneamente apre al pubblico il proprio atelier dove tuttora lavora realizzando opere personali e su commissione per pubblici e privati utilizzando i materiali padri della scultura: la creta, il bronzo e il marmo.
Giuseppe Tirelli è nato in Tanzania nel 1957. Dopo molti anni di lavoro in campo sindacale ha iniziato a dedicarsi alla scultura, a cui ora si dedica completamente. Ha frequentato l’Istituto d’arte “Gazzola” a Piacenza dove attualmente vive e lavora. Una sua scultura è stata acquistata dalla Galleria di Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza. Tra le sue più recenti esposizioni, ricordiamo la mostra personale alla Temple University di Roma nel 2004 promossa dalla Galleria Il Polittico di Roma, le mostre collettive “Altre Figurazioni” alla Galleria Agorárte di Milano, “Chiaro e Scuro” alla Galleria Flowers di Londra nel 2005 e la recentissima “Nuova scultura figurativa italiana” a Roma presso Il polittico con la presentazione del famoso critico inglese E. Lucie-Smith.
Elio De Gregorio, nato a Milano nel 1950, si è trasferito in Belgio nel 1976 dove ha studiato presso l'Académie Royale des Beaux-Arts de Bruxelles, completando la sua formazione in incisione a Molembeek. Attualmente insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Bruxelles.
Vincenzo Calli nasce nel 1953. Dopo essersi diplomato all'Istituto d'Arte di Sansepolcro, frequenta l'Accademia delle Belle Arti di Firenze. A soli 21 anni tiene la sua prima mostra. Nel 1984 inizia l'avventura ''americana'': è invitato infatti ad esporre nella World's Fair Exposition - New Orleans (Louisiana).Ottiene i riconoscimenti della critica nel 1986 con il premio ''Arte 86''. Inizia a collaborare con prestigiose gallerie in Italia e all'estero. La sua pittura riconoscibile per il richiamo all'arte rinascimentale dell'Italia centrale, come Piero dell Francesca e Beato Angelico.
Salvatore Santoddì nasce a Caltagirone nel 1978, città dove vive e opera. Allievo di Salvo Russo, si diploma in pittura nell'anno accademico 2003/2004 presso l'Accademia di Belle Arti di Catania. Ha partecipato a diversi eventi e a diverse collettive. La sua pittura riecheggia le antiche architetture religiose e private in rifacimento della sua terra natia, qui emergono figure umane sollevate, in contemplazione e assorte e cariche di religiosità spirituale, oppure elementi fitomorfi rigogliosi ed estremamente rari e delicati.
Inaugurazione Sabato 17 aprile 2010 alle ore 17:30
Entroterra
Viale Bornata, 43 - Brescia
Ingresso libero