Venticinque anni di storia illustrata (1920 - 1945). Nella mostra viene messo in luce il particolare rapporto di Pio Pullini con la citta' di Roma, attraverso un'analisi della sua produzione artistica di quegli anni, illustrato nelle sue tappe principali attraverso un ricco corpus di circa 80 opere tra dipinti, acquerelli e bozzetti per grandi opere eseguite per i Ministeri, appartenente alle collezioni del Museo di Roma, arricchito da prestiti provenienti dalla Galleria Comunale d'Arte moderna e Contemporanea e da collezioni private.
a cura di Maria Elisa Tittoni, Simonetta Tozzi e Angela Maria D’Amelio
Ufficialità e umorismo. Due facce della creazione di un artista, Pio Pullini, che si destreggiò con maestria tra ritratti e pitture ufficiali da un lato e illustrazioni e acquarelli umoristici dall’altro. Tutti gli aspetti della sua opera - con particolare attenzione al suo rapporto con la città di Roma - saranno messi in luce nella mostra “Pio Pullini e Roma. Venticinque anni di storia illustrata (1920-1945) ” al Museo di Roma - Palazzo Braschi dal 22 aprile al 5 settembre 2010.
L’esposizione è promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali e curata da Maria Elisa Tittoni, Simonetta Tozzi e Angela Maria D’Amelio.
In mostra circa 90 opere appartenenti alle collezioni del Museo di Roma, alla Galleria Comunale d’Arte Moderna, alla Collezione Pia Petrucci e alla Collezione Pietro Pullini: illustrazioni, acquerelli e dipinti divisi in tre sezioni che ricalcano i periodi in cui Pullini visse a Roma: dal 1906 allo scoppio della Grande Guerra; dal 1920 al 1922 e dal 1934 alla sua morte.
Nella prima sezione si trovano alcune illustrazioni realizzate dall’artista per importanti riviste e quotidiani tra cui “La Tribuna illustrata” e “L’Urbe”. Pullini affresca insieme ad altri pittori il Palazzo del Viminale(1920), ritrae in modo insolito e intimo Gabriele D’Annunzio, dipinge il ritratto ufficiale del nuovo Papa Pio XI e una singolare caricatura del poeta Trilussa, suo amico di lunga data. Nel ’22 lascia Roma per insegnare disegno nelle scuole di Cagliari, Rovigo e Faenza ma mantiene i contatti con la città attraverso la partecipazione a mostre collettive (nel ’21 partecipa alla I Biennale Romana, nel ’26 alla mostra di caricature nell’ex ristorante Biffi e dal ’27 al ‘30 alle mostre annuali degli Amatori e Cultori d’arte al Palazzo delle Esposizioni). Inoltre la sua notorietà cresce con l’illustrazione del libro unico di letture per la prima e la seconda elementare.
La seconda sezione racconta gli anni della Seconda Guerra Mondiale e del Dopoguerra con acquerelli caratterizzati da un realismo ironico e dolente. L’occhio vigile e partecipe di Pullini si sofferma su preti e sovrani, nobili e borghesi, politici e popolani, reduci ed eroi, gerarchi fascisti e nuovi arrivati americani. Tutti sono ritratti a figura intera su sfondi sfumati riducendo al minimo i tratti caricaturali, scelta che rende queste opere un fedele documento di quei tempi.
La terza ed ultima sezione raccoglie un gruppo di dipinti che, a partire dal1912, ne documentano l’attività di ritrattista. Dai nudi di donna, testimonianza della sua formazione presso l’Istituto di Belle Arti di Roma e l’atelier di Giulio Aristide Sartorio, alle opere più tarde dove affiora una vena più familiare e intimista.
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Inaugurazione 22 aprile 2010
Museo di Roma Palazzo Braschi, sale I piano
piazza di San Pantaleo, 10 - Roma
orari: mart-dom 9-19, ingresso fino alle 18
Intero € 8, Ridotto € 6,00 (cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni e, a condizione di reciprocità, anche di paesi Extra Unione Europea; a possessori di Bibliocard, tessera del C.T.S., Metrebus Card annuale; altre convenzioni)
Gratuito (cittadini italiani con condizioni di reciprocità, sotto i 18 e sopra i 65 anni e per le categorie previste dalla tariffazione vigente) la biglietteria chiude mezz’ora prima