La mostra e' un'indagine su Mame, una donna che non esiste, fuoriuscita dal testo di una canzone. Attraverso il recupero di iconografie vintage come immagini pubblicitarie, foto amatoriali e cartoline, l'artista muove una critica all'identita', intesa come costruzione culturale fittizia.
a cura di Ivan Quaroni
Giovedì 22 aprile si inaugura alla galleria Spazioinmostra di Milano, Put the blame on Mame in cui verranno esposti i lavori di Laura Giardino.
È la canzone cantata da Gilda, nel noir di Charles Vidor del 1946, nella celebre scena dello spogliarello con i guanti. Gilda è una dark lady, una femme fatale, un simbolo, uno stereotipo e ne è consapevole.
Laura Giardino individua in Gilda, interpretata da Rita Hayworth, il tipo della moderna donna inquieta, alla ricerca di un difficile affrancamento dal ruolo impostole dalla società. Attraverso provocazioni, intrighi e tradimenti, Gilda usa la seduzione come strumento rivoluzionario di autoaffermazione, confondendo e disorientando i protagonisti maschili della vicenda.
“La mostra è un’indagine su Mame”, afferma l’artista, “una donna che non esiste, perché rappresenta tutti e nessuno”. Attraverso il consueto recupero di iconografie vintage come immagini pubblicitarie, foto amatoriali e cartoline, Laura Giardino muove una ferma critica all’identità, intesa come costruzione culturale fittizia. Gilda è quindi l’incarnazione simbolica dell’eterno conflitto tra individuo e maschera sociale. Sebbene le protagoniste dei dipinti e dei disegni dell’artista siano quasi sempre donne, l’indagine, che qui diventa anche affermazione politica e ideologica, non riguarda solo il genere e la sessualità femminili, ma abbraccia idealmente chiunque.
Le scelte tematiche di Laura Giardino sono forti prove indiziarie del fatto che, attraverso la pittura, essa voglia condurci su un terreno torbido ed equivoco, seducente e sinistro quanto la trama di un film noir.
Immagine: Laura Giardino. La colazione dei campioni.
Inaugurazione giovedì 22 Aprile 2010, ore 19
Galleria Spazioinmostra
via Cagnola 26, Milano
Orari: da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
fuori orario su appuntamento
Ingresso libero