I ProntoFatto sono oggetti recuperati dall'artista, decontestualizzati e reimpiegati con differente funzione, a quasi cento anni dalla nascita del primo ready-made di Marcel Duchamp.
A quasi cento anni dalla nascita del primo ready-made di Marcel Duchamp, venerdì 23 e sabato 24 aprile 2010 Andrea Grillo, nella sua casa/scultura ParcGrill, omaggia il grande artista francese con una due giorni che si snoda tra rivisitazioni/evoluzioni di forme immerse tra suoni industriali, luci e mosaici contemporanei.
I ProntoFatto sono oggetti recuperati dall’artista, decontestualizzati e reimpiegati con differente funzione: il cestello di una lavatrice che vive come LampadaSatellite o la rete di un materasso che fluttua come AirOntotano, la scocca di un celebre scooter, che si capovolge in un’Impennata, e ancora reperti restituiti dal mare, dai detriti, dalle sabbie, dopo anni di erosione, impregnati di un rinnovato significato che li incarica del ruolo di opera d’arte autonoma.
E’ soprattutto in questi ultimi ProntoFatto che si comprende al meglio la poetica di A.G.: l’attenzione si pone sul passaggio di significato e di valore. Gli oggetti inizialmente vengono prodotti dall’uomo, successivamente usati e consumati, infine gettati al loro destino; gli elementi naturali, gli agenti atmosferici e un altro destino li lavorano e dopo anni li rendono a se stessi mutati, mutati per forma, anima, funzione; in questo segmento di vita, l’uomo (l’artista), secondo la legge della casualità, li decifra, li re-cupera e li ri-trova completamente trasfigurati, e li eleva a pura opera d’arte, opera-opus. Ognuna di queste forme possiede una perfezione stilistica intrinseca, dovuta ad un equilibrio di forze, tra la lavorazione dell’uomo e l’erosione spontanea del tempo, icona di un instaurato e singolare “dialogo con la natura”.
Ferro, ruggine, sabbia, cocci di maioliche, frammenti di vetro, residui industriali: contemporanei e, nello stesso istante, fuori dal tempo, i lavori di G. rappresentano un pensiero. Nella scelta dei materiali che non privilegia il registro del pregiato o dell’aulico, ma si concentra su cose usurate dal tempo e dai fattori ambientali, secondo un percorso di casualità sincronica, l’artista si avvicina ad una sensibilità e ad una poetica che ha come traguardo un valore simbolico. Le piccole zone bagnate dallo smalto rappresentano la testimonianza del ri-torno degli oggetti al mondo sociale, una sorta di “benvenuto” all’opera e, insieme, un segno di originalità.
La maggior parte delle opere è sospesa. In aria. Questa sospensione (non importa qui il richiamo alla situazione alchemica della pendaison) si fissa e resta come una questione irrisolta. A.G. si interroga sul significato come sulla riconoscibilità e sull’oggettualità dell’opera d’arte oggi, come fece Marcel Duchamp con i suoi ready-made agli albori del Novecento.
Anche i numerosi grandi mosaici di ParcGrill si fondano sulla filosofia dei citati ProntoFatto: essi sono realizzati con materiali scoperti in discariche, arenili, belvederi, luoghi di tutto il mondo, un mondo parallelo e vicino; in origine ogni singolo frammento era un piatto, una scodella o una piastrella e, decontestualizzato, estrapolato dalla sua funzione primaria, ha finito per assumerne un’altra come unità di misura, tassello, di un’opera d’arte.
Andrea Grillo, nato a Genova nel 1969, è artista indipendente, attivo dagli inizi degli anni ’90, ed è insegnante di educazione artistica. Utilizza tecniche, materiali e canali di comunicazione e di arte alternativi. Nel 2000 costruisce ParcGrill, la sua casa-scultura, spazio concepito come contenitore per comunicare. Ha avuto come maestri di riferimento Claudio Costa e Piergiorgio Colombara.
Inaugurazione 23 aprile 2010, dalle 15
ParcGrill
Vico delle Fate, 9/5 - Genova
Orario: 15-23
Ingresso libero