artstorieS. Nella tele del pittore parigino l'umilta' e semplicita' di un oggetto d'uso, di un interno, di un paesaggio familiare, le 'piccole grandi' sicurezze del quotidiano sono le protagoniste assolute che svelano il volto del contemporaneo e recuperano l'espressivita' dell'infanzia.
L’umiltà e semplicità di un oggetto d’uso, di un interno, di un paesaggio familiare, le “piccole grandi” sicurezze del quotidiano, quando il consumismo stesso entra nell’esistenzialismo e le icone pop e massmediatiche, gli utensili di una memoria recente, ma già di suggestione arcaica, le oggettualità finite, si elevano ad oggetto d’arte concettuale, protagonisti assoluti di una tela ritagliata sull’infinito, che svela il volto oscillante del contemporaneo, al ritmo di un’ironia fantastica, che recupera l’espressività libera, dagli archivi sedimentati dell’infanzia.
Un animismo irresistibile, leggero e complesso insieme, si muove sugli assi tematici delle artstories di Claude Max Lochu, nella mostra che sarà inaugurata al Castello Ginori di Querceto (Montecatini VC – PI), presso la galleria Accademia Libera Natura e Cultura diretta da Ursula Vetter, domenica 25 aprile 2010, alle ore 17.30, con intermezzo musicale jazz di Luciano Busdraghi e nell’ambito di un ricco programma di iniziative che prevede anche la visita alle cantine Marchesi Ginori Lisci.
Pittore parigino, rappresentante di stile della città che forse più di ogni altra testimonia ancora il passaggio irrisolto verso le frenesie della modernità, Lochu è ambasciatore consapevole ed esorcizzante, delle trasformazioni semantiche che passano attraverso la temporalità e caducità deformante, dove persino la “moka”, casalinga, umile e classica, diviene star e prima donna, al contempo tragica e divertente. Una visione gentile ed elegante, ma anche magnetica e provocatoria, che si delinea come ritratto nostalgico del cambiamento, quando il presente scivola via e resta il palcoscenico della ricerca verso un luogo ancora privilegiato e significante, nello scenario roteante dell’esistenza.
Pennellate morbide, ma anche decise, nei volumi cezanniani costruiti sulle tonalità tremolanti e timide di una luce atemporale, ombre e colori, in composizioni che si muovono sulle linee di una ripresa cinematografica, che tracciano un racconto, aperto e scaturito dalla fenditura di scambio tra il reale e l’immaginario, fino al bianco e nero più sobrio, dove l’onda vitale di scatole di biscotti si ricompone nell’equilibrio che gioca tra la tradizione riservata e la forza comunicativa ed universale della grafica.
Un sodalizio tacito tra epoche di confine s’instaura, e l’epoca retrò ammonisce il contemporaneo del suo imminente superamento, nei dipinti e nei disegni, in paesaggi e vedute costruite dalle più recenti e già desuete, ciabatte “crocs”, imballaggi vari, pacchetti di sigarette, giocattoli, stoviglie e suppellettili, lattine di bibita distrutte ad arte dall'uso, ecc., e l’inanimato, che non è più tale, richiede un nuovo ruolo, oltre il tramonto vertiginoso ed accelerato, percepito nelle certezze e nell’identità del nostro tempo.
In conclusione, alle ore 20, è prevista anche la cena per soci (iscrizione all’associazione possibile sul luogo). Info e prenotazioni ai recapiti: 333/6405250, 335/6837252.
Inaugurazione domenica 25 aprile 2010, alle ore 17.30
Accademia Libera Natura c/o Castello Ginori di Querceto
via del Borgo, 1 (Castello Di Querceto), Montecatini Val Di Cecina (PI)
tutti i giorni, martedì escluso, negli orari 10-12.30 e 16-20
ingresso libero