La mostra, costituita da una selezione di 20 incisioni realizzate dagli artisti chiapanechi del gruppo Grafica Maya e da Nahua Nicolas de Jesus, illustra lo stato attuale dell'arte grafica in Messico e principalmente quella che nasce e si sviluppa nell'ambito indigeno e popolare.
a cura di Massimo Bignardi
Martedì 27 Aprile 2010, ore 18,30 nel chiostro del Palazzo di San Galgano, sede della Facoltà di Lettere e Filosofia, sarà inaugurata la mostra collettiva "Grafica Maya e Nahua. Coscienza collettiva". Si tratta della terza mostra del nuovo ciclo della rassegna SANGALGANOSQUARE, curata dal Prof. Massimo Bignardi e organizzata dalla Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea del corso di Laurea specialistica in Storia dell’Arte e patrocinata dal Comune di Siena, nell’ambito del programma promosso dall’Assessore alla Cultura Marcello Flores d’Arcais.
Coordinamento organizzativo: Paolo Berti, Irene Biolchini, Giulia Carozzi, Cristina Ferrario, Claudia Gennari, Sara Manetti, Martina Marolda, Federica Marras, Silvia Giannassi, Silvia Leonardi, Luca Mansueto, Claudia Mennillo, Ardesia Ognibene, Serena Pacchiani,Federica Pace, Elisa Pacini, Annamaria Restieri, Irene Sbrilli.
Quest’esposizione, scrive Elisa Pacini, propone, per la prima volta al pubblico italiano, una serie di opere grafiche originali realizzate dagli artisti chiapanechi del gruppo Grafica Maya e del Maestro Nahua Nicolás de Jesús.
La mostra, costituita da una selezione di 20 incisioni, vuole illustrare lo stato attuale dell’arte grafica in Messico e principalmente quella che nasce e si sviluppa nell’ambito indigeno e popolare, che oggi rappresenta l’espressione più genuina del processo di resistenza culturale e sociale messa in atto da queste popolazioni sempre più emarginate e penalizzate dalle dinamiche economiche e sociali della modernità.
Le opere realizzate dal Maestro Nicolás de Jesús rappresentano il tipico immaginario oltremondano messicano incentrato sulla tradizionale figura della scheletro o “Calavera”. Figura a metà tra il concreto e l’allegorico, affonda le sue radici nella tradizione Azteca, ed è giunta a costituire una delle immagini più ricorrenti e diffuse sia nell’iconografia popolare che in quella artistica messicana. Gli echi di tale tradizione si avvertono nelle opere di Nicolás de Jesús, il quale, riprendendo la tradizione inaugurata dall’illustratore satirico José Guadalupe Posada e Diego Rivera, utilizza quest’immagine come strumento di satira, di denuncia sociale e politica.
Con le incisioni presentate dagli artisti di Grafica Maya, ci spostiamo in un altro ambito culturale e sociale: quello Maya chiapaneco. I temi che compaiono nelle incisioni sono quelli legati al rapporto dell’individuo con se stesso, con la collettività di cui è parte, e con la natura, intesa come entità vivente popolata da spiriti e personificazioni del mondo animale e vegetale.
Un chiaro esempio di questa visione si trova nelle incisioni di Antún Kojtom e di suo figlio Alux Antún, nelle quali si rappresenta il giaguaro, una delle entità centrali della tradizione totemica e cosmologica Maya.
Dalla dimensione spirituale si passa, nelle opere di Sebastián Sántiz, Osbaldo García, Lisandro Solís, Enrique Pérez, Erik Hernandez ed Andrés García, ad una rappresentazione più intima e personale che sposta l’attenzione sulla quotidianità del rapporto tra l’individuo ed il mondo che lo circonda, sia per quanto riguarda gli aspetti dell’interiorità e dell’intimità sia per quanto riguarda temi cruciali come quelli della vita e della morte.
La rivendicazione della propria appartenenza etnica e delle proprie radici culturali non deve però essere confusa con il nostalgico perseguimento di un'identità statica ed anacronistica isolata dal mondo e dalla sue problematiche concrete; in opere come “Ecocidio”, in cui l'artista affronta la cogente questione della distruzione dell'ambiente e della indiscriminato sfruttamento delle risorse naturali, la visione indigena si fa protesta politica e sociale trasformandosi in attivo strumento attraverso cui interpretare e rapportarsi con la modernità.
E’ importante sottolineare che tutte le opere presentate in questa mostra sono legate da un medesimo filo conduttore: il recupero e la conservazione della propria memoria culturale e collettiva, che tre secoli di dominazione spagnola hanno contribuito a distruggere e disperdere.
L’esposizione sarà accompagnata dalla proiezione di un video che raccoglie l’intervista-documentario ad Antún Kojtom, realizzato da D.A. Moreno Garza della Jex Production (Monterrey, Mexico) per il “Turrismo”, sul progetto di recupero della cultura Maya a partire dalla memoria collettiva Tzeltal.
Grafica Maya nasce nel 2007 come proposta collettiva che unisce artisti del calibro di Nicolás de Jesús, Antún Kojtom e Sebastián Sántiz Gomez. Dal 2007 ad oggi Grafica Maya si è arricchita della presenza di nuovi artisti quale Andrés Esteban García López, Lisandro Solís, Enrique Pérez, José Osbaldo García Muñoz, Erik Hernandez ed il piccolo Alux Antún.
Nicolás de Jesús è un artista messicano; dipinge e realizza incisioni su papel amate (la carta di corteccia). Nasce nel 1960 nella comunità di Alto Balsas nella regione indigena Nahua di Guerrero, Messico. Figlio dell'artista messicano Pablo de Jesús, ha esposto in vari centri culturali di Chicago, città dove ha vissuto dal 1989 al 1994. E’ il co-fondatore del “Taller Mexiano de grabado” a Chicago, ed ha promosso la sua arte attraverso il Museo messicano di quella città . Grazie al supporto de “L'Association pour l’Estampe et l’Art populaire”, Nicolás ha esposto in Francia, Giappone e Indonesia. Ha partecipato a numerosi show televisivi e radiofonici, mostrando i suoi lavori, e parlando della situazione degli artigiani in Messico e artisti messicani negli Stati Uniti. In più, Nicolás de Jesús ha ricevuto il National Award for Drawing "Ricardo Flores Magón" nella competizione: V Juegos Culturales y Recreativos de los Trabajadores.
Antùn Kojtom nasce nella comunità di Ch'ixaltontik, Tenejapa, Chiapas nel 1969. Nel 2006 è statoinvitato in Austria, a Sankt Leonhard am Hornerwald, a collaborare al progetto “Projekt Künstlergärten”. Sempre nel 2006 ha esposto “Wipil de Espiritus” a Vienna, nello spazio culturale “Das Literatur Atelier”, e a Parigi, nella casa della cultura “Luise Michel”. Nel 2007, a Chicago, partecipa alla mostra collettiva “Raìces en la memoria” ed espone al National Museum of Mexican Art. Nel 2008-2009 espone in molte città italiane e realizza un mural presso il reparto di neonatologia dell’Ospedale Macedonio Melloni nell’ambito del progetto “Arte in Movimento” del pittore Gregorio Mancino.
Sebastián Santiz Gómez nasce nella comunità di Baj’ chen Oxchuc, Chiapas nel 1955. Nel 1988 entra nella Scuola di Arte Plastica dell’Instituto de Ciencias y Artes de Chiapas dove studia pittura scultura e incisione. Ha realizzato esposizioni individuali dentro e fuori dallo stato del Chiapas e all’estero. Ha anche partecipato a molte esposizioni collettive in vari stati messicani, in Europa, negli Stati Uniti (Los Angeles, in Texas, San Antonio, California, Washington) e in Giappone.
Andrés Esteban García López nasce nel 1973 a San Cristóbal de Las Casas, Chiapas. E’ uno dei fondatori del Taller Grafica Maya. esposizioni individuali e collettive di pittura e di opere grafiche in Oaxaca e in Chiapas.
José Osbaldo García Muñoz, artista plastico autodidatta, che principalmente realizza opere pittoriche. Nasce nel 1974 nel municipio de Unión Juárez, Chiapas, frontiera tra Messico e Guatemala.
Enrique Pérez, nasce nel 1989. Originario de La Libertad, municipio de Huixtán Chiapas. Partecipa a numerose esposizioni collettive di pittura ed incisioni nello stato di Tabasco e in Chiapas.
Lisandro Solís nasce nel 1988. Dal 2009 ad oggi ha partecipato, con le sue opere pittoriche e incisioni a numerose esposizioni in Chiapas.
Erik Hernandez, nasce nel 1986. Originario di San Pedro Chenalho, Chiapas. Partecipa a numerose esposizioni collettive di pittura ed incisioni nello stato di Tabasco e in Chiapas.
Per informazioni: tel. 0577 233656
bignardi2@unisi.it
videa@hotmail.it
Inaugurazione martedì 27 Aprile, ore 18.30
Palazzo di San Galgano, Facoltà di Lettere e Filosofia
via Roma 47 Siena
ingresso libero