Galerie Mario Mazzoli
Berlin
Potsdamer Str., 132
0049 (0)3075459560 FAX 0049 (0)3075459560
WEB
Paolo Cavinato e Stefano Trevisi
dal 30/4/2010 al 11/6/2010
mar-sab 12-18

Segnalato da

Paolo Cavinato



 
calendario eventi  :: 




30/4/2010

Paolo Cavinato e Stefano Trevisi

Galerie Mario Mazzoli, Berlin

Dopo avere attraversato, registrato, ripreso, immaginato e rappresentato Berlino utilizzando diversi supporti e mezzi svariati, i due artisti la restituiscono in un percorso espositivo che si compone di un ingresso-introduzione e di quattro stanze-ambienti: dove la ricerca spaziale e artistica di Cavinato, dialoga con la ricerca musicale di Trevisi.


comunicato stampa

“LINIE crea direzioni differenti, contorni, confini, valichi insormontabili o attraversabili.
Il progetto è giocato su questa ambivalenza tra l’unico ed il molteplice, tra un microcosmo fatto di particolari tattili, più vicini, palpabili e concreti ed un macrocosmo lontano, astratto, distante.”

All’incrocio tra sperimentazione musicale e ricerca spaziale, la Galleria Mario Mazzoli inaugura Sabato 1 maggio il progetto espositivo Linie, nato dalla collaborazione tra un artista visuale, Paolo Cavinato (1975) ed un compositore, Stefano Trevisi (1974), entrambi caratterizzati da originali percorsi creativi, con i quali hanno saputo affermarsi a livello internazionale.

Spazio del contemporaneo per antonomasia, la Galleria Mario Mazzoli nasce con l’intento di coniugare le arti visive, con particolare attenzione ai linguaggi multimediali ed alla video arte, alla ricerca musicale acustica ed elettronica, offrendo ai collezionisti di oggi una valida alternativa al tradizionale e sempre più desueto concetto di opera d’arte.

Spinti dalla medesima esigenza, Cavinato e Trevisi hanno fondato SPAZIO VISIVO, un progetto "duo" già sperimentato con successo in altre mostre precdenti, di cui Paolo cura la parte visuale, mentre Stefano l'apparato sonoro.

Dopo avere attraversato, registrato, ripreso, immaginato e rappresentato Berlino utilizzando diversi supporti e mezzi svariati, i due artisti la restituiscono in un percorso espositivo che si compone di un ingresso-introduzione e di quattro stanze-ambienti: dove la ricerca spaziale e artistica di Cavinato, attenta all’ambiente come luogo rappresentazione e dell’azione (visuale, teatrale, percettiva, motoria, relazionale, emozionale, psichica, sensoriale) dialoga con la ricerca musicale di Trevisi, costantemente rivolta all’analisi ed alla sperimentazione del suono, fondamento e risultato di un sistema di energie in perenne conflitto, tra affermazione e negazione, distensione e contrazione, distorsione ed equilibrio, perturbazione e quiete.

La STANZA 0, ovvero l’INGRESSO, si compone di una serie di opere fotografiche che ritraggono a loro volta stanze cosparse di oggetti, tracce e indizi della memoria, stanze dense di energie solo assopite, come suggerisce anche il materiale sonoro.

La STANZA 1, detta dei TEATRINI, è composta da scatole-oggetti tridimensionali di medie dimensioni, disposti a esagono e contenenti visioni di architetture, di spazi e luoghi che si ispirano alla città. Qui i materiali sonori, emessi da sorgenti autonome nascoste all’interno di ciascun ambiente, creano una complessa installazione multicanale, composta da suoni di matrice concreta e di origine strumentale, da ambienti di Berlino, da materiali “storici” caratterizzati da morfologie molto contrastanti, di cui tuttavia ancora possiamo intuire l’origine.

Nella STANZA 2, chiamata ICONA, la superficie rettangolare mostra, nelle due pareti in lunghezza, un complesso dialogo sonoro e visivo che diventa polifonia di voci eterogenee. Mentre sulla parete di destra, da un centinaio di oggetti-contenitori di varie dimensioni, realizzati con materiali poveri, si diffondono particolari elementi sonori estrapolati dalla stanza precedente, sulla parete di sinistra uno specchio-quadro sonoro isolato invita il pubblico a riflettersi e interrogarsi sul suo ruolo e sulla sua identità, grazie anche al foro centrale che si apre su un corridoio ottico.

Come se fossero apparizioni, diversi oggetti quotidiani e solidi geometrici, ricostruiti in carta in scala 1:1, si specchiano sul pavimento nero e lucido della STANZA 3, PHANTASMA, che ce li restituisce “…minimali, bianchi, congelati, immobili, statici, come fossero estrapolati dalla mente”, spiega Cavinato e così suggerisce anche l’installazione sonora.

Nella STANZA 4, chiamata EVOLUZIONE, i movimenti del suono, diffusi da casse acustiche nascoste in alcuni dei prismi che invadono lo spazio formando una doppia elica attorcigliata, pervadono l’ambiente come un pulviscolo sonoro.

È questo anche il massimo grado di astrazione dell’immagine e del suono al quale pare tendere il complesso percorso espositivo di Paolo Cavinato e Stefano Trevisi. Perché, come sembrano suggerirci, solo dopo aver raggiunto il grado zero e la totale frammentazione dell’opera, è possibile ripartire e creare, ancora una volta, in modo diverso, un nuovo SPAZIO VISIVO.
-Ilaria Bignotti-

Inaugurazione sabato 1 Maggio 2010, ore 18

Galerie Mario Mazzoli, GmbH
Zimmerstrasse 13, Berlin
Orari: dal martedì al sabato, 12 - 18
Ingresso libero

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