In occasione del Salone Internazionale del Libro, la galleria presenta una collettiva dedicata al rapporto tra arte e scrittura con opere di Sergi Barnils, Giosetta Fioroni, Tania Pistone e Medhat Shafik, che hanno una relazione speciale con letteratura e segno calligrafico, simboli e significati.
In occasione del Salone Internazionale del Libro la galleria Eventinove presenta Nel segno del segno, una collettiva dedicata al rapporto tra arte e scrittura. In mostra ci saranno i lavori di quattro artisti, Sergi Barnils, Giosetta Fioroni, Tania Pistone e Medhat Shafik, che hanno un rapporto speciale con letteratura e segno calligrafico. Il catalano Sergi Barnils crea lavori pieni di simboli inventati. Simile al lavoro di un celebre artista come Mark Tobey, l’arte di Barnils gioca con la volontà dell’uomo di trovare sempre un senso a tutto. Ma il tentativo di tradurre i segni dell’artista catalano risulta vano, il mistero che pervade le sue opere rimane custodito da un lessico inespugnabile. Comprensibilissime sono, invece, le parole scritte da Tania Pistone sulle sue tele. Sono racconti, ispirati alla vita di artisti, poeti e scrittori ai quali il viaggio ha modificato il destino, la cui lettura è complicata da macchie di colore, innesti di pagine di libri e di object trouvé. La scrittura diventa un atto sensoriale ed emozionale, non solo cognitivo.
Il legame di Giosetta Fioroni con la letteratura va ben oltre l’arte. È un unione non solo intellettuale, ma anche sentimentale, visto che è stata sposata con Goffredo Parise. Nella Roma della Dolce Vita conoscerà Gadda, Moravia, Pasolini, Morante e la parola scritta rimarrà per sempre nei suoi lavori sotto forma di citazione, slogan o epigrafe. Per Medhat Shafik il legame con il segno grafico deriva dal suo paese d’origine, l’Egitto, e dalla sua storia millenaria. I segni di Shafik sono geroglifici, ma anche graffiti preistorici, che illustrano superfici ricavate da antiche tecniche egiziane come la carta fatta a mano, la tela di lino, la garza di cotone o le sue personali rivisitazioni degli obelischi.
Sergi Barnils nasce nel 1954 a Bata, capitale della Guinea Equatoriale e giovanissimo si trasferisce a Barcellona. Molto apprezzate dalla critica e dal pubblico internazionale, le sue opere sono state presentate in Italia nel 1996 a Milano con una mostra alla galleria Spirale Arte. Nello stesso anno Barnils ha vinto il Premio Internazionale di Pittura a Tossa de Mar (Girona). Fra le esposizioni più prestigiose si ricordano nel 2007 le mostre personali alla Galleria Am Opernring di Vienna e La morada inmutable al Palazzo Racani Arroni di Spoleto e nel 2009 Ciutat Ideal al Museo Correggio di Correggio.
Giosetta Fioroni nasce a Roma nel 1932. La sua prima personale si tiene nel 1961 presso la storica Galleria La Tartaruga e segna il suo ingresso, unica figura femminile, alla Scuola di Piazza del Popolo. Un’avanguardia che è il fulcro della Pop art romana e che ha come protagonisti, oltre alla Fioroni, Angeli, Schifano e Festa. La Fioroni partecipa a personali e collettive presso le più storiche e prestigiose gallerie italiane come: Il Naviglio a Milano, Lucio Amelio a Napoli, De’ Foscherari a Bologna, Dell’Oca a Roma. Nel 1993 Achille Bonito Oliva la invita alla Biennale di Venezia, dove torna nel 1995 per la mostra Percorsi del gusto. I suoi lavori sono presenti in importanti collezioni private e pubbliche come quella della Gam di Torino.
Tania Pistone nasce a Catania nel 1969. Attualmente vive e lavora tra New York e Torino. Tra le sue mostre principali ricordiamo le collettive: Slalom Gigante alla Galleria Ermanno Tedeschi di Torino e La donna oggetto, a cura di Luca Beatrice, al Castello di Vigevano. Tra le personali: Palinsesti, a cura di Guido Curto, Galleria Ermanno Tedeschi di Torino, Paintings alla Casa Italiana della New York University, Encres de Chine alla Galleria Z2O di Roma e Ritratti alla Spirale Arte di Milano.
Medhat Shafik nasce in Egitto nel 1956 e dal 1976 vive e lavora in Italia. La sua consacrazione internazionale arriva nel 1995, quando alla Biennale di Venezia il Padiglione Egitto da lui rappresentato, e curato insieme a due artisti connazionali, viene premiato con il Leone d’Oro delle Nazioni. Dal 1995 si susseguono le sue presenze in Italia e all’estero sia in spazi pubblici che privati. Recentemente ha partecipato alle rassegne internazionali Linee all’orizzonte, alla Galleria d’Arte Moderna di Genova, curata da Maurizio Sciaccaluga, e Anatomia dell’irrequietezza, a cura di Luca Beatrice, al Palazzo della Penna di Perugia. Una sua personale intitolata Le Città invisibili è allestita nel 2007 a Verona a Palazzo Forti. Nel 2008 viene invitato a partecipare al progetto itinerante Correnti Mediterranee - Artisti Arabi tra Mediterraneo e Italia, organizzato dal Ministero degli Affari Esteri che sarà in mostra a Damasco, Beirut e Il Cairo.
Immagine: Giosetta Fioroni, Aurelia, lo scialle di Gerard De Nerval, 2008
Inaugurazione 4 maggio ore 18
Galleria Eventinove (nuova sede)
via della Rocca, 36 - Torino
Orario: mart-sab 13-19,30
Ingresso libero