Studio Rudy Prampolini
Milano
via Durini, 9
02 36528140

Romeo Candido
dal 4/5/2010 al 14/5/2010
su appuntamento
02 36528140
WEB
Segnalato da

Lisa Foschia




 
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4/5/2010

Romeo Candido

Studio Rudy Prampolini, Milano

Unita' minima di viaggio (2010-1996). La pittura, il video e l'installazione nel lavoro dell'artista trattano la superficie del corpo vista in una sezione traslucida, quasi liquida.


comunicato stampa

Mercoledì 5 maggio 2010 alle ore 18.30 lo Studio Rudy Prampolini, Via Durini, 9 – 20122 Milano, inaugura la personale di Romeo Candido dal titolo: Unità minima di viaggio (2010-1996). La vernice della mostra, visibile in streaming collegandosi al sito http://www.romeocandido.it, vedrà la presentazione in anteprima a Milano delle opere realizzate tra il 1996 e il 2010 che hanno come filo conduttore l’enigma del viaggio inteso come itinerario di vita, esperienza che, sulle tracce della memoria, diventa per l’artista elemento essenziale di ricerca e metafora per la ricostruzione dello stato evocativo dell’immagine .

In questo progetto Romeo Candido “Indaga il contenuto dei rapporti interpersonali trasposti in immagine. La pittura, il video e l’installazione nel suo lavoro, trattano la superficie del corpo vista in una sezione traslucida, quasi liquida, riconducibile ad un contenitore, quale il corpo umano, che emerge sulla superficie dell’immagine”.

Ne l’Autoritratto (2000-2010), realizzato in legno di gelso naturale, neoprene, olio liquido e vetro; nei ritratti, olio e tecnica mista su carta, dei vari personaggi incontrati è evidente la ricerca di una forma di rappresentazione in grado di agire come rivelatore di uno stato di transizione della memoria, mobile e indefinibile. Nel video Kristall Atmen (Respiro di cristallo) è presente anche qui, nell’indagine, la memoria; il video era parte dell'installazione Who's next?(Chi è il prossimo?) allestita a Berlino alla galleria Offnes Ateliers nel 1997.

L’opera con due tele monocrome intitolata Studio per un riposo dove l'autore continua il suo percorso di dialogo e rielaborazione dei temi tradizionali dell'arte occidentale. Per concludere il lavoro dal titolo Sottobosco (2010) metafora della capacità che hanno uomini ed oggetti di rimanere e durare in uno stato immobile. Sottobosco chiude questo ciclo di lavori ed immediatamente ne sottolinea la continuazione sottile con l’esposizione che avrà luogo nel mese di ottobre pv.

Testo critico di Ettore Malacarne.

Inaugurazione 5 maggio ore 18.30

Studio Rudy Prampolini
via Durini, 9 - Milano
Ingresso gratuito su appuntamento

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