Galleria Andre'
Roma
via Giulia, 175
06 6861875 FAX 06 6877343
WEB
Michele Ciacciofera
dal 5/5/2010 al 4/6/2010
mar-sab 11-13 e 15.30-19.30

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Galleria Andre'



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Michele Ciacciofera



 
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5/5/2010

Michele Ciacciofera

Galleria Andre', Roma

No men's land: tra presenza e assenza. In mostra la serie dedicata ai deserti, caratterizzata da studi e ricerche sul posto, dai quali emerge lo stretto rapporto tra uomo e paesaggio.


comunicato stampa

Nel vasto repertorio di forme di Michele Ciacciofera, la serie dedicata ai deserti è caratterizzata da studi e ricerche appositamente effettuati sul posto, dai quali si evince uno stretto rapporto tra uomo e paesaggio, pur annullando il primo a vantaggio del secondo. Un procedere il suo dove il territorio viene osservato nella duplice valenza semantica di fascino e paura, mistero e disorientamento, vita e morte, applicando un linguaggio teorico-visuale che si sofferma sulle dicotomie, su associazioni nelle differenze, su sintesi di contrasto, sull'osservare la stessa materia che vive di trasformazioni lente, come nel caso del deserto designato come luogo dell'anima e contenitore di solitudine e di memorie. Sono, questi, paesaggi intrisi di una forte drammaticità ravvisabile più su un piano concettuale oltre che cromatico. Strati e sovrapposizioni di polveri diventano metafora di cancellazione di antiche civiltà, di un passato rintracciabile nella sabbia, quale testimone silenzioso di un visibile/invisibile che connoterà anche la civiltà del presente.

Uno struggente messaggio nonché un incisivo avvertimento di come l'uomo a causa di opportunismi personali, oggi più di ieri difficilmente lascerà sistemi di valore improntati alla crescita civile, impegnato com'è ad inseguire forme di accentramento di potere a discapito del singolo, della collettività e dell'ambiente in cui vive. Ciò comporta inevitabilmente una perdita e un deperimento di risorse e sostanze. Siamo tutti partecipi, indistintamente, di un lungo periodo di consunzione che investe qualsiasi campo dello spirito e della cultura che vede caduti i valori nonché il progressivo svuotarsi di ogni tipo di fede religiosa e ideologica.

Il tema del deserto, quindi, nel pensiero dell'artista rappresenta uno dei luoghi dove l'agire umano ha concentrato la sua idea e la sua attuazione di distruzione. Tale processo di "desertificazione" ci lascia sempre più attoniti con il suo avanzare ogni giorno di più in mezzo a noi, espandendo i suoi margini con la forza disgregativa della materia che ad ogni passo in avanti porterà alla completa uniformità, al deserto, appunto, non solo fisico ma anche spirituale. Il creare e dissolvere le forme mutevoli e a volte illusorie di ciò che ci circonda, non è solo un rimando alla caducità della vita di gattopardiana memoria, ma è il racconto del ciclo naturale di morte e rinascita che sempre più, purtroppo, perde la propria naturalità.

Nelle opere di Ciacciofera risalta, difatti, quello che è il suo topos relativo alla bellezza della natura appannata sempre da un velo di tristezza, da uno strato ovattato e acquitrinoso. Trasparenze, velature, uso di sostanze più materiche che escono dai vincoli dello specifico pittorico, sono sempre il medium per riflettere sul rapporto uomo-natura, sul binomio presenza-assenza basando tutto su una contrapposizione e tensione insita nel pensiero creativo che trova il punto d'origine in una costante ed inquieta ricerca del limite tra leggerezza e grevità, sospensione e razionalità.
Questi lavori evidenziano un forte tratto identitario: metafore del viaggio, di emozioni bloccate e trasposte sulla tela o sulla carta, sono il risultato di una analisi ontologica che vede l’uomo alla ricerca affannosa di uno spazio fisico e mentale, in equilibrio precario tra la volontà di lasciare tracce indelebili e l’annullamento di se stesso inevitabilmente connesso alla mancanza di veri e alti valori esistenziali.

Inaugurazione giovedì 6 maggio ore 18

Galleria André
Via Giulia 175, Roma
dal martedì al sabato, ore: 11.00 – 13.00; 15.30 - 19.30
Ingresso libero

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