L'orto di Francesco. Il rigoroso minimalismo di Cucci e' una profonda riflessione sull'uso di nuovi strumenti progettuali nel mondo contemporaneo, risposta alle domande di sempre dell'uomo e dell'artista sull'essere, sul fare, sul tempo, sulla memoria.
a cura di Flavia Zanetti
L’orto è il luogo della semina, coltiva-azione, ricerca e cura della pianta ma anche della potatura, dell’innesto, del tempo ritmato dalle stagioni, del raccolto imprevisto, delle innumerevoli trivellazioni per le analisi del terreno in profondità e del rapporto tra l’uomo, la natura e la sua creatività: è il luogo del suo testamento dove si interpretano la sua esistenza, le sue tracce, il dono di sé, il suo operato.
Le strutture spaziali di Francesco Cucci sono solidificazioni momentanee del suo pensiero:il suo agire, i suoi desideri diventano spazi abitativi/abitabili che germogliano nelle varie stagioni per donare materialmente il frutto della sua creatività.
Il cerchio dalla semina al raccolto si fa frutto/materia, attraverso un percorso il cui fine non è semplicemente l’estetica ma l’etica della conoscenza.
Segmenti di legno e materiali poveri si mettono in relazione tra loro, leggeri e provvisori, costituendo nella loro essenzialità il nucleo delle sue opere. Il rigoroso minimalismo di Francesco Cucci è in realtà una profonda riflessione sull’uso di nuovi strumenti progettuali nel mondo contemporaneo, risposta alle domande di sempre dell’uomo e dell’artista sull’essere, sul fare, sul tempo, sulla memoria. In questa occasione l’artista collegherà l’orto allo spazio interno con una installazione “firma” impronta del suo linguaggio poetico.
Francesco Cucci nasce a Lecce nel 1948. Vive e lavora a Varese. Il gusto pittorico, la sensibilità per la materia, l’eclettico interesse per l’antropologia e l’architettura, lo guidano in un’ampia e articolata ricerca che gli consente di progettare, manipolando di volta in volta e in assoluta libertà, segni e linguaggi.
Attraversa i diversi ambiti artistici, con coraggio e capacità di rompere le codificazioni classiche per arrivare, con lucida coscienza e rigore storico, ad un proprio inconfondibile linguaggio progettuale.
La sua multiforme creatività si esprime in un continuo appassionato dialogo tra le più diverse forme di espressione artistica, aprendosi a nuove prospettive per arrivare alle installazioni, strutture architettoniche in progress, in cui tutti gli elementi compositivi si fondono sinteticamente e si sviluppano, organizzandosi in un coagulo di forma/spazio/materia/luce/colore: presenze cariche di energia, che “invadono” gli spazi di cui diventano protagoniste.
Partecipa a mostre ed eventi nazionali ed internazionali ed è presente con le sue opere in musei e collezioni private in Italia ed all’estero.
Inaugurazione sabato 8 Maggio 2010, ore 16
Officinaarte
Via Cantonale 57, Magliaso, Lugano (CH)
Orari: sabato e domenica dalle 14 alle 17
mercoledì dalle 19 alle 21 e su appuntamento
Ingresso libero