Emozioni catturate. La pittrice svizzera sorregge il suo multiforme e complesso universo visivo su alcuni elementi fondanti e simboli, frequenti in opere anche molto diverse. Forme floreali e vegetali, croci e cuori, che si strutturano in una figurazione originata da una potente volonta' evocativa.
Non è un compito facile "raccontare" l’attività artistica di Susie Hnilicka, poiché si tratta di una pittrice che è capace di lasciare ampio spazio all’immaginazione dell’osservatore, senza peraltro tarpare le ali al suo mondo interiore, che può così esprimere la sua urgenza di comunicare il fiorire di istanze e di suggestioni che lo caratterizzano.
Davanti alle opere proposte in galleria, l’osservatore scopre che la pittrice svizzera, pur nel multiforme e complesso universo visivo che prospetta, sorregge la sua ricerca su alcuni elementi fondanti. Simboli e forme che ritornano con frequenza in opere anche molto diverse.
A dominare, non solo per le dimensioni, i suoi "tappeti": sorta di arazzi dipinti su tela che si rifanno alla meccanica compositiva tipica della tradizione, in cui prevalgono simboli floreali e vegetali, che si strutturano in una figurazione complessa, originata da un nucleo in cui troviamo figure di forte impatto emotivo. Emblematicamente, Susie Hnilicka ricorre spesso alla croce e al cuore: materia e spirito, visibilità e invisibilità, che si rastremano verso un’unica direzione dominata da una potente volontà evocativa.
Già in queste realizzazioni si scorge un riferimento all’universo del mandala, che la pittrice ha meditato e poi trasferito all’interno della sua poetica, ottenendo così dei risultati significativi, che hanno il proprio corpo iconografico in piccole, ma molto dense, opere pittoriche. Il mandala diventa, anche in armonia con il carattere dell’artista, un’occasione per infrangere la barriera che separa visto e sognato, proponendo una linea ininterrotta di comunicazione tra essere ed apparire.
Forte di una formazione attraverso la quale ha maturato la sua esperienza di educatrice e inoltre legata da un’innata passione per i fiori, l’artista elvetica ha saputo utilizzare con grande abilità il suo background culturale, trasferendolo con equilibrio e attenzione nella sua ricerca artistica.
Nella figura umana i simboli che abbiamo incontrato in altre opere, si riduce, mentre si afferma la volontà di raccontare storie che tra realtà e apocrifo, si fondono, come nell’originalissima "Principessa sul pisello" o nella "Donna velata". Qui, soprattutto, il gusto per l’atmosfera fiabesca e il richiamo all’universo mitico danno sostanza ad una vivacità dialettica sempre velata di poesia. Da segnalare ancora le singolari "topografie" di alcune città reali (Torino, Zurigo), accanto ad altre scaturite dalla fantasia dell’artista.
Queste opere rappresentano certamente una scelta pittorica di notevole originalità: in esse il dettato di una sorta di neo-futurismo e il desiderio inarrestabile di proporre diversi angoli di lettura del quotidiano, si amalgamano in un tracciato coinvolgente e vitale che ci offre l’occasione per vedere un’angolazione forse meno nota dell’artista. Globalmente, il lavoro di Susie Hnilicka si presenta come un’esperienza complessa, articolata, non facile da penetrare a una prima sommaria osservazione: il suo lavoro infatti richiede attenzione, uno sguardo che sappia andare oltre i ceppi delle convenzioni e gli stereotipi.
Infatti, qualunque possa essere lo "stile" di questa brava pittrice, di certo ha il dono dell’originalità, sa personalizzare la sua ricerca, mantenendo autonomo il suo linguaggio mentre ci parla dei suoi sogni.
Delle sue speranze.
Della bellezza che ricerca tra la realtà e l’immaginario.
Massimo Centini
Inaugurazione martedì 11 maggio 2010 alle ore 18,30
La mostra verrà presentata da Massimo Centini
Salotto dell'Arte
via Argonne, 1/C zona precollina 10133 Torino
Orari: dal martedì al sabato dalle ore 16.30 alle ore 19.00
Domenica e lunedì chiuso