Centro Culturale Arabo
Damasco
Abu Remmaneh

Giusy Lauriola
dal 15/5/2010 al 28/5/2010
+39 6 90210080
WEB
Segnalato da

Carlo Ercoli


approfondimenti

Giusy Lauriola
Carlo Ercoli



 
calendario eventi  :: 




15/5/2010

Giusy Lauriola

Centro Culturale Arabo, Damasco

Visioni urbane in fermento. Lauriola presenta una serie di dipinti, frutto della sua ultima ricerca artistica, in cui il suo sguardo, attratto dall'essenziale, osserva i passanti nel contesto urbano: uomini e donne in cammino ritratti come sono dalla vita in giu'.


comunicato stampa

a cura di Carlo Ercoli

Il Ministero della Cultura della Repubblica Araba Siriana e l'Istituto Italiano di Cultura a Damasco hanno organizzato una mostra dell'artista romana Giusy Lauriola, curata da Carlo Ercoli, dal 16 al 29 maggio del 2010, che si terrà nella sala espositiva del centro culturale arabo Aburemmaneh, nella capitale siriana.

Come sottolinea Nicola Tomasso Firmani, addetto culturale dell'Ambasciata d'Italia a Damasco, nell'immaginario collettivo Roma e l'Italia sono sinonimo di arte e storia. Pur nella diversità delle identità culturali, che costituiscono la bellezza e l'unicità del nostro mondo, i segni tangibili del nostro passato mettono spesso in comunicazione paesi lontani. Damasco e Roma sono due capitali che, grazie anche a questa esposizione, costruiscono un ponte tra due culture millenarie. Un'occasione non solo per parlare di arte ed, in generale, della cultura italiana quanto anche di offrire una dimensione internazionale soprattutto dell'arte contemporanea che il nostro Paese offre accanto ai gioielli del passato.

Lauriola presenta una serie di opere, frutto della sua ultima ricerca artistica in cui il suo sguardo attratto dall’essenziale osserva i passanti nel contesto urbano: uomini e donne in cammino verso mete sconosciute, ritratti come sono dalla vita in giù. La tecnica pittorica è arricchita da colate di resina. Questo materiale mentre sembra creare distacco tra l’autore e l’opera, restituisce quella patina lucida, riflettente e vivace, metafora della brillantezza dei colori della vita e nella sua capacità di rispecchiare diventa anche un mezzo per guardare dentro se stessi. L’artista, scegliendo di usare una tavolozza limitata principalmente al bianco e nero, con qualche libertà di blu, offre un’interpretazione della realtà che sa di negativi fotografici, per proporre una sua visione urbana “in fermento” e offrirne una soluzione poetica.

Il curatore Carlo Ercoli racconta, inoltre, che “nelle tele dell'artista romana si stagliano figure umane all'interno di paesaggi urbani.
Sono sagome senza capo bloccate nel dinamismo di un percorso del quale non interessa ne l'inizio ne la fine. Sono attori che agiscono con la nostra testa nell'epopea urbana. Siamo noi. Un dettaglio diviene la chiave per entrare in questo mondo. Esteticamente accattivanti, queste piccole icone ci prendono per mano e portano l'osservatore dentro al quadro. Uno, più dettagli apparentemente senza anima ci fanno alzare il capo per vedere ai nostri lati. Nelle sue opere osserviamo anche affascinati tranci monumentali di Colosseo cristallizzati dietro la resina oppure il Foro della Roma Imperiale sospeso in una dimensione astorica, non metafisica e nemmeno onirica.”

Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Damasco http://www.iicdamasco.esteri.it

In collaborazione con: Ministero della Cultura della Repubblica Araba Siriana – Istituto delle Belle Arti

Centro Culturale Arabo
Abu Remmaneh - Damasco

IN ARCHIVIO [1]
Giusy Lauriola
dal 15/5/2010 al 28/5/2010

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede