Fondazione Magnani Rocca
Traversetolo (PR)
Strada Provinciale Pedemontana (via Fondazione Magnani Rocca, 4)
0521 848148, 0521 848327 FAX 0521 848337
WEB
Jean Fautrier e l'Informale in Europa
dal 13/9/2002 al 1/12/2002
0521 848327 FAX 0521 848337
WEB
Segnalato da

Studio Pesci




 
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13/9/2002

Jean Fautrier e l'Informale in Europa

Fondazione Magnani Rocca, Traversetolo (PR)

La mostra risponde pienamente allo spirito dell'attivita' espositiva promossa dalla Fondazione, che cerca sempre di trarre spunto da capolavori della collezione permanente. La mostra comprende circa 30 opere di Fautrier, fra cui il capolavoro Composition del 1960. Altre 30 opere sono dovute ai migliori protagonisti che, negli anni cruciali a cavallo della Seconda Guerra mondiale e subito dopo, egli ebbe accanto a se in un rapporto consapevole e manifesto, oppure dato solo da misteriose affinita' elettive. A cura di Renato Barilli


comunicato stampa

La mostra risponde pienamente allo spirito dell'attività espositiva promossa dalla Fondazione Magnani-Rocca, che cerca sempre di trarre spunto da capolavori della collezione permanente o comunque da interessi culturali ampiamente coltivati dal Fondatore Luigi Magnani. Jean Fautrier (Parigi 1898 - Châtenay-Malabry 1964) è presente a Mamiano con un capolavoro, Composition del 1960, cui se ne aggiungono altri degli artisti di cui è ugualmente prevista la partecipazione.

La mostra comprende circa trenta opere di Fautrier e altre trenta dovute ai migliori protagonisti che, negli anni cruciali a cavallo della Seconda Guerra mondiale e subito dopo, egli ebbe accanto a sé in un rapporto talora consapevole e manifesto, talaltra dato solo da misteriose ma non meno stringenti affinità elettive. Nella selezione di questi "altri" si è osservato un criterio molto esigente, senza cedere a preoccupazioni di stretto carattere filologico. Per l'ambito italiano compariranno pertanto opere di Alberto Burri, Lucio Fontana, Leoncillo, Mattia Moreni, Ennio Morlotti. Quanto agli altri europei, una presenza indispensabile è quella di Jean Dubuffet, l'anima gemella, anche se in un ruolo talvolta antagonistico, che Fautrier ebbe in patria, cui si aggiungono due figure di artisti non proprio francesi d'origine, ma ben presto venuti ad arricchire la Scuola di Parigi, Nicolas de Staël e Wols, anch'essi validamente presenti nella raccolta della Fondazione; il primo di loro, del resto, è stato fatto oggetto nel 1994 di una importante retrospettiva in questa sede. Completano l'arco di queste grandi presenze dell'Informale europeo un altro francese, Pierre Soulages, e lo spagnolo Antoni Tàpies.

Questi artisti, sostanzialmente coetanei, verranno confrontati col magnifico nucleo di opere di Giorgio Morandi che la Fondazione può vantare, a conferma di un'intuizione del critico Francesco Arcangeli secondo cui le opere morandiane degli anni '30 si saldano, in un'ideale staffetta, con gli inizi della pittura di materia promossa dopo il '40.

Quanto a Fautrier stesso, le trenta opere esposte ne ripercorreranno in via essenziale le fasi cruciali, insistendo sugli inizi negli anni '20 e '30, quando il suo figurativismo, in partenza abbastanza convenzionale, si viene trasformando attraverso una sorta di morbo che si impadronisce dei corpi, facendoli regredire verso uno stato embrionale originario, come poi sarà evidente nella serie degli "Ostaggi" e in tutte le varianti successive, in cui l'artista procede prendendo le mosse da un motivo centrale, che però risulta capace di articolarsi in innumerevoli varianti.

Tra i prestatori figurano musei di grande prestigio come il Beaubourg e il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris.

La mostra sarà accompagnata da un importante catalogo bilingue (italiano e inglese), edito da Mazzotta, dove tutte le opere in mostra saranno riprodotte a colori, con scritti del curatore, Renato Barilli, e di Roberto Pasini, noto studioso dell'Informale europeo; ricchi apparati bio-bibliografici a cura di Fabriano Fabbri.

Immagine: Jean Fautrier, "Forme", 1947, olio su carta riportata su tela, cm 50 x 61, Collezione privata, Italia

Orario continuato 10-18; Lunedì chiuso.
Ingresso euro 8,00 (comprensivo delle Raccolte permanenti).
Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, 43030 Mamiano di Traversetolo (Parma) Tel. 0521 848327 Fax 0521 848337.

Ufficio Stampa: Studio Pesci Tel. 051 269267 Fax 2960748

La mostra è realizzata grazie a: Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e Monte di Credito su Pegno di Busseto

Coordinamento organizzativo: Simona Tosini Pizzetti e Stefano Roffi

INAUGURAZIONE:
Sabato 14 settembre 2002, ore 17

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