Spazio Aref
Brescia
piazza della Loggia, 11
030 3752369 FAX 030 48854
WEB
Marta Vezzoli
dal 14/5/2010 al 12/6/2010
gio-dom 16-19.30

Segnalato da

Galleria dell'Aref




 
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14/5/2010

Marta Vezzoli

Spazio Aref, Brescia

Intimi legami. Fra sogni e vita. L'artista, nelle sue opere, cerca di tradurre in segni, colori e materie l'universo del sogno.


comunicato stampa

Sabato 15 maggio alle ore 18.00, la Galleria dell’Aref inaugura la mostra Intimi legami. Fra sogni e vita. Opere di Marta Vezzoli, presentazione di Mauro Corradini.

[...] Marta Vezzoli, con i suoi segni, le sue sedimentazioni, le sue tracce così lievi e così sicure, abbandonato il rigore della geometria che ha utilizzato all’inizio di questo percorso, ha assunto l’andamento ritmico dell’animo; cerca il sogno (“cercava l’alba” il torero di Lorca); con le sue forme, Marta cerca l’impossibile riduzione dell’attimo all’eternità della vita sognata, uguale solo a se stessa e per questo immutabile, eterna: “durante”, “oltre”, “respiro d’in-finito” sono i titoli di un percorso interiore, che descrivono questa lotta invisibile, per dare forma al sogno, alle emozioni e ai turbamenti del sogno. Ma non vuole raccontarle.

Cerca riuscendoci di tradurle in segni, colori, materie, incontro di linee e andamenti spontanei della mano, vuole trascrivere l’universo del sogno in colori lievi che si accompagnano meglio ai sussulti dell’animo. [...]
La superficie di Marta è quest’incontro di elementi in contrasto, che solo la pittura sa armonizzare, ad iniziare dai colori, che hanno tutti un sapore privato, intimo in una certa misura, come tirati su dal profondo; come se su ogni traccia emergesse la tensione all’unità, l’immagine tende a tradurre il tutto come ordine, misura; la pittura fa sì che il disordinato e caotico fluire dei pensieri trovi sulla superficie della tela quel ritmo che consente all’ombra interna di apparire. [...]è facile, di tanto in tanto, varcare quel confine imprecisabile tra sogno e vita – è l’autrice che ci suggerisce le parole – così consistente e così labile, così netto e preciso e così facilmente valicabile, se solo si lascia che l’immaginazione prenda possesso del nostro gesto.

E tutto ritorna in ordine, segno, linea, misura, colori che sanno di pastello e di interna serenità; perché questa è la natura delle cose di Marta e la verità di quel vivere che anch’ella cerca di affermare e mostrare, tracciando segni liberati sul bianco foglio.
Mauro Corradini

Marta Vezzoli
Nata a Chiari (BS) nel 1976 Marta Vezzoli frequenta il Liceo Artistico Statale di Bergamo come allieva in Figura Disegnata del professore Umberto Tibaldi che, per primo, la avvicina al mondo della scultura. Continua quindi la sua ricerca con il prof. Paolo Gallerani, diplomandosi in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1999 con la Tesi Note di Archeologia Industriale. Progetto di recupero dell'area dismessa dello stabilimento "Italcementi" di Palazzolo sull'Oglio.

La sua ricerca artistica si è sviluppata a partire dallo studio di architetture antiche e moderne, con particolare attenzione alle fabbriche dismesse, di cui osserva soprattutto strutture, linee ed ingranaggi - paragonabili a enormi sculture - che gradualmente vengono riconquistate dalla forza e dalla caparbietà della natura.
Realizza quindi opere privilegiando pietre morbide e ferro, materiali che le permettono di creare forme primarie e sintetiche che, attraverso segni, graffi e volumi, tendono verso l’essenza.

Il suo percorso artistico la porta successivamente ad incontrare la pittura, nuovo linguaggio che le consente, attraverso il colore, di aggiungere nuovi elementi alla sua ricerca, rivivendo dapprima la poetica dell’archeologia industriale fino ad approdare, nelle opere recenti, a riflessioni più intimistiche: “le geometrie materiche e pastose sono segnate, quasi incise, da tagli netti che creano zone d’ombra e nuovi anfratti da scandagliare. Un sé ritrovato “emerge” vibrante di colore verso la luce”.

Dal 1999 a oggi ha presentato le proprie opere in diverse mostre collettive e personali nelle città di Brescia e provincia , Bergamo, Milano , Pavia, Alessandria, Napoli, Trapani e Granada (Spagna).
Nel settembre 2006 ha partecipato al simposio di scultura su pietra di Sarnico “Scolpire in Castello” organizzato dal Centro Artistico e Culturale di Palazzolo S.O. (BS). La sua opera è collocata nel cortile interno del Comune di Palazzolo sull’Oglio. È inserita fra gli artisti del volume “L’arte pavese. La sua storia e il suo messaggio”, Aldo Ciceri, pime Casa Editrice Srl, 2008 Pavia.

Oggi vive e lavora a Pavia, dove gestisce lo spazio ConTeSto, organizzando laboratori ed eventi artistici.

Inaugurazione sabato 15 Maggio 2010, ore 18

Galleria dell’Aref
Piazza Loggia 11/f, Brescia
Orari: dal giovedì alla domenica, dalle ore 16 alle ore 19.30
Ingresso libero.

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