Tra terra e cielo. La personale costituisce il quarto appuntamento di Sguardi eccentrici, ciclo tematico di approfondimento, ideato dal critico Loredana Rea in occasione dei dieci anni di attivita' dello spazio espositivo.
a cura di Loredana Rea
La mostra, è il quarto appuntamento di Sguardi eccentrici, ciclo tematico di approfondimento, ideato dal critico Loredana Rea in occasione dei dieci anni di attività dello spazio espositivo.
Nell’arco di tempo compreso tra febbraio e giugno cinque artisti – Alfa Pietta, Salvatore Giunta, Salvatore Lovaglio, Oriano Zampieri e Giancarla Frare – differenti per formazione, scelte operative, metodologie espressive e progettualità di lavoro, si confrontano per evidenziare l’importanza di una pratica di continuo e ricercato sconfinamento, strettamente connessa alla molteplicità linguistica della sperimentazione contemporanea. Quello proposto è dunque un percorso assolutamente permeabile in cui gli artisti invitati presentano le loro opere come i segni inequivocabili della complessa articolazione di un mosaico linguistico capace di creare interessanti commistioni, raffinate decontestualizzazioni e seducenti alterazioni, per esprimere tutta la disorientante molteplicità di questo nostro tempo.
L’intento critico è quello di riflettere sul bisogno di contaminazione, che sembra caratterizzare in maniera assolutamente determinante la ricerca contemporanea, intesa non solo come volontà di uscire da canoni espressivi e tecnici considerati tradizionali per raggiungere una maggiore libertà di azione, ma anche come necessità di focalizzare l’attenzione su dettagli che altrimenti sfuggirebbero, per delineare i confini di un territorio ampio in cui prospettive differenti trovano sempre nuove declinazioni.
Per questa esposizione Oriano Zampieri ha costruito un evocativo omaggio al Mediterraneo, luogo dell’identità originaria e possibilità di recuperare la consapevolezza della propria identità. Tra la terra e il cielo, sono racchiuse le motivazioni di antiche civiltà e di suggestive ritualità, a dare forma a quelle immagini lentamente sedimentatesi nella memoria.
Nelle opere l’artista che ha realizzato per questa nuova esposizione, al di là del comprensibile piacere del fare, inevitabilmente legato alla ceramica, materia elettiva d’espressione, si avverte il senso profondo della continuità tematica, che senza dare spazio a facili citazionismi lo guida nella creazione delle sue forme fittili. Il proposito è quello di tracciare i confini di una dimensione narrativa, che partendo dal vissuto personale si fa paradigma di esperienze comuni.
Inaugurazione 18 maggio ore 18.00
Studio Arte Fuori Centro
via Ercole Bombelli, 22 - Roma
Orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00
Ingresso libero