Mrdjan Bajic
Jean-Michel Basquiat
Bianco-Valente
Joseph Beuys
Louis Cane
Maurizio Cattelan
Patrizia Giambi
Antonio Cervasio
Gianluca Codeghini
Gillo Dorfles
Fredrich Kiesler
Wilma Kunn
Pierpaolo Lista
Pietro Lista
Richard Long
Annalisa Macagnino
Domenico Antonio Mancini
Alessandro Mendini
Moio & Sivelli
Damir Ocko
Mimmo Paladino
Giulia Palombino
Anja Puntari
Luisa Rabbia
Marco Raparelli
Mimmo Rotella
Giuseppe Stampone
Studio Azzurro
Enrico Tealdi
Eugenia Vanni
Andy Warhol
Mary Zygouri
Antonello Tolve
La collettiva vuole essere un omaggio a Gillo Dorfles, e precisamente ad un ambito del suo pensiero che, per la forte coincidenza tra la pratica critica e quella pittorica, ha individuato nei collassi della ragione o nei flussi dello sgrammaticato la rivincita di un potere magico e mitico centrale nella produzione artistica di ogni tempo. Opere di Jean-Michel Basquiat, Bianco-Valente, Joseph Beuys, Louis Cane, Maurizio Cattelan, Patrizia Giambi, Antonio Cervasio, Gianluca Codeghini, Gillo Dorfles, Fredrich Kiesler e molti altri. A cura di Antonello Tolve.
a cura di Antonello Tolve
L'Associazione Corporazione delle Arti e delle Tecnologie con il patrocinio del Comune di Salerno – Assessorato al Turismo ai Beni Culturali e alla Portualità Turistica, la preziosa collaborazione del MMMAC – Museo Materiali Minimi d'Arte Contemporanea, della Fondazione Filiberto Menna – Centro Studi d'Arte Contemporanea e dell'Associazione Seventh Degree dell'Università degli Studi di Salerno presenta, per le manifestazioni di Salerno Porte Aperte 2010 – Maggio dei Monumenti – la mostra collettiva Avventure Minime. Miocinesia nell'arte d'oggi, a cura di Antonello Tolve.
«I rimasugli del poeta, lo spartito incompleto di un compositore, il modello di una scultura, il disegno preparatorio o il semplice schizzo lasciato su un foglietto qualsiasi e magari approntato su un tram, in treno, nella sala d'attesa di un aeroporto, durante la fila che si fa per pagare la bolletta di turno in un ufficio postale. Caratterizzato da un gesto fulmineo e a volte frenetico», suggerisce Antonello Tolve nel testo in catalogo, «lo schizzo rappresenta il mondo embrionale e sotterraneo dell'arte che fa i conti con un atteggiamento miocinetico, basato, cioè, su un sistema psichico incompleto o, quantomeno, non così dettagliato come quello trattato dal raziocinio e dalla rielaborazione e organizzazione di tutti quei materiali primari che caratterizzano una molteplicità di condotte cotidiane.
Tutti quei segni che maltrattano un volume, quei segni lasciati tra le righe o ai margini di saggi, romanzi o raccolte poetiche (trattini, freccette, parentesi, piccole v, stelle e crocette) che, oltre a disegnare una vera e propria segnaletica in cui l'artefice ritrova una personalissima geografia, rendono caratteristico il libro. Tutte quelle parole, quei cerchietti, quadratini, quei triangolini e quei segni decisamente automatici che lasciamo su un foglietto, su uno scontrino, su un post-it, al termine di una telefonata. Tutte quelle pseudoforme insignificanti che produciamo quotidianamente e buttiamo regolarmente nel cestino della carta perché inutili e inutilizzabili (ma tuttavia figli di un appagamento momentaneo). Sono esperienze psicomotorie (impulsi fulminei) che, se da una parte si presentano come involontarie azioni autoterapeutiche perché svolgono un'attività appagante e dunque non trasformano il desiderio e l'impulso elementare in una frustrazione o in un insuccesso, dall'altra disegnano un vero e proprio scenario interiore il più delle volte incomprensibile al suo autore».
«La gestualità impura, lo scarabocchio, il ghirigoro, la macchia o lo sgorbio che molte volte l'artista reputa inutile e decisamente secondario rispetto ad opere elaborate con cura (anche in vista di un loro ingresso nel mercato dell'arte) è, in molti casi, il primus movens di un discorso che troverà soltanto successivamente una reale conformazione, una reale compilazione, un reale raziocinio. Miocinesia nell'arte d'oggi vuole essere un omaggio a Gillo Dorfles, e precisamente ad un ambito del suo pensiero che, per la forte coincidenza tra la pratica critica e quella pittorica, ha individuato nei collassi della ragione o nei flussi dello sgrammaticato la rivincita di un potere magico e mitico centrale nella produzione artistica di ogni tempo».
«Senza alcuna pretesa di essere esauriente o minuzioso nelle sue forme, lo schizzo si pone, così, tra le maglie dell'arte e della sua storia (delle sue storie), come fonte di studio tenacemente connessa all'intenzione dell'artista. Di dimensioni ridotte e di rapida esecuzione, questa forma fetale è un'impressione che si pone, paradossalmente, come un non finito compiuto. In altre parole, quello che definiamo come schizzo riassume al suo interno – in uno spazio che sottolinea, appunto, la velocità dell'esecuzione – ciò che è necessario e sufficiente per fornire una determinata informazione. Così, tutte quelle linee intime che sviluppano su ogni tipo di superficie le forze creatrici dell’artista, linee preverbali e pregrammaticali in cui è possibile individuare appieno il senso investigativo e la libertà espressiva dell’artista fanno del materiale minimo una vera e propria modalità estetica presente in ogni attività artistica e non».
Artisti in mostra: Mrdjan Bajic, Jean-Michel Basquiat, Bianco-Valente, Joseph Beuys, Louis Cane, Maurizio Cattelan / Patrizia Giambi, Antonio Cervasio, Gianluca Codeghini, Gillo Dorfles, Fredrich Kiesler, Wilma Kun, Pierpaolo Lista, Pietro Lista, Richard Long, Annalisa Macagnino, Domenico Antonio Mancini, Alessandro Mendini, Moio & Sivelli, Damir Očko, Mimmo Paladino, Giulia Palombino, Anja Puntari, Luisa Rabbia, Marco Raparelli, Mimmo Rotella, Giuseppe Stampone, Studio Azzurro, Enrico Tealdi, Eugenia Vanni, Andy Warhol, Mary Zygouri.
Con due poesie di Tomaso Binga
Sponsor tecnici: Autosele / Concessionaria Opel, Interauto / Concessionaria Citroën, Lega delle Cooperative di Salerno – Società Cooperativa San Galileo / Cooperativa Edilizia Madonna delle Grazie, IN RADA / Ristorante - Pizzeria, Zoolander Store.
Catalogo MMMAC Edizioni / EDI.COM
Nell'ambito della terza edizione di Arti di Maggio, ospite di Salerno Porte Aperte, promossa dall’Associazione Seventh Degree dell’Università di Salerno
Immagine: Anja Puntari
Preview per la stampa 22 maggio ore 10
Opening 22 maggio 2010 ore 11
Archivio Generale – Sede Storica, Ex Convento di San Lorenzo
Via de' Renzi, Salerno
orari 11 -13 o su appuntamento
ingresso libero