La collettiva, a cura di Mario Zanetti, comprende una cinquantina di opere di Antonio Stagnoli, Luciano Zanoni e Ivan Zanoniche, che intrecciano con la terra tutto il loro percorso artistico.
a cura di Mario Zanetti
Lo Studio d’Arte Zanetti debutta con una mostra dedicata ad Antonio Stagnoli, Luciano Zanoni e Ivan Zanoni aperta al pubblico dal 23 maggio al 4 luglio nella sede della galleria, un ampio edificio di origine cinquecentesca situato nel cuore di Bagolino, in provincia di Brescia. “Tra terra e arte: inizio di un cammino” è una collettiva a cura di Mario Zanetti - che con questa mostra inaugura la sua nuova attività - e comprende una cinquantina di opere dei tre artisti che intrecciano con la terra tutto il loro percorso artistico.
Le opere di Antonio Stagnoli esposte “danno a noi la testimonianza di un richiamo d’amore: l’uomo, la natura, il vivere vogliono attenzione....ci danno il senso di un ripiegamento, un “farsi carne” del rapporto con le cose e con gli uomini” scrive il poeta Franco Loi nel testo critico che accompagna il catalogo della mostra, sottolineando inoltre che “sono i corpi i veri protagonisti di queste immagini, siano essi vegetali, animali o umani…non il colore ma il disegno evidenziano la corporea caparbietà attiva della gente e la dura compresenza della natura”.
Le opere di Antonio Stagnoli, artista nativo di Bagolino, si incontrano e si alternano nel percorso della mostra con le sculture dei trentini, di Caldes Luciano e Ivan Zanoni, padre e figlio, dai cui “ferri forgiati” emerge “ il piacere della materia provocata e dominata e l’incontro con le radici profonde di una storia collettiva di uomini, che si è stratificata in un contatto diretto, materico, sensoriale, con le cose d’uso quotidiano” come scrive nel suo testo critico Fausto Lorenzi.
Numerose sculture esposte degli Zanoni sono state realizzate appositamente per questo percorso espositivo. Mentre i soggetti di Luciano Zanoni (pere, carciofi, mele tagliate a spicchio..) rimandano alla coltivazione e ci dicono che anche “gli oggetti destinati ad arredare la vita dell’uomo devono essere altrettanto coltivati, perché possano esserci affidati come alimenti dell’esistenza; il figlio Ivan forgia soprattutto archetipi animali, spesso assemblando lamine, con una carica aggressiva, mimetica, o piuttosto animistica, in certe forme primordiali e ferine” spiega Lorenzi.
La magia della bellezza antica, di stupefacente, puntiglioso naturalismo dei ferri battuti da Luciano Zanoni, che catturano per sempre un’energia vitale, è stata colta anche dall’uomo più ricco del mondo, Bill Gates, che nel 1995 gli ha commissionato per il giardino della sua Fondazione, a Seattle, una pianta d’ulivo alta quattro metri. Inoltre sempre all’inizio degli anni novanta l’allora presidente della Repubblica francese François Mitterrand alla sua opera acquistando una scultura che oggi fa parte della collezione François Mitterrand.
Gli Zanoni coltivano questa religione di polpe e fibre delle cose, nervi e filamenti, perché le loro forme sono davvero sentite come calchi che sorgono dalla vita.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Lubrina Editore con testi dello storico Alfredo Bonomi, del sindaco di Bagolino Gianluca Dagani e del prevosto di Bagolino Don Arturo Viani e testi critici di Franco Loi e Fausto Lorenzi.
ANTONIO STAGNOLI
Antonio Stagnoli nasce a Bagolino, in provincia di Brescia nel giugno 1922. Vive e lavora tra Brescia e Bagolino, alternando le suggestive visioni che dal suo studio bresciano si aprono sulla parte più antica della città alle genuine immagini montane della natia Valle Sabbia. È autore di quadri a olio, incisioni, pastelli e chine. Di lui hanno scritto tra gli altri Alfredo Bonomi, Piero Borghini, Gianfranco Bruno, Mario De Micheli, Chiara Gatti, Enrico Ghezzi, Franco Loi, Franco Marcoaldi, Dario Micacchi, Domenico Montalto, Mario Pancera, Elisabetta Sgarbi, Vittorio Sgarbi, Roberto Tassi, Lorenza Trucchi.
LUCIANO ZANONI
Luciano Zanoni nasce a Caldes in Val di Sole (TN) il 20 maggio 1943. Fin dall’adolescenza esercita la professione di fabbro. La lunga pratica nella lavorazione del ferro e il rapporto sentito con il mondo naturale lo portano a cimentarsi con la scultura. Nel dicembre del 1979 Zanoni espone con notevole successo alla Compagnia del Disegno di Milano. Nel 1982, in seguito ad una nuova esposizione alla Compagnia del disegno, si accende intorno alla sua arte un interessante dibattito, nel quale intervengono critici noti, come Jean Clair, Raffaele De Grada, Gian Alberto Dell’Acqua. L’anno successivo entra a far parte del gruppo “Città e Campagna”. Ha esposto più volte a Parigi, a partire da 1987, a Innsbruck e a Praga, nel 1989, a Bolzano, nel 1993, più volte a Trento, a partire dal 1994, a Brescia, nel 1998 e in molte altre città come Los Angeles, Lione, Torino, Brescia, Modena. Nel 1995 porta a termine un albero di ulivo per la villa di Bill Gates a Seattle (Washington).
IVAN ZANONI
Ivan Zanoni è nato nel 1971 a Caldes in Val di Sole (TN) dove vive e lavora. Ha frequentato l’Istituto d’Arte “Alessandro Vittoria” a Trento. Figlio maggiore dello scultore Luciano apprende l’arte del ferro battuto maturando però una personale espressione artistica totalmente autonoma. Tra i maestri che lo hanno incoraggiato figurano Paolo Vallorz, Jean Clair, Marco Vallora, Raffaele De Grada. Numerose le mostre collettive a cui ha partecipato dal 1996 al 2006. Nel 2002 è entrato a far parte del “Gemine Muse”, un percorso artistico-culturale organizzato dal G.A.I. (Giovani Artisti Italiani) in collaborazione con alcuni importanti musei in tutta Italia.
Catalogo edito da Lubrina Editore, €10.
Ufficio Stampa Luca Vitale e Associati
tel. 030.2942170
info@lucavitaleassociati.it
Immagine: Luciano Zanoni, Albero di pere
Presentazione galleria sabato 22 maggio 2010, ore 16.30
Sala del Teatro San Filippo Neri, Via Parrocchia n. 14, Bagolino
Inaugurazione mostra sabato 22 maggio 2010, ore 18
via Fioravante Moreschi, 2 - Bagolino
Orari da mercoledì a venerdì 10.30-12.30 / 16.00-19.30
sabato e domenica 10.00-12.30 / 15.30-19.30
lunedì - martedì chiuso