Mostra di uno degli interpreti più originali e apprezzati del movimento informale
promosso da
Comune di Pesaro, Provincia di Pesaro-Urbino, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Regione Marche
Il Palazzo Gradari a Pesaro si aprirà per la prima volta al pubblico il 3 agosto
per l'inaugurazione di una grande mostra personale di Oscar Piattella, uno degli
interpreti più originali e apprezzati del movimento "informale". L'esposizione,
che sarà visitabile fino al 22 settembre, è promossa dal Comune di Pesaro
-Assessorato alla Cultura, dalla Provincia di Pesaro-Urbino -Assessorato alla
Cultura, dalla Regione Marche e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro.
Il corpus di questa grande mostra è costituito dal lavoro più recente di
Piattella, incentrato sulla dialettica tra dimensione interiore dell'uomo e
realtà della natura e dei suoi segni. Saranno in mostra gli ultimi lavori di
grandi dimensioni (più di 30 dipinti), oltre a disegni preparatori e acquerelli,
libri d'artista, bozzetti e disegni, proiezioni e installazioni. L'esposizione è
documentata da un catalogo con testi critici di Andrea Emiliani, Fabrizio
D'Amico e Yves Bonnefoy.
La mostra di Oscar Piattella, che sarà esposta su tutto il piano nobile e la
corte di Palazzo Gradari, rappresenta l'omaggio a un autore di Pesaro di
importanza internazionale e, insieme, la valorizzazione di un luogo ritrovato
fortemente simbolico della città . Situato nel cuore del centro storico, il
cinquecentesco palazzo viene restituito ora alla vita della comunità a seguito
di una complessa opera di ristrutturazione promossa dal Comune di Pesaro, sulla
base di un importante progetto che ne prevede la destinazione a funzioni
prevalentemente culturali e di rappresentanza. Lo storico edificio, che nel
corso del tempo è stato dimora di illustri famiglie aristocratiche di Pesaro, si
avvia oggi a divenire un nuovo crocevia della cultura pesarese attraverso
l'apertura all'arte contemporanea.
Oscar Piattella (Pesaro 1932) è stato protagonista negli anni '50, con Arnaldo e
Giò Pomodoro, Vangi, Sguanci, Nanni Valentini, di quella felice esperienza
pesarese che ha ricevuto attenzione e consenso unanime. Dopo un inizio
figurativo Piattella sposta sempre più la sua attenzione verso il movimento
"informale", seppur interpretato con originale sensibilità : periodo
contrassegnato da prestigiose mostre in Italia e all'estero e dal contatto con
grandi personalità come Alberto Burri, Lucio Fontana, Enrico Castellani.
Affascinato dalla complessità dell'interazione tra spazio e tempo, natura e
uomo, Piattella ha sviluppato sempre più una passione per la matericità , nella
misura in cui la ricchezza dei materiali grezzi stimola la memoria delle radici
umane. Ha scritto in proposito lo stesso artista: "Il mio lavoro è incentrato
sulla considerazione dei materiali che oggi ho arricchito con tufi macinati
gialli e grigio azzurro, oro bianco e giallo, conchiglie tritate a partire dai
gusci delle cozze con cui ottengo una polvere grigia madeperlacea stupenda,
carbone tritato, sabbie di tutti i tipi, soprattutto quella di Ladispoli (quasi
dorata) e nera, poi foglie con cui ottengo calchi negativi e positivi, frammenti
di madreperla da conchiglie meleagrine, insomma un universo di materiali
compresi gli ossidi e tutte le terre colorate... polvere, polvere, polvere! ".
Immagine: Oscar Piattella, Tutto l'oro del mondo, 2000, 190 x 190 materiali vari su tela
3 agosto - 22 settembre 2002
Orari: dalle ore 17 alle ore 23
Ingresso gratuito
Organizzazione:
Palazzo Gradari, Pesaro
Ingenia 0721370956 fax 0721377105
Ufficio stampa:
Delos 028052151 fax 028052386
Assessorato Cultura Comune di Pesaro
tel 0721387398 fax 0721387206