Centro Arti Visive Pescheria
Pesaro (PU)
corso XI settembre, 184
0721 387651 FAX 0721 387652
WEB
Domenico Bianchi, Mimmo Paladino
dal 19/7/2002 al 1/9/2002
0721 387651 FAX 0721 387652

Segnalato da

Rosi Fontana




 
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19/7/2002

Domenico Bianchi, Mimmo Paladino

Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro (PU)

Nell'ambito del programma che prevede la presentazione di progetti studiati da artisti italiani per il suggestivo spazio della Pescheria, Ludovico Pratesi cura la realizzazione dei nuovi lavori di Domenico Bianchi e Mimmo Paladino, che coinvolgeranno rispettivamente l'Ex Chiesa del Suffragio e la loggia che ospitava la Pescheria di Pesaro.


comunicato stampa

COMUNE DI PESARO
CENTRO ARTI VISIVE PESCHERIA

DOMENICO BIANCHI
MIMMO PALADINO
a cura di Ludovico Pratesi

Inaugurazione: Sabato 20 luglio 2002 - Ore 18,30

Nell’ambito del programma che prevede la presentazione di progetti studiati da artisti italiani per il suggestivo spazio della “Pescheria”, Ludovico Pratesi cura la realizzazione dei nuovi lavori di Domenico Bianchi e Mimmo Paladino, che coinvolgeranno rispettivamente l’Ex Chiesa del Suffragio e la loggia che ospitava la Pescheria di Pesaro. Dopo la personale di Enzo Cucchi realizzata nel 2001, prosegue l’interesse del museo per gli artisti italiani giunti negli anni Ottanta ad una fama nazionale e internazionale, che li vede oggi presenti in alcune delle collezioni pubbliche più importanti del mondo.

Domenico Bianchi ha prodotto otto nuove opere di grandi dimensioni in cui fa sapiente uso dei suoi materiali prediletti: la cera e il legno per lo sfondo, il palladio, l’oro e l’argento. Forme raffinate, pianeti sospesi nello spazio e segni minimali che l’artista definisce “mappe dell’anima”, costituiscono i tratti principali di queste opere, che saranno allestite sulle alte pareti del museo come un’antica quadreria dove il percorso delle linee corrisponderà all’alternarsi dei colori e dei supporti.

All’interno del loggiato della Pescheria sarà allestita l’opera di Mimmo Paladino, un lungo carro immaginario dove l’artista ha disposto numerose sculture, disegni e forme che costituiscono il suo universo di segni e metafore. L’opera, esposta in collaborazione con il Teatro San Carlo di Napoli, si ispira all’opera lirica “Tancredi” di Gioachino Rossini, protagonista della storia e dell’identità culturale di Pesaro.

DOMENICO BIANCHI
Domenico Bianchi esordisce nel 1977 a New York. In seguito prende parte ad una serie di importanti collettive tra Roma, Milano, Parigi e Amsterdam. L’ incontro con alcuni dei maggiori esponenti dell’Arte Povera (Mario e Marisa Merz, Jannis Kounellis) aprirà all’artista nuovi orizzonti di riflessione che lo porteranno ad approfondire lo studio sullo spazio e sull’importanza e la forza di materiali grezzi. La luce diviene per l’artista elemento di primaria necessità: ricercata, provocata, inaspettatamente trovata, sposando la trasparenza della cera con sottili foglie di oro, platino, palladio, rame. La ricerca dell’armonia degli elementi avviene nell’opera di Bianchi attraverso l’identificazione di una dimensione spaziale che affiora naturalmente dall’accostamento di linee, che tracciano figure geometriche da cui idealmente evincere il volume e la prospettiva. Nel 1984 e nel 1986 Bianchi é invitato alla Biennale di Venezia.

MIMMO PALADINO
Mimmo Paladino nasce a Paduli (Benevento) nel 1948. Nel 1977 l’artista esordisce con una grande murale a pastello nella Galleria di Lucio Amelio a Napoli: l’opera costituisce il primo segnale della nuova figurazione pittorica che in quegli anni si impone come nuova tendenza dell’arte contemporanea nel mondo. Ad “Aperto ‘80” nell’ambito della Biennale di Venezia viene presentata la Transavanguardia: accanto a Clemente, Chia, Cucchi, De Maria, c’è il lavoro di Paladino. Figure allegoriche abitano un mondo in cui convivono vivi e morti, teschi e scheletri, le caratteristiche maschere senza espressione, gli animali. Le stesse forme vanno progressivamente affrancandosi dall’iniziale supporto per vivere poi autonomamente nella terza dimensione. Dal 1985 il dialogo tra pittura e scultura si fa più serrato e le installazioni di grandi dimensioni si basano sempre più sulle combinazioni di elementi scultorei figurativi con scansioni pittoriche monocromatiche.

Imagine: Domenico Bianchi, Senza titolo, 1999 Cera e pigmento su fiberglass, Cm h250x200

Orario di apertura: da mar a dom ore 19,00-22,00
Ingresso gratuito. Info: 0721/387651

Ufficio Stampa: Rosi Fontana, via Garibaldi 63 - 56124 Pisa tel 050 9711343 fax 050 9711317

Centro Artivisive “Pescheria”, Corso XI settembre 184 - Pesaro

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