Aguas. In mostra l'ultimo ciclo di lavori dell'artista, che si adattano al contesto che le ospita: un'installazione di 15 barchette/sculture in pvc, rivestite di specchi e una serie di tele che evocano la potenza dell'acqua contro il senso di fragilita' che l'uomo vive ogni giorno.
Moises Santos, considerato a livello internazionale uno dei talenti più notevoli del nuovo panorama artistico brasiliano espone il suo ultimo ciclo di lavori con un allestimento consono al contesto che le ospita. Barche, mari in tempesta, tsunami, immagini stupefacenti ricche di colore e dense di significato
Bianco e blu sono i colori dominanti di Aguas, la personale di Moises Santos allestita all’Acquario civico di Milano che inaugurerà il prossimo 3 giugno. La mostra, promossa dal Comune di Milano e patrocinata dal Consolato Generale del Brasile, presenta un’installazione di 15 barchette/sculture in pvc, rivestite di specchi, “barchette luminose alla ricerca della propria identità e libertà”, come le definisce l’artista. Intorno una serie di opere su tela che evocano la potenza dell’acqua.
Secondo Giovanna Caldara con il suo lavoro, Santos vuole raccontare il senso di fragilità che l’uomo vive ogni giorno, quello stato di insicurezza e transitorietà che lo pone di fronte alla potenza di una forza superiore - quella di Dio o della natura - che mostra inevitabilmente i limiti umani. In questa occasione Santos si esprime con una pittura tra cielo e mare che si snoda tra le onde della vita in un susseguirsi di barchette alla continua ricerca della propria libertà.
Racconta un viaggio infinito in cui si ha la possibilità di riflettere sugli eventi, di esprimere paure ed emozioni, ma in cui è necessario adeguarsi al cambiamento per continuare a essere liberi. “Queste composizioni sono una proiezione dei viaggi universali in cui mi esprimo attraverso il colore”, dice l’artista.
“Questa fase è maturata in un periodo molto complicato per me, un punto di domanda sia dal punto di vista professionale che personale. Ho cominciato a pensare alla distanza tra qui e il mio paese, così sono tornato al mare e all’acqua che mi mancavano”.
Moises Santos nasce a Aracaju, in Brasile, l'8 settembre 1972. Il suo amore per i colori, la danza e la musica, si è presto trasformato in un'urgenza espressiva che è coincisa con il suo arrivo in Italia, dove ha inizio la sua prima stagione produttiva. Oggi vive e lavora in Italia tra Milano, dove ha l’atelier sul Naviglio Grande, ed Erba.
Considerato a livello internazionale uno dei talenti più rilevanti del nuovo panorama artistico brasiliano, Santos si autodefinisce un “artista in perenne evoluzione” che cerca di sfuggire a qualsiasi tipo di classificazione. Distintosi per la sua personalità e per l’energia sprigionata dai suoi lavori, già nelle prime mostre collettive e personali, Moisés Santos si sperimenta con tecniche miste, sfruttando acrilico, gesso acrilico e olio, per creare “forme senza forma”. Nel 2005 realizza sul Naviglio Grande di Milano ”Barchette di carta”, installazione temporanea legata ad un progetto di arte pubblica, prima di una lunga serie di installazioni artistiche che hanno ”invaso” tutta la Lombardia, l'Italia e sono arrivate anche all'estero. Per la stagione 2008 del Licinium, propone ”Micro Cosmos”: un micro-cosmo per un macro-cosmo. Un piccolo pezzo dell'universo di colore di Santos dedicato a Isabella Molteni.
Immagine: Moises Santos, Brachette, installazione, 2005
Informazioni:
Emanuela Filippi
Eventi e Comunicazione
02 45479017 392 4150276
eventiecomunicazione@gmail.com
Inaugurazione: giovedì 3 giugno, ore 18,30
Acquario Civico di Milano
Viale Gadio 2, Milano
mar-dom 09-13 e 14-17.30
Ingresso gratuito