Cardi Black Box
Milano
corso di Porta Nuova, 38
02 45478189 FAX 02 45478120
WEB
Mattia Bonetti
dal 6/6/2010 al 30/7/2010
mar-sab 10-19

Segnalato da

Art At Work




 
calendario eventi  :: 




6/6/2010

Mattia Bonetti

Cardi Black Box, Milano

Disegnare in tre dimensioni. Una mostra interamente dedicata al design, nell'ottica della contaminazione tra l'arte contemporanea e le altre discipline creative. Bonetti disegna mobili fantastici, nell'accezione piu' classica del termine: fantastico, che riguarda la fantasia, l'immaginazione, l'inusuale, che appartiene a un'altra dimensione. E' esposta un'ampia selezione di lavori in edizione limitata.


comunicato stampa

Lunedì 7 giugno Cardi Black Box presenterà un particolare progetto espositivo: una mostra interamente dedicata al design, nell’ottica sempre più attuale delle contaminazioni tra l’arte contemporanea e le altre discipline creative.

Un progetto di respiro internazionale che vede per la prima volta in Italia l’allestimento di una personale dell’artista-designer svizzero Mattia Bonetti con un’ampia selezione di lavori in edizione limitata.

In collaborazione con Medea SRL e Galerie Italienne Parigi
Un ringraziamento speciale a Siz Group e Grey Goose

Mattia Bonetti disegna mobili fantastici, nell’accezione più classica del termine: fantastico, che riguarda la fantasia, l’immaginazione, l’inusuale, ciò che è fuori della realtà, ciò che appartiene a un'altra dimensione. Usa il computer solo per finalizzare il progetto; le sue opere sono frutto di un lavoro certosino che nasce dalla matita sulla carta, con quella tecnica rapida e diretta che da sempre ha lasciato piena libertà d’espressione a generazioni di creativi delle arti visive. La combinazione di stupore e precisione maniacale con cui l’artista lavora in due dimensioni viene magicamente - benché con un impegno di mesi - riprodotto nei dettagli della sua produzione. La facoltà di realizzare in 3D ciò che esiste sul foglio è straordinaria nei particolari, nei materiali, nelle finiture e nei colori: dalla mano di Bonetti nasce un nuovo paese delle meraviglie. Questa incredibile abilità nel passare dal disegno al laboratorio è singolare allorché sorprendente, e lo è altrettanto la capacità di rendere gli oggetti della fantasia gli stessi oggetti che vivranno poi fisicamente nello spazio. Realizzati con la stessa cura di un gioiello al cesello, le opere di Mattia Bonetti sono in equilibrio tra sogno e realtà, si ha quasi il timore di toccarle per paura che possano scomparire in una nuvola di fumo. Vorace di tutti i materiali, il designer li utilizza tutti, dalle diverse qualità di metallo alle tante essenze del legno, dalle plastiche alle resine, in una costante e bizzarra commistione tra artigianato antico e tecnologia contemporanea.

Svizzero, parigino d’adozione, classe 1952, figlio di antiquari, due grandi occhi che piovono dall’alto. Nasce disegnatore, sperimenta la fotografia, da sempre amante della ricerca e della creazione nelle sue diverse forme, si scopre poi designer, o meglio artista dell’artigianato. Poeta sovversivo, scultore di pezzi definiti ‘barbarici’ per l’incontenibile irruenza visiva e per la potenza espressiva, le sue opere sono tanto eclettiche da essere in grado di farci viaggiare attraverso gli stili e oltre gli stili. Nessuna definizione infatti si addice pienamente alla produzione di Bonetti: Neo-barocco è senz’altro riduttivo, Realismo Magico decisamente fuori tempo, Post-Moderno lontano dalla sua ipertrofica capacità immaginifica. "Bonetti produce Bonetti" è forse l’unico codice possibile per la sua variegata produzione e per la vastità di caratteri che la sua fantasia senza briglie riesce a trascrivere in ogni nuovo progetto. Bonetti si spinge oltre i confini del design e crea mondi immaginari che suggestionano e superano a ogni occasione le nostre aspettative: le sue opere sono distanti da tutto ciò che abbiamo visto e conosciuto.

Una delle doti principali di un designer è essere in grado di confrontarsi con progetti di committenti, dimensioni e funzioni diverse. Bonetti ha realizzato progetti di natura molto diversa dalla linea 1 e 2 del tramway di Montpellier al mobilio liturgico per la Cattedrale di Metz, dalla sala da pranzodi una villa da mille e una notte di Miami al recente Hotel Cristal Champs Elysées di Parigi. Il design di Bonetti è così versatile perché capace di accogliere e soddisfare ogni nuova destinazione d’uso: "Non c’è un unico filo conduttore tra le mie creazioni, ho continuamente ispirazioni diverse. Sapersi reinventare tutte le volte è pericoloso ma è come una rinascita, un’esigenza irrinunciabile". I mobili di Mattia Bonetti si acquistano per esaudire un desiderio più che per assolvere a una qualsivoglia necessità funzionale, malgrado quest’ultima sia contemplata nel prodotto finale. Gran parte dei suoi progetti sono realizzati su misura, non in senso tecnico, bensì conoscendo l’identità del suo destinatario, analizzandone la vita, le abitudini, i sogni. Bonetti sostiene che "abbiamo bisogno di oggetti simbolici, capaci di essere lo specchio di noi stessi". Per ognuno dei suoi illustri e eterogenei committenti - che per la condivisione elettiva diventano in molti casi amici - il progettista cerca di creare dei gruppi di pensiero o delle collezioni di umori. Questa è la giornaliera ginnastica creativa a cui Mattia Bonetti si sottopone, uno sforzo spontaneo e irrinunciabile.

Maldisposto a sacrificare la sua fertile fantasia sull’altare del dio mercato, non segue scuole, non omaggia nessuno, prosegue per la sua strada, difende il suo diritto a essere eclettico. Mattia Bonetti è designer, artista e soprattutto uomo libero.

Testo di Maria Cristina Didero

Inaugurazione Lunedì 7 giugno ore 19

Cardi Black Box
Corso di Porta Nuova 38 Milano
Orario: mar-sab 10-19
Ingresso libero

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